[4] N. Djokovic b. R. Hijikata 6-0 7-6(1)

Viaggia a un solo binario il match di secondo turno a Miami, dove è Novak Djokovic a dominare – incontrastato – il primo set contro l’australiano Hijikata, schiacciato dalla regolarità del serbo, che senza sforzi immani e dopo trenta giri d’orologio ha chiuso il primo parziale per 6-0. Dopo sette game consecutivi, anche Rinky si iscrive al match, muovendo la propria casella.
Basta un banalissimo calo di concentrazione per mettere in una posizione apparentemente “pericolosa” Nole, costretto a cancellare con due ottimi servizi piazzati un paio di break point in favore dell’australiano. Le discese a rete sono un terno al lotto per Hijikata, che prima si mette nei guai concedendo delle pesanti palle break, poi annulla quest’ultimi con la stessa moneta, tentando anche di inserirsi timidamente in un secondo set di certo più abbordabile per lui. Il coraggio dell’australiano paga, e con qualche fortunoso vincente e un grande spirito, si regala il tiebreak con la leggenda di Belgrado, che una volta giunto lì, è cinico come pochi. Risposte chirurgiche e un solo punto concesso al numero 86 del ranking, cresciuto parecchio nel secondo parziale, ma senza ottenere nulla di significante contro Novak.
Djokovic troverà al terzo turno del Miami Open l’argentino Ugo Carabelli, protagonista di un rocambolesco match con Alex Michelsen.