Le quasi due ore tra Matteo Berrettini e Hugo Gaston si sono sentite tutte per chi le ha guardate, figuriamoci per chi le ha giocate. Il tennista azzurro ha cominciato molto male, parecchi errori tecnici e una concentrazione che sembrava essere svanita dopo pochi scambi. Poi però è subentrata l’esperienza e Matteo ha fatto piazza pulita scacciando i fantasmi del primo set. Berrettini ha poi parlato del match disputato con il francese in un’intervista post gara a Sky Sport (tra i cori degli italiani che cantavano “Matteo uno di noi!”).
Inizialmente ha spiegato come ha fatto a vincere questa gara: “Crescendo in termini di atteggiamento, energia. Mi sentivo scarico all’inIzio, facevo fatica a trovare l’energie giusta per affrontare la partita. Colpi? Non mi sentivo tanto male, solo che il tennis è così, se non sei connesso di testa, per fortuna basta poco per girare la partita. Sentivo di essere in crescendo infatti poi l’ho breakkato due volte al terzo set“
Interessante anche il passaggio sul focus della partita: “Ho cercato di mettere attenzione nei colpi di inizio gioco, ovviamente nel servizio. Nonostante fosse sera, le condizioni mi sembravano veloci, la palla svolazzava un po’ di meno, quindi il servizio era importante. Ho fatto fatica a perdonarmi quando ho sbagliato un dritto facile per andare un break avanti a metà secondo set, sono andato 0-30 sul 3-3 ma da lì in poi è stato tutto in crescendo”.
Infine chiosa finale su Bergs: “Non ho mai giocato contro Bergs, l’ho visto contro Cobolli in Coppa Davis a Bologna. È completo, serve bene, gli piace attaccare ed essere offensivo, si adatta bene in questi campi e la conferma è il fatto di aver battuto Rublev“.