Corentin Moutet ha bisogno di tempo. L’episodio accaduto a Miami lo ha segnato più di quanto si potesse pensare. Con un post su X il numero 76 ATP ha informato i fan che non sarà più ai nastri di partenza del Tiriac Open presented by UniCredit Bank, ATP 250 programmato a Bucarest dal 31 marzo al 6 aprile. “Purtroppo ho deciso di ritirarmi dal torneo di Bucarest, non mi sento ancora pronto mentalmente dopo l’incidente di Miami”, le prime parole del francese, sconfitto in questo torneo nel 2024, a livello di quarti di finale, dal poi campione Marton Fucsovics.
“Grazie per la comprensione, non vedo l’ora di tornare più forte”, ha chiosato l’ex 51esimo tennista al mondo. L’episodio spiacevole è avvenuto al secondo turno del 1000 di Miami nel match, poi perso, contro Alejandro Tabilo. A detta del transalpino, il pubblico è stato ostile nei suoi confronti dai primi punti del match. Fischi, grida, insulti verso la sua persona praticamente per due set interi. Moutet ha così iniziato ad aizzare i tifosi (dell’avversario) alzando le braccia nei propri punti persi e, giusto prima del set point cileno per chiudere il secondo parziale, il 25enne di Neuilly-sur-Seine ha detto basta. Secondo la sua versione, uno spettatore gli aveva fatto il dito medio. Corentin si è così diretto verso l’arbitro chiedendogli di intervenire per fare uscire questo tifoso dagli spalti. Il giudice di sedia però, parole di Moutet, “si è rifiutato di prendere provvedimenti e ha detto di continuare a giocare”.
Allora il francese ha voluto chiamare il supervisor e in quel momento l’arbitro ha deciso di penalizzarlo con un ‘point penalty’ che di fatto ha concesso la frazione a Tabilo. Arrivato il supervisor, il transalpino gli ha spiegato la questione. Successivamente, il supervisor è andato a parlare con qualcuno del pubblico e al ritorno ha riferito a Moutet che questa persona ignota gli aveva detto che era stato invece Corentin a fare quel gesto. Il numero 76 ATP è così andato su tutte le furie e l’arbitro ha quindi deciso di sanzionarlo un’altra volta, ma in questo caso con un ‘game penalty’ per ‘verbal obscenity’che ha fatto così partire avanti di un break Tabilo nel parziale decisivo.
“Mi rifiuto di credere che essere un personaggio pubblico significhi sempre meritarsi l’odio degli altri”, aveva detto il protagonista della vicenda dopo l’incontro. In generale, questo non sembra essere un gran periodo per Moutet, personaggio che spesso non ha paura di interagire con il pubblico, provocandolo. Giusto qualche giorno prima aveva bisticciato con Sascha Bublik a Phoenix e dal post Australian Open, per lui, sono arrivate tre vittorie e cinque sconfitte a livello ATP. Ora, con grande probabilità tornerà in campo per le qualificazioni del 1000 di Montecarlo, dove attualmente è l’ultimo nella lista dei giocatori che partiranno dal tabellone cadetto.