Tra Matteo Berrettini e un posto al sole nelle semifinali del Miami Open 2025 l’unico ostacolo era Taylor Fritz. E purtroppo ‘The Hammer’ ne è uscito sconfitto, pur a testa alta, in 7-5 6-7(9) 7-5, con la consapevolezza di poter giocare alla pari con i primi della classe. Al termine dell’incontro lo statunitense è intervenuto in conferenza stampa per rispondere alle domande dei giornalisti presenti. Ecco, dunque, un estratto delle sue dichiarazioni più interessanti.
D: Taylor, una fantastica battaglia e una grandissima prestazione. Come ti senti dopo il match?
Taylor Fritz: “Mi sento bene. Ovviamente mi sono regalato molte opportunità durante il match, avrei voluto chiuderla già nel secondo set. L’ho resa molto difficile per me stesso. Lui ha alzato il suo livello e ha giocato molto bene nel terzo, quindi io ho dovuto lavorare ancora più duro per vincerlo io il terzo e per far crescere il mio di livello. Dopo che non ho vinto il match sfruttando quei match point, penso di aver mostrato uno dei miei punti di forza più grandi, riprendendomi e riuscendo a vincere il terzo set“.
D: Penso che tu abbia risposto bene. Hai sentito la stessa cosa? Hai avvertito che la tua risposta sia stata un elemento chiave per vincere la partita?
Taylor Fritz: “Credo di aver risposto bene. Ad essere onesto, se vai a riguardarti ogni match che ho giocato contro Matteo, nello specifico, sento di aver risposto come ho fatto questa volta, anche nelle altre sfide tra noi. È molto lontano dal modo in cui rispondo di solito. In genere mi trovo più comodo nello stare un po’ più indietro, dandomi più tempo. Contro di lui, invece, sento che il suo servizio sia troppo buono per rispondergli da molto lontano, gli dà troppo tempo per trovare il dritto. Ho risposto in modo strano, quasi saltando sulla sua prima di servizio, colpendola dentro al campo con il rovescio in slice, cercando di usare solo il tempismo giusto. Questo mi ha sempre dato molto quando l’ho affrontato, quindi volevo rimanere fedele a questo piano. Similitudini con Sinner? Anche con lui è sempre lo stesso“.
D: Al prossimo turno ci sarà Jakub Mensik, che hai affrontato allo US Open. Penso che fosse ancora giovane e tu lo hai battuto molto bene. Questo ti può aiutare, perché il ragazzo sta diventando molto forte
Taylor Fritz: “Forse. Non sono sicuro di come giocherò in risposta. Come ho detto, il modo in cui ho risposto stasera è qualcosa che di solito faccio contro Matteo e forse un altro paio di avversari quando le cose non vanno come vorrei. Ovviamente mi fido del mio solito modo di rispondere. Ma dopo aver giocato questa partita so che, se sto avendo difficoltà e le cose non funzionano in risposta, posso usare approcci diversi. Ovviamente ho risposto alla grande e ho grande fiducia”.
D: Hai avuto sei match point, ma non sei apparso frustrato. Questo dimostra una grande forza mentale, devi essere orgoglioso di te
Taylor Fritz: “Certo. Ripenso ai match point che ho avuto e probabilmente nella maggior parte dei casi stavo cercando di gestire la situazione per non essere nervoso nel terzo set. Come hai detto ne ho avuto uno sul mio servizio, ma non sono affatto deluso perché ho servito molto bene. Sono tornato indietro e l’ho già riguardato per poter confermare che ho servito bene. Lui si è completamente buttato su quel servizio, quindi immagino che sapesse che stavo servendo lì, e ha colpito una risposta molto potente. Quindi non posso essere affatto arrabbiato per quel punto. L’unico rimpianto che ho è quel rovescio lungolinea che ho avuto sul 6-5. Di solito non lo sbaglio mai. Penso che sia quello che mi ha frustrato maggiormente perché è un colpo talmente usuale per me che non dovrei sbagliarlo. Lui ha giocato bene i punti importanti“.