Giù il cappello, nonostante la sconfitta. Dopo il ko di Jasmine Paolini, anche la corsa di Berrettini si ferma a Miami. Quella di Matteo è interrotta da Taylor Fritz che lo batte per la quinta volta in altrettanti confronti con il punteggio di 7-5 6(7)-7 7-5 in due ore e quarantasei minuti di gioco. Un quarto di finale straordinario, con il romano che sfiora una rimonta favolosa. L’azzurro non molla nel secondo parziale, annulla sei match point, gioca un tie break commovente che rimanda il verdetto al terzo set dove l’americano non perde mai la lucidità e colpisce nel momento decisivo.
Non basta una grande prova di Berrettini, lo statunitense stacca il pass per la semifinale di un Master 1000 per la sesta volta in carriera. Sarà di nuovo in campo tra meno di ventiquattro ore per il penultimo atto in Florida dove troverà Jakub Mensik, con cui c’è un solo precedente: 3-0 senza storia per Fritz allo US Open 2023, quando il ceco era ancora minorenne.
[3]T.Fritz b. [29]M.Berrettini 7-5 6(7)-7 7-5
Primo set: partenza con botta e risposta, Fritz passa 7-5
Matteo prende in mano il primo punto dell’incontro con un robusto contropiede di dritto. Fritz va fuori giri con il rovescio, segnando lo 0-30 come primo squillo di Berrettini. Il numero tre di Italia è sontuoso in difesa e obbliga l’americano all’errore: tre palle break. Il californiano annulla le prime due trovando anche il primo ace di giornata, ma conclude malissimo il game di apertura con un rovescio scarico. Un avvio shock per il numero 4 del ranking che prova a togliersi un po’ di ruggine entrando bene negli scambi, atteggiamento che produce la palla dell’immediato contro break. Il romano si salva con un servizio al corpo, ma alla seconda occasione, come per il rivale, un errore di rovescio completa il botta e risposta tra Italia-USA. Nonostante qualche velleità di risposta aggressiva da parte di Taylor, per entrambi arrivano due game veloci. Nell’arco del quinto game un doppio fallo dello statunitense e una grande difesa di Berrettini mettono nuovamente nei guai il tennista di Rancho Santa Fe, costretto ad annullare due palle break e tenere a fatica la battuta. Il rovescio falloso di inizio match sembra un lontano ricordo, Fritz arma il colpo e con due lungo linea si conquista un’altra chance di allungo. L’azzurro risponde con il marchio di fabbrica: quarto ace calato e 3-3 conquistato grazie al servizio. Entrambi tornano a rispettare la loro fama di big server e così si va ad oltranza senza sussulti. Quando il tie break sembra la naturale conclusione del primo set, ecco che la risposta dell’americano diventa più incisiva e, complice la distrazione di Matteo, ecco arrivare due pesantissimi set point. L’ace non basta come ancora di salvataggio, con il primo set naviga in direzione Stati Uniti: 7-5.
Secondo set: i servizi la fanno da padrone, mostruosa rimonta di Berrettini al tie break
Nonostante Fritz dia prova che sotto rete non sia propriamente la sua comfort zone ideale, riesce a centrare il terzo game di fila iniziando il secondo set nel migliore dei modi. Berrettini ritrova un po’ di fiducia tenendo il servizio a 0. I game corrono veloci rispetto alla parte iniziale del set precedente e c’è poco spazio per i giocatori in risposta, con il 30 massimo bottino raggiunto. Sia l’americano che l’azzurro vanno in doppia cifra per quanto concerne la voce ace. Si arriva sul 5-4 con Matteo che serve per rimanere nel match. Il primo punto è l’evidenza che il tocco non fa difetto, con una stupenda palla corta mascherata fino all’ultimo prima di ritornare al classico mettendo giù l’undicesimo ace di giornata. Due belle istantanee in un game tenuto nonostante i vantaggi, con una risposta bloccata di Fritz che strappa gli applausi del centrale di Miami. Taylor gioca il game perfetto e mette nuovamente sotto pressione l’italiano prima del tie break. Il numero 4 del ranking riceve una grossa mano dal fato, con un nastro che aggiusta un rovescio destinato in corridoio, un errore di dritto e una volée sbagliata del romano a fare il resto: due match point a disposizione. Lo statunitense manca di pochissimo la risposta vincente di rovescio sulla seconda palla break, e Berrettini strappa un tredicesimo game insperato. Il primo mini break è del classe 1997 che sfrutta un errore in back dell’avversario, conferma i due turni in battuta e vola 4-1. Il numero 30 del ranking si tiene a galla con un altro ace e si cambia campo. Encomiabile difesa del finalista di Wimbledon 2021, ma il californiano è incessante e si guadagna altri 3 match point. Spalle al muro, l’azzurro si trasforma cancellandoli tutti con la seconda occasione annullata grazie a una palla corta ai limiti della follia. Il coraggio premia gli audaci, si va ad oltranza e sul 8-7 il set point stavolta è tricolore: bordate di Matteo con la testa di serie numero 3 che vede protrarsi un match che sembrava concluso.
Terzo set: Il match diventa una battaglia, trionfa Fritz
L’azzurro vola sulle ali dell’entusiasmo e inaugura il game del parziale decisivo lasciando a 0 l’avversario. Muove il punteggio anche Fritz che prova a ritrovare la bussola dopo la mazzata del tie break. Oltre agli ace che continuano a fioccare, il romano gioca con più scioltezza variando più colpi del suo repertorio, negando ancora il primo punto in risposta allo statunitense che è chiamato a rincorrere dopo gli albori del primo set. L’americano rimane in scia, e in un momento di sofferenza trova addirittura una palla break. Con Berrettini sopra 30-0, un suo dritto fuori di un nulla dà il via a tre punti consecutivi del beniamino del pubblico, ma l’italiano sfodera l’ennesimo servizio vincente per evitare la beffa e restare avanti 3-2. Nonostante l’occasione sfumata, il finalista dello scorso US Open trova linfa vitale perché non solo tiene il turno di battuta, ma torna ad essere pericoloso nel settimo game: la prima palla corta fallita di Matteo vale lo 0-30 ma da quel momento il classe 1997 non vede più palla subendo il solito debordante servizio. Si rimane on serve. Si va sul 5-5, in un match che ha abbondantemente superato le due ore e mezza di gioco. Nell’undicesimo gioco fa tutto l’italiano nel bene e nel male: due tocchi a rete con fortune alterne, due errori di dritto e due palle break salvate. Non basta per guadagnarsi il tie break, perché Fritz non rimane a guardare e va in spinta a caccia della terza chance: la trova, e la concretizza con Berrettini piegato sulle gambe. Il californiano è ancora rivedibile a rete con un paio di sbavature, con il classe 1996 all’ultima chiamata. Sotto 15-30, arriva il sedicesimo ace per il giocatore di casa, e dopo quasi un’ora e dieci dopo il primo match point, ecco quello risolutivo che regala allo statunitense la sesta semifinale a livello 1000 dove incontrerà Jakub Mensik.