Alexandra Eala, giovane tennista filippina di 19 anni, sta emergendo come una delle promesse più luminose del tennis femminile. La sua recente performance al Miami Open 2025 ha catturato l’attenzione degli appassionati e degli addetti ai lavori. Merito anche del supporto e della guida di figure chiave come Toni Nadal e Joan Bosch.
Quest’ultimo, meno noto di “uncle Toni”, è stato coach di Carlos Moyá e oggi guida il settore Under 18 della Rafa Nadal Academy a Manacor. Qui, Eala si allena dal 2018 grazie a una borsa di studio e nel 2023 si è diplomata sotto gli occhi di Iga Swiatek, allora numero 1 WTA. Ciò che la polacca non poteva immaginare al tempo era che, nel giro di due anni, la filippina l’avrebbe sconfitta per raggiungere la sua prima semifinale in un WTA 1000.
Toni Nadal, ex direttore dell’Academy e zio di Rafael Nadal, ha avuto un ruolo significativo nel percorso di Eala. “È una ragazza in cui ho sempre creduto. Per noi è un successo, perché è la ragazza che è stata con noi più a lungo. Quasi sei anni di formazione qui. In tutto questo tempo non c’è mai stata una lamentela, né da parte sua né della sua famiglia“. La mentalità del sacrificio e della perseveranza sono tra le qualità fondamentali che le hanno permesso di arrivare dov’è oggi.
Certo, senza talento non esiste pratica sufficiente a farti diventare uno dei migliori. Ma la storia di Alexandra, in fondo, l’abbiamo già sentita. Il paragone è azzardato, ma un altro ragazzo lasciò casa molto giovane per allenarsi con uno dei migliori coach del mondo. Jannik Sinner, sotto la guida di Riccardo Piatti, travolse il mondo del tennis. Poi, nel 2024, diventò numero 1 sotto Simone Vagnozzi e Darren Cahill.
A livello tecnico, diverse cose colpiscono secondo zio Toni. “Ha una palla piatta molto complicata e ha saputo gestire molto bene i momenti difficili di ogni set”. I progressi sono merito suo, ma anche del team dell’Academy. “Penso che sia stato fatto un buon lavoro alla RNA. Bisogna congratularsi con tutti coloro che hanno partecipato al suo sviluppo“.
Le carenze di Eala sono quelle tipiche di qualsiasi giovane atleta alle prese con grandi sfide. Come sottolinea Toni Nadal, “ha ancora alti e bassi, ma queste cose sono tipiche dell’età“. Con questi risultati si è fatta conoscere in tutto il mondo. Le vittorie contro la numero 5 e la numero 2 del ranking WTA riecheggiano forti. Sono la prova che il potenziale c’è, è palpabile e molto vicino. “Quando si vede una ragazza giocare a questo livello, senza dover fare cose straordinarie, significa che il suo livello massimo è molto vicino“.