Una finale inattesa quella Miami Open presented by Itau. I primi due favoriti, Zverev e Alcaraz, hanno salutato in anticipo la compagnia, forse schiacciati dalla pressione di dover inseguire il grande assente, Jannik Sinner. La ghiotta occasione è stata colta da un veterano e un habitué di questi palcoscenici, Novak Djokovic, in cerca del suo titolo numero 100, un traguardo che aleggia nella sua mente da un bel po’ di tempo. Dall’altra parte della rete ci sarà un esponente della nuova generazione, il ceco Jakub Mensik, che mai prima d’ora si era spinto così avanti in un torneo Masters 1000.
37 anni e 10 mesi per il ventiquattro volte vincitore Slam Novak Djokovic, attuale numero 5 del ranking ATP, solo 19 per il ceco Jakub Mensik, nato il 1° settembre 2005 in quel di Prostejov. Quando l’attuale numero 54 al mondo è nato, Djokovic giocava per la prima volta nel main draw dello US Open ed era già tra i primi 100 del ranking ATP. Analizzando le date di nascita dei due tennisti, emerge una differenza di età di ben 18 anni e 102 giorni. Questo divario di età o age gap è il più ampio mai registrato in una finale di un ATP Masters 1000, superando il precedente primato stabilito a Montreal nel 2005. In quell’occasione, in campo vi erano lo statunitense Andre Agassi e lo spagnolo Rafael Nadal. In quel momento si affrontarono due tennisti con una differenza di età di 16 anni e 35 giorni: trentacinque anni per il tennista nato a Las Vegas, diciannove per il mancino iberico.
L’exploit di Mensik non può passare inosservato. Il tennista ceco, che con la finale si è assicurato un posto tra i primi 30 del ranking ATP , aggiunge il suo nome a un gruppo esclusivo di campioni. Mensik è, infatti, il quinto teenager a raggiungere la finale dell’ATP Masters 1000 di Miami dopo Rafael Nadal (2005), Novak Djokovic (2007), Jannik Sinner (2021) e Carlos Alcaraz (2022). Un risultato che ci si augura sia di buon auspicio per il tennista di Prostejov, anche perché Mensik è solamente il terzo nato dal 2002 in poi a spingersi a questi livelli dopo Alcaraz e Rune (ricordiamo entrambi classe 2003). Occorre ricordare che prima d’ora Mensik non aveva mai giocato nel main draw del torneo della Florida. Nel 2024, si era fermato al secondo turno di qualificazione, battuto dallo slovacco Lukas Klein. Quest’anno, alla prima occasione nel tabellone principale, si è spinto sino in finale, diventando il terzo tennista a raggiungere questo traguardo dopo Grosjean nel 1999 e Sinner nel 2021.
In quanto a record, Novak Djokovic non è da meno. Da quando si è giocato per la prima volta il torneo di Miami, nel 1985, solo due giocatori sono riusciti a conquistare 100 o più vittorie nei due tornei che costituiscono il Sunshine Double (ossia il binomio Indian Wells-Miami). Con il successo contro Dimitrov, Djokovic ha, infatti, messo a referto la vittoria numero 100, posizionandosi in seconda posizione dietro Roger Federer, che ne ha collezionate 122 nel corso della sua carriera.
Ricordiamo tra i vari numeri che Djokovic disputerà la finale numero 60 in un Masters 1000, la numero 8 in quel di Miami, torneo vinto ben 6 volte, con una sola sconfitta arrivata nel lontano 2009 per mano del suo attuale coach Andy Murray. Con una vittoria supererebbe Agassi, che insieme a lui condivide il record del maggior numero di vittorie a Miami (6). È curioso notare che Djokovic vinse il primo dei suoi 40 titoli Masters 1000 proprio a Miami nel 2007, all’età di 19 anni, la stessa età del suo avversario Jakub Mensik. Sarà un passaggio di testimone o la determinazione dello squalo serbo sarà troppo per il giovane ceco?