È già tempo di finale al Miami Open presented by Itaù. Oramai i nomi delle tenniste che si giocheranno il titolo sono piuttosto noti a queste latitudini. Infatti, dall’edizione del 2024 (esclusa) in poi, nelle finali di tutti i grandi tornei organizzati in nord America (Slam e 1000) si è letto almeno uno di questi due nomi, se non addirittura entrambi: Aryna Sabalenka e Jessica Pegula, numero 1 e 4 del mondo.
Cosa si giocano Sabalenka e Pegula?
Questa tradizione prosegue ancora quindi, con ambedue le tenniste in cerca del primo alloro a Miami alla prima finale in questo torneo. Il match si giocherà sabato 29 marzo dalle 17:30 italiane. Sabalenka andrà in cerca del 19esimo titolo WTA, l’ottavo a livello 1000 e il sesto su cemento in questa categoria di tornei. Sarà la sua quarta finale in stagione – quelle perse sono all’Australian Open contro Madison Keys e al 1000 di Indian Wells contro Mirra Andreeva – e proverà ad agguantare il secondo titolo dopo il 500 di Brisbane catturato a gennaio sconfiggendo in finale Polina Kudermetova.
Pegula, invece, andrà a caccia del suo quarto sigillo 1000 (tutti su cemento), dell’ottavo titolo in carriera e anche lei del secondo trofeo nel 2025 dopo la coppa alzata al 250 di Austin sconfiggendo in finale Mccartney Kessler. Per lei si tratta del terzo ultimo atto da gennaio, dato che proprio in questo mese si era dovuta arrendere a Madison Keys nella finale del 500 di Adelaide.
Il percorso di Sabalenka e Pegula a Miami
Non c’è aria migliore che quella di casa. La numero 1 al mondo vive a Miami quando non gira il mondo per giocare i tornei. Questa situazione di comfort sembra che stia creando in lei uno scudo quasi impenetrabile. Infatti, la 26enne di Minsk arriva in finale – la settima negli ultimi undici eventi disputati – senza aver lasciato set per strada e non essendosi mai neanche fatta raggiungere per disputare un tie-break. In ordine, Tomova, Ruse, la campionessa in carica Collins, Zheng e Paolini sono state le vittime che si sono scontrate con la sua potenza a tutto campo, parecchio travolgente in queste ultime due settimane di marzo.
Se Aryna ha potuto passeggiare piuttosto tranquillamente nel viale che l’ha portata all’ultimo atto, raggiunto stando in campo meno di sei ore, la 31enne di Buffalo ha imboccato un sentiero più incidentato. Nelle cinque sfide giocate, Pegula in tre di queste – ovvero con Kalinskaya, Raducanu ed Eala – si è fatta trascinare al terzo set e solo contro Pera e Kostyuk è riuscita a sbrigare la pratica in due parziali. Complessivamente la numero 4 WTA – se vincesse sabato scalzerebbe la connazionale numero 3 al mondo Coco Gauff eguagliando il proprio best ranking – ha trascorso quasi dieci ore nel rettangolo da gioco in questo torneo, considerando solo il singolare (se si somma il tempo dei doppi bisogna aggiungerci un’altra ora e mezza). Senz’altro arriverà quindi con meno benzina nel serbatoio nell’ultimo incontro del torneo.
Le prospettive per la finale
Non bisogna nascondersi dietro a un dito: Sabalenka partirà ampiamente con i favori del pronostico. Il tennis mostrato dalla bielorussa in questo torneo è sembrato incontrastabile. Potenza di fuoco nettamente più alta delle rivali, percentuali in battuta monstre e persino qualche buona smorzata in alcuni frangenti più inoltrati degli scambi. Pegula invece ha sofferto parecchio, però alla fine di tutti gli incontri disputati è riuscita a far valere il suo tennis contro quello dell’avversaria di turno. Se da una parte Aryna tenterà di prendere in mano le redini dell’incontro con la sua rinomata aggressività, magari stupendo la sfidante in alcuni punti con una smorzata, un rovescio in back o una discesa a rete, dall’altra Jessica dovrà cercare di contenere quanto più possibile l’esuberanza dell’avversaria, provando a cercare variazioni per non farla giocare da ferma, soprattutto in risposta.
Anche perché, se la bielorussa riuscisse a replicare una prestazione simile a quella messa in mostra nella semifinale contro Paolini, allora la statunitense non avrebbe scampo. Ogni piccolo passaggio a vuoto della ‘Tigre di Minsk’ dovrà essere capitalizzato al meglio da Pegula. Se volessimo trovare un esempio da un loro passato testa a testa, se Aryna vivesse un momento simile a quello vissuto nel secondo set della finale dello US Open, l’americana non dovrebbe farselo scappare come invece ha fatto a New York lo scorso settembre. Pegula sarà poi estremamente determinata ad alzare il primo grande trofeo nel suo paese, vincendo la quinta partita in carriera, su dieci scontri totali, con una numero 1 al mondo. Rimane solo da capire se Sabalenka glielo consentirà lasciandole qualche spiraglio.
Confronti diretti: Sabalenka-Pegula (6-2)
- US Open 2024, finale, Sabalenka b. Pegula 7-5 7-5
- WTA Cincinnati 2024, finale, Sabalenka b. Pegula 6-3 7-5
- WTA Finals Cancun 2023, fase a gironi, Pegula b. Sabalenka 6-4 6-3
- WTA Finals Fort Worth 2022, fase a gironi, Sabalenka b. Pegula 6-3 7-5
- WTA Roma 2022, ottavi, Sabalenka b. Pegula 6-1 6-4
- WTA Madrid 2021, ottavi, Sabalenka b. Pegula 6-1 6-2
- Roland Garros 2020, primo turno, Sabalenka b. Pegula 6-3 6-1
- WTA Cincinnati 2020, ottavi, Pegula b. Sabalenka 6-2 2-6 6-3