La primavera, più che una stagione, è uno stato d’animo. Porta con sé il risveglio dal torpore invernale, il ritorno della luce e un nuovo inizio. Per alcuni è il momento più atteso dell’anno, per altri l’anticamera dei primi caldi fastidiosi o delle allergie in agguato. Nel mondo del tennis, la stagione sulla terra battuta è l’allegoria perfetta di questa rinascita: l’uscita dai palazzetti, l’aria aperta, i campi di mattone tritato e la sensazione sempre più viva che i grandi appuntamenti siano imminenti.
A ben pensarci, nessuna superficie può vantare un circuito così ricco di fascino, storia e glamour: Monte-Carlo, Barcellona, Monaco, Madrid, Roma, Amburgo, Ginevra e infine Parigi. Detti tutti d’un fiato, in un crescendo rossiniano che culmina nel Roland Garros, il teatro dell’ultima grande battaglia.
I protagonisti attesi li conosciamo: da Alcaraz a Djokovic, da Swiatek a Sabalenka, sono sempre loro a contendersi i titoli più prestigiosi. Ma il bello della terra battuta è la sua capacità di sconvolgere le gerarchie e regalare nuove storie. Ecco perché abbiamo deciso di puntare i riflettori su cinque nomi che potrebbero sorprendere nel 2025. Una scelta rischiosa? Forse, ma senza il gusto dell’azzardo, che sorprese sarebbero?
1. Jakub Mensik – Saprà adattarsi alla terra rossa?
Lo so, starete pensando: “Ha appena vinto un 1000 battendo Djokovic, può davvero essere una sorpresa?”. Eppure sì, può perché dando un’occhiata a quella che è la sua carriera finora, questo giovane predestinato del tennis, sul rosso ha vinto solo un Futures ad Allerhausen nel 2022 e un Challenger in casa, a Praga, l’anno successivo. Dopo solo uscite di scena, più o meno premature, ad eccezione di Umago, lo scorso anno, quando perse in semifinale da Musetti. La terra non sembra essere ad oggi il suo terreno di caccia preferito (un po’ come lo è per Sinner) ma le aspettative non possono non essere alte. Il giovane ceco, classe 2005, possiede una combinazione letale di potenza e mobilità che potrebbe adattarsi bene anche alla terra battuta; il suo fisico esplosivo e la sua capacità di trovare angoli stretti con il dritto potrebbero aiutarlo a emergere anche sui campi più lenti. Se riuscirà a migliorare la tenuta negli scambi lunghi, potrebbe diventare uno dei protagonisti più inaspettati della stagione.
2. Qinwen Zheng – L’oro olimpico che (ri)punta Parigi
Anche in questo caso, parlare di sorpresa può sembrare forzato. E invece no. Perché? Parliamo della medaglia d’oro alle olimpiadi di Parigi, ha vinto per ben due volte il torneo di Palermo, tutto ovviamente sempre su terra rossa. Quindi, come mai sarebbe una sorpresa? Perché i risultati raccolti nei 1000 su questa superficie e al Roland Garros non rendono giustizia ad una giocatrice che finora, fuori da determinati contesti non ha saputo esprimersi al meglio: terzo turno nel Major parigino e i quarti di finale a Roma sono il suo miglior risultato. Troppo poco.
La cinese ha sempre mostrato un tennis potente, ma negli ultimi mesi ha anche migliorato molto il gioco difensivo e la capacità di adattarsi a diverse superfici. Se riuscirà a trovare il giusto equilibrio tra aggressività e pazienza, potrebbe emergere come una delle protagoniste inattese della stagione sul rosso, spezzando finalmente quel qualcosa che l’ha sempre fermata finora.
3. Arthur Fils – Il talento francese pronto al decollo
Come dimenticare la vittoria dello scorso anno ad Amburgo su Zverev, padrone di casa destinato ad alzare il trofeo tra le mura amiche? Andò diversamente. La Francia ha sempre sfornato talenti dal grande potenziale, e Arthur Fils sembra il prossimo della lista. Il giovane parigino ha mostrato in quell’occasione sprazzi di grande tennis sulla terra, con una combinazione di atletismo e varietà di colpi che potrebbero esaltarsi nei tornei di casa. Se riuscirà a trovare continuità, potrebbe essere l’outsider perfetto. Gli altri risultati su questa superficie non depongono a suo favore ma il potenziale c’è e i segnali sono incoraggianti. Il suo rovescio solido e il servizio potente lo rendono un avversario ostico, ma sarà fondamentale migliorare la capacità di gestire gli scambi lunghi. Con il supporto del pubblico francese, il Roland Garros potrebbe essere il palcoscenico perfetto per rompere le uova di un paniere pieno di grandi nomi.
4. Camilo Ugo Carabelli – Il terraiolo che può osare
Gli specialisti della terra battuta esistono ancora e Camilo Ugo Carabelli è uno di loro. L’argentino, poco sotto i riflettori rispetto ai connazionali più celebri, ha dimostrato di poter mettere in difficoltà i migliori sulla sua superficie prediletta. Nel 2025 ha già nel proprio personale palmares una semifinale a Santiago, una semifinale a Rio e una vittoria al Challenger di Rosario: non male come inizio stagione. Ugo Carabelli, dal cognome così composto da mandarti in confusione, è il classico giocatore che non si arrende mai, dotato di un’ottima resistenza fisica e di un gioco solido da fondo campo. Nonostante non abbia la potenza di altri avversari, compensa con intelligenza tattica e una straordinaria capacità difensiva. Le sue difficoltà più grandi sono legate al non chiudere i punti rapidamente e al non essere abituato a certi livelli e se riuscirà a migliorare il colpo di chiusura, potrebbe diventare una mina vagante nei tornei più importanti del circuito.
5. Emma Raducanu – Ultima chiamata per tornare in quota
Emma Raducanu sa di avere in questa stagione l’ultima chiamata prima che la sua storia tennistica possa essere definitivamente etichettata come una meteora. Non ha mia avuto un particolare feeling con la terra battuta (eufemismo), ma è un’incognita che potrebbe trasformarsi in una sorpresa. Dopo aver raggiunto i quarti di finale a Miami, la britannica ha deciso di dedicare tempo alla preparazione fisica per affrontare la stagione sulla terra battuta. Storicamente meno a suo agio su questa superficie, la sua nuova attitudine aggressiva potrebbe rivelarsi un’arma inaspettata. Se riuscirà a gestire gli scambi prolungati e trovare soluzioni tattiche efficaci, potrebbe essere la sorpresa della stagione. La terra battuta potrebbe essere una sfida per lei, ma il talento non manca. Il suo rovescio è già un’arma importante, ma sarà fondamentale migliorare la mobilità laterale e la capacità di variare il gioco. Dovesse farlo, potrebbe essere una delle storie più belle della stagione.