A Barletta il 22enne Dalibor Svrcina davanti al pubblico delle grandi occasioni corona la sua settimana perfetta (nemmeno un set lasciato agli avversari), battendo 7-5 6-3 l’ucraino Vitaly Sachko. Partita a lungo incerta, fino a che sul 5-6 del primo set il nativo di Ostrava piazza il break decisivo, il terzo di una partita in cui i servizi hanno ballato parecchio, dopo che Sachko aveva comunque avuto ben quattro opportunità per portare il set al tie-break. L’episodio indirizza in maniera netta la partita, infatti nel secondo parziale la resistenza dell’avversario si andrà progressivamente affievolendo, fino a sancire, dopo un’ora e 43 minuti, il quarto successo a livello Challenger (Praga, Prostejov e Pune i precedenti) dell’ex n.8 mondiale a livello juniores. Il tutto impreziosito dal nuovo best ranking alla posizione n.132 ATP.
Si giocava anche sull’isola di Minorca (categoria 100, terra battuta) dove gli italiani, non particolarmente brillanti in singolare, si sono parzialmente rifatti in doppio dove i fratelli Andrea e Matteo Vavassori sono arrivati all’atto conclusivo in cui si sono arresi 7-5 6-3 alla coppia Hassan/Ofner. Non è la prima volta che Andrea fa coppia col fratellino, ma non era mai successo che arrivassero così vicini al successo. Il n7del mondo crede molto in Matteo che ha compiuto da non molto vent’anni e fa di tutto fargli da chioccia, non appena il tour gli lascia un momento libero. Intanto Matteo con questo risultato migliora il proprio best alla posizione n.370.
Oggi resoconto stringato perché eravamo in trasferta al Circolo Tennis Villa Reale di Monza dove ha avuto inizio con il primo turno di qualificazioni l’esordiente Challenger 100 (terra battuta) che si presenta con tutte le caratteristiche per diventare un appuntamento importante del calendario. A cominciare dal pubblico che oggi ha gremito le tribune in ogni ordine di posti, e in questo caso non è un modo di dire. Infatti c’era tanta gente che la lotta per un tavolo al ristorante è stata di gran lunga superiore alle nostre forze. Molti azzurri hanno già salutato la compagnia: Mager, Romano, Travaglia, Fausto Tabacco, Zeppieri, Maestrelli e Cecchinato. Quest’ultimo meriterebbe il solito discorso a parte perché ovviamente non è tecnica la spiegazione della sua sconfitta contro il bulgaro Dimitar Kuzmanov (n.278), ma sta tutta nelle parole che lui stesso, lamentandosi di ogni cosa (anche delle chiamate elettroniche), andava borbottando mentre la partita volgeva al peggio: “Non si può giocare in queste condizioni…io che sono abituato al Roland Garros”. Già, pare che per lui il tempo si sia davvero fermato a quel magico pomeriggio di giugno di 7 anni fa. Promossi al secondo turno di qualificazione Jacopo Berrettini, Enrico Dalla Valle, Andrea Picchione, Federico Iannaccone e il ragazzo di casa, il classe 2006 William Mirarchi.