J. Brooksby b. [2] F. Tiafoe 6-4 6-2
Una delle vittorie più epiche della storia recente è andata in scena questa settimana a Houston grazie a Jenson Brooksby. L’americano ha conquistato il suo primo titolo ATP, partendo dalle qualificazioni come wild card. dopo aver salvato un match point nel primo turno di qualificazione contro Federico Agustin Gomez, tre nel secondo turno con Alejandro Tabilo e un altro in semifinale con Tommy Paul prima di sollevare al cielo il tanto ambito premio. In un torneo diventato sempre più americano con ben otto tennisti statunitensi su otto rimasti ai quarti di finale, Brooksby è riuscito ad emergere superando Francis Tiafoe nell’ultimo atto.
🎾 Saves match point in first round of qualifying
— Tennis TV (@TennisTV) April 6, 2025
🎾 Saves 3 match points in second round
🎾 Saves match point in semifinals
🎾 Wins first ATP Tour title
What a week for Jenson Brooksby! #USClay pic.twitter.com/qKBAraoWXx
Un inizio di finale a senso unico a Houston con Brooksby capace di portarsi addirittura sul 4-0, convertendo a favore due palle break su due e subendo solamente tre punti in risposta e zero a servizio. Quando sembrava tutto orientato verso un facile 6-1/6-2, Tiafoe decide di cominciare a giocare e mette a referto due controbreak consecutivi, tra cui l’ultimo in un game lottato fino alla fine con tre breakpoint sprecati prima di trovare quello vincente. Anche qui l’inerzia sembrava totalmente dalla parte di Tiafoe, capace di passare da 0-4 a 4-4, e invece torna a macinare punti Brooksby e dopo aver evitato il terzo break di fila (palla break vanificata da Tiafoe sul 4-4), Jenson riesce a sua volta a strappare il break decisivo per il 6-4. Dopo 49 minuti di assoluto cinema, Brooksby parte sicuramente favorito per il secondo set dove domina in lungo e in largo non subendo mai nemmeno una palla break bensì ottenendo il servizio avversario due volte dopo aver avuto anche un chance sul 2-1. Vince dunque Brooksby con un netto dominio sui punti vinti con la seconda di servizio ovvero 72% contro il 33% di Tiafoe. Emblematico anche il numero di errori non forzati di Tiafoe, ben 26, nove in più di Brooskby.