[13] L. Musetti b. Y. Bu 4-6 7-5 6-3

Tanta, tantissima sofferenza, ma vittoria doveva essere e vittoria è stata per Lorenzo Musetti che in 2h e 40 minuti batte il Cinese Bu, 4-6 7-5 6-3 sul centrale del Country Club di Monte-Carlo. Partita difficilissima per il numero 16 al mondo, che ha prima temuto un’eliminazione dolorosissima, ma poi ha esultato per un risultato che sembrava, ad un certo punto del match, troppo brutto per essere vero; un incubo sul rosso del Principato. Bu infatti per la prima ora e mezza è sembra padrone assoluto dell’incontro, grazie ad una regolarità e ad una concretezza che ha infastidito un Musetti che in ogni modo ha provato a cambiare le carte in tavolo senza riuscirci, fino all’ottavo game del secondo set. In quel momento è cambiata la storia del match, che ha giustamente preso la via dell’azzurro, grazie alla classe superiore e ad una maggiore consapevolezza dei propri mezzi: meno errori per Musetti e quel tocco in più che ha scardinato i piani che sembravano perfetti di Bu.
Il match:
Esordio sulla terra rossa per Lorenzo Musetti che nel torneo “di casa” il cinese Yunchaokete Bu (che per comodità chiameremo semplicemente Bu) in una sfida che ha già avuto una sua prima volta lo scorso anno a Pechino quando a vincere fu Bu al terzo turno del torneo per 6-2 6-4. Numero 67 al mondo ed ex numero 5 a livello juniores, il giocatore cinese arriva a questo primo turno a Monte-Carlo (debutto nel tabellone principale), proveniente dalle qualificazioni dove ha battuto il norvegese Kjaer e il finalista del 2017 Ramos-Vinolas.
Musetti arriva a questo incontro con il ricordo agrodolce della sconfitta con Djokovic a Miami, quello stesso Djokovic che ha battuto su questo stesso campo nel 2023. Monte-Carlo che è luogo abbastanza famigliare al toscano: oltre a vivere da queste parti, il torneo del Principato è quello in cui ha vinto il maggior numero di partite a livello 1000, 7. Non lusinghiero il dato dei precedenti con i giocatori cinesi: 0-3 fino ad oggi.
Primo set:
Inizia male l’incontro per Musetti che, pronti via, subisce il break in apertura di match, sbagliando la misura dei colpi, soprattutto con il dritto. Le condizioni climatiche non sono di sicuro le migliori possibili: il vento, il freddo ma soprattutto l’umidità, rallentano di molto il gioco e non permettono di osare più di tanto. A soffrirne di più è Musetti che comunque con un paio di magie delle sue, tiene il servizio, accorciando sul giocatore cinese. Il match si gioca sui turni di servizio di Bu che continua a tenere in pugno in match con un dritto molto solido e un servizio che infastidisce il carrarino, che comunque in ogni turno di servizio in cui è chiamato a rispondere non dà la sensazione di riuscire realmente a provocare sussulti nel cinese che, con la regolarità di chi sa quello che deve fare: come nel sesto game quando è Musetti a provare ad ottenere una chance, sul 40 pari, ma due vincenti di Bu impediscono al match di riaprirsi. Sul 4-2 per Bu, la sensazione è che Musetti sia comunque superiore al cinese, ma che non riesca ad ingranare con regolarità, alternando grandi giocate ad errori; interroga il suo angolo che annuisce e nel frattempo tiene il servizio. La dimostrazione di quanto detto è il nono game: quando vuole alzare il livello, il ritmo, la classe delle giocate l’azzurro è nettamente superiore. La corrente è però, al momento, alternata per Musetti, continua per Bu che chiude il set sul 6-4, iniziato e finito con la consueta regolarità e costruito sul break iniziale.
Secondo set:
Comincia così come era iniziato il primo set, con un break in avvio in favore del giocatore cinese, più per demerito di Musetti che per valore del suo avversario, a causa di due palle corte finite in rete, tentativi apprezzabili, sia chiaro, ma con efficacia opposto rispetto al loro intento. Musetti guarda sconsolato il suo angolo, che anche stavolta annuisce senza dire nulla. Lo spiraglio di luce si intravede nel quarto game: 40 pari, Musetti spinge alla ricerca della sua prima palla break, ma i desideri si infrangono di dritto sulla rete e allo stesso modo la sua racchetta si infrange nel terreno del centrale di Monte-Carlo. È rabbia, è frustrazione di non riuscire, con i propri mezzi ad interrompere un meccanismo semplice ma efficace come quello di Bu. Il 3-1 è una logica conseguenza di quanto visto finora. In scena uno scontro di stili tra la monotona regolarità di Bu e l’incostante classe di Musetti: la veronica sotto rete che dà il 3-2 all’azzurro è poesia tennistica. E con la poesia arriva finalmente la prima palla break per Musetti, dopo 1ora e 19 minuti di gioco, ma è bravo Bu ad annullare con un drop shot. C’è subito spazio per una seconda opportunità che anche questa volta resterà tale. La sensazione è che il treno per riaprire il match sia passato. Ma si sa, il tennis offre sempre delle opportunità fino a quando l’ultimo turno non è a referto: la terza palla break arriva sul 4-3 per Bu ed è finalmente quella giusta, quella che rimette Musetti in scia. Adesso ci crede Musetti e ci crede il pubblico che lo incita e lo supporta. Si gioca in un clima adesso piuttosto caloroso nonostante le temperature sempre più rigide lascino pensare ad altro: 5-4 Musetti e finalmente dopo un match passato ad inseguire, riesce a mettere il punteggio in suo favore. Il match ha cambiato padrone e lo testimoniano le due palle break per Musetti, sul 6-5 che potrebbero chiudere il set: la prima si spegne in corridoio, la seconda è un vincente che lascia di sasso Bu e fa esultare il campo Ranieri III; terzo come il set che si dovrà giocare (nomen omen).
Terzo set:
La sensazione ad inizio set è che il match sia girato in favore dell’azzurro anche se l’andamento del set rispecchia sostanzialmente l’equilibrio del match; questa volta però chi serve tiene il servizio con una certa regolarità evitando di concedere il fianco all’avversario. Le palle break, nonostante per due volte si sia andato ai vantaggi, latitano fino al sesto game, quello decisivo per il set: la trova e la ottiene Musetti che si porta a condurre sul 4-2 grazie al solito meraviglioso e finalmente solido rovescio. Lorenzo non sbaglia più nulla, resta concentrato in campo e il match ormai è quasi una formalità. Fino al punto decisivo che fa esultare il centrale di Monte-Carlo, oggi territorio italiano. Nel prossimo match Lorenzo Musetti affronterò Jiri Lehecka.