Si conclude una gran giornata di tennis al Rolex Monte-Carlo Masters, con il super successo di Matteo Berrettini su Alexander Zverev che consegna il n. 1 aritmetico a Roma a Jannik Sinner a regalare un’altra gran giornata al tennis azzurro. Non solo però, c’è anche l’esame terra rossa brillantemente superato da Jack Draper, mentre faticano molto di più Stefanos Tsitsipas e Frances Tiafoe. Vediamo come sono andati i match.
[5] J. Draper b. M. Giron 6-1 6-1
Draper si presenta alla partenza della stagione rossa avendo battuto in carriera sul lento come avversario più forte in termini di classifica Lorenzo Sonego, numero 28 del ranking tre anni or sono a Madrid; tuttavia, il sesto giocatore del ranking approccia la sfida con Giron con molta umiltà e con la consapevolezza di doversi aspettare scambi più lunghi e colpi (i suoi) meno efficaci del solito. L’americano è comunque più convincente nei primi palleggi e mette in difficoltà il britannico indirizzando la pallina nei pressi della linea di fondo per aprirsi il campo con in rovescio dal centro verso destra.
La vicenda cambia però aspetto abbastanza presto e in maniera netta, oltre il prevedibile: Jack comincia a manovrare con il dritto a uscire con efficacia, stemperando così la precisione del rivale che si scopre progressivamente alla mercé delle stoccate di Draper, che si disimpegna anche in acrobazia nei pressi della rete. Per il campione di Indian Wells arrivano due break consecutivi nel quarto e nel sesto game e dopo ventotto minuti e sette giochi il primo set: solo tre punti persi con il servizio per lui.
Giron spezza una serie nera di cinque game al passivo ma Draper incamera gli applausi per un rovescio lungolinea con cui riduce alla ragione uno smash del rivale; il momento dell’ossigeno per Marcos dura però davvero poco, perché Jack se possibile alza ancora di più l’intensità della sua battuta principale e torna a fare il vuoto in campo, mortificando presto i nuovi tentativi dell’americano di tornare in gara. Un break al terzo e uno al quinto game scrivono per la seconda volta sul tabellone il 5-1 a favore del numero cinque del seeding, che pochi minuti dopo è inesorabile nel replicare il punteggio del primo parziale per chiudere la tenzone. L’avversario negli ottavi di finale per l’inglese sarà l’argentino Etcheverry oppure lo spagnolo Davidovich-Fokina.
[6] S. Tsitsipas b. J. Thompson 4-6 6-4 6-2
Il tre volte campione del Rolex Monte-Carlo Masters Stefanos Tsitsipas passa il turno d’esordio ai danni di Jordan Thompson, giocatore poco appariscente ma solido e capace di estromettere dal tabellone il giovane francese Mpetshi-Perricard. Tsitsi inciampa in un primo set durante il quale litiga con la battuta principale e non riesce mai a strappare una palla-break, concedendone invece ben cinque all’australiano.
Il break decisivo giunge nel settimo game, più che meritato per il tennista di Sydney, che intuisce presto di poter trovare tesori rischiando sulla seconda palla dell’atleta ateniese. Stefanos si aggiudica il secondo parziale perché trova modo di coprirsi meglio con la battuta di scorta, in attesa di far pace con la prima, e, pur continuando a non cercare la via della rete, migliora la continuità del proprio forcing e toglie finalmente la battuta al rivale.
Thompson trova il contro-break del 4-5 ma perde di nuovo la battuta e il set; la situazione di parità gasa il campione greco, che migliora lievemente i numeri della cannonball di inizio gioco e non concede più nulla nei propri game. Thompson viceversa soffre la crescita del rivale e cede la battuta allungando troppo un disgraziatissimo smash; il 2-4 gli porta anche un warning per una pallina scagliata tra la folla. È per lui la resa, Stefanos è inscalfibile e sul 5-2 ottiene un nuovo e definitivo break, grazie al quale si accomoda negli ottavi di finale, in attesa di ricevere il vincitore del match tra Borges e Pedro Martinez.
[14] F. Tiafoe b. M. Kecmanovic 6-2 5-7 7-6(5)
Cammina più lentamente del solito Frances Tiafoe dopo l’ultimo punto del match che lo ha appena visto opposto al serbo Miomir Kecmanovic: i due si abbracciano con cavalleria dopo la sfida durata oltre due ore e mezzo e che premia gli sforzi ammirevoli dello yankee, giunto in Costa Azzurra dopo il malinconico 6-4 6-2 subito da Jenson Brooksby a Houston in finale, la seconda consecutiva persa in Texas. Martedì è un po’ presto per giocare, deve aver pensato Frances, che vince in maniera ingannevolmente facile il primo set.
Nella seconda frazione, infatti, Kecmanovic prende coraggio per evitare una sconfitta piuttosto sonora e la sua azione robusta è causa di svariati errori del favorito numero 14 dell’evento; anche Miomir non è sempre preciso, ma il suo operato comincia ad intaccare la condizione atletica del rivale, che coglie il break nel quinto game ma che cede a sua volta il servizio al termine dell’ottavo. Il tennista europeo deve annullare una pericolosa palla-break nel gioco seguente, ma sul 6-5 pesca il break a zero, con tale autorità da presentarsi con i favori del pronostico all’inizio del set decisivo.
Kecmanovic rischia però grosso sull’1-1, quando è chiamato a cancellare ben quattro opportunità di break per il rivale, di cui tre consecutive; da lì in poi però l’atleta statunitense comincia a soffrire per tenere la battuta. Sul 3-4 il numero 47 del ranking ha due chance, ma sulla prima un suo rovescio prende terra oltre la riga e sulla seconda Bigfoe invia un ottimo passante di rovescio. Il 4-4 arriva grazie alla volée di rovescio dell’americano, che comincia a marcare i diritti della personalità, qualità che non gli è mai difettata e che invece non è il piatto forte del tennista di Serbia.
Tiafoe affronta anche un matchpoint nel decimo game e non aspetta che sia l’avversario a giocarselo, bensì prende campo e chiude con lo smash, per poi tratteggiare un dropshot di rovescio perfetto per il 5-5. I colpi in slice del finalista di Houston sono come sempre una delizia e un atout decisivo, un diversivo che lo accompagna fino al tie-break, dove si propone come favorito. Kecmanovic arriva a sbagliare due dritti allo stesso modo, ovvero due lungolinea troppo… larghi, e dopo i primi sei punti Tiafoe conduce per 4-2, con la palla corta di rovescio che dà ancora bella mostra di sé. Miomir ha la reazione del 5-4 ma Tiafoe non molla più e chiude al dodicesimo punto; nei sedicesimi avrà Popyrin.