Due pugili giunti al duello decisivo. Lo scambio più lungo del match è quello che ha deciso il confronto tra Matteo Berrettini e Alexander Zverev al secondo turno del Rolex Monte-Carlo Masters. Va contestualizzato: siamo nel dodicesimo game ed è il momento in cui l’azzurro avrebbe potuto pagare qualcosa a livello mentale per non aver chiuso il match malgrado l’opportunità avuta di servire per chiudere i conti. Dall’altra parte della rete il tedesco ha dovuto rincorrere il suo avversario nel terzo set e ha dovuto cancellare due palle break che l’avrebbero portato con un piede sotto la doccia. Non riesce a reagire e rimane abbastanza passivo passivo, annebbiato dai suoi pensieri, con poca energia, spaventato da tutto quello che c’è attorno. E’ in una bolla e lo si vede con la passività con la quale rema rema da fondo campo.
Siamo sul 5-5 40-40 nel terzo set e in avvio di scambio è lui a giocare corto e a non incidere sullo slice di Berrettini. Dopo 27 colpi comincia a dare qualche segno di reattività, mettendo in difficoltà per ben tre volte l’azzurro con il rovescio lungolinea che crea scompiglio. Il “martello” però è molto rapido con i piedi nello spostamento laterale e riesce a rispedire dall’altra parte della rete gli attacchi tedeschi. Quasi sfiduciato dai recuperi difensivi del suo avversario, Zverev comincia a pietrificarsi, fino all’iniziativa presa da Matteo che si apre il campo con un gran rovescio lungolinea e poi la splendida chiusura di dritto al centro del campo.
Trionfo a Monte-Carlo con l’ovazione degli spettatori presenti. È lo scambio che congela definitivamente la possibilità di Zverev di smuoversi da questa situazione paludosa in cui è rimasto intrappolato. A livello di ranking, per Berrettini è il successo più importante della sua carriera, contro il n. 2 del mondo. “Guardando al ranking del giocatore forse è la partita più importante della mia carriera – ha spiegato Matteo con lucidità nella conferenza post partita – “ma ci sono partite e partite, e tante importanti nella mia carriera, come la vittoria su Djokovic di quest’anno o la finale di Wimbledon. Però per come sono arrivato sulla terra, ci tenevo ad avere una prestazione importante. Sono molto felice, sapevo che potevo vincere questa partita, l’ho detto ieri e anche le persone che mi sono vicine lo sapevano.”
È la seconda vittoria consecutiva ottenuta contro il tedesco. L’azzurro aveva eliminato Zverev anche nel 2023 a Wimbledon al terzo turno. Contro Sascha, Berrettini aveva, da wild card, vinto a Roma nel 2019 con un doppio 7-5. Sei anni dopo un altro trionfo.