Oggi sul quotidiano francese L’Equipe si parla della collaborazione più attesa al Country Club di Monte-Carlo, quella tra Marat Safin e Andrey Rublev. L’ex numero 1 del mondo è entrato di recente nel team di Rublev ed è la prima volta che il russo decide di allenare un top player.
L’Equipe ha intervistato il compagno di lunga data, Marc Rosset, considerato il tennista svizzero più forte del circuito fino a quando non è arrivato un certo Roger Federer: “Siamo come fratelli Marat ed io” – ha detto lo svizzero, “La gente pensa che sia solo un playboy ma è totalmente falso. Non è un uomo superficiale, tutt’altro. Abbiamo avuto un sacco di conversazioni sul senso della vita e Marat adora vivere delle esperienze vere. Una di queste è proprio quella di allenare Rublev e tornare nel circuito”.
Uno dei consigli più importanti che il russo ha dato al numero 9 del mondo, secondo Rosset, è stato quello di non credere mai di essere arrivato al capolinea: “Marat gli ha detto chiaramente ‘Pensavo sempre di sapere tutto e non ascoltavo i consigli. Ma ero molto lontano dal sapere tutto‘. C’è sempre da imparare”. Nel frattempo, lo storico coach di Rublev, Fernando Vincente, resterà nel team ma l’obiettivo di Safin è quello di aggiungere l’esperienza di ex numero 1 del mondo.
Come racconta L’Equipe, Gael Monfils ha paragonato la collaborazione tra Safin e Rublev a quella tra Andy Murray e Novak Djokovic: “Abbiamo tutti voglia di vedere che cosa porterà questa nuova collaborazione, perché è la prima volta che Marat allena un top player. Siamo curiosi, un po’ come lo eravamo di vedere Andy in campo con Novak”.
Una delle poche rivelazioni di Safin, riportata da L’Equipe è stata: “Se giocassi oggi, vincerei le partite ancora prima che comincino e insulterei tutto il mondo!“. Il suo allievo gli aveva risposto ridendo: “E verresti squalificato, sicuramente!“. Rublev ne sa qualcosa, anche se solitamente insulta solo sé stesso.
ATP Montecarlo, Rosset: “Safin non vuole che Rublev faccia i suoi stessi errori”
Marc Rosset:"Marat ed io come fratelli. Non è un uomo superficiale, a Rublev insegnerà molto"

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