Continuano i primi turni al Rolex Monte-Carlo Masters, terzo 1000 stagionale, primo su terra battuta. In campo nelle prime ore di gioco del martedì nomi quali Holger Rune, Grigor Dimitrov e uno degli idoli di casa Ugo Humbert. Tra certezze e sorprese, andiamo a vedere cos’è successo in Costa Azzurra.
[15] G. Dimitrov b. N. Jarry 6-3 6-4 (Matteo Beltrami)
Chiude a fatica Grigor Dimitrov un match complicato, nonostante il punteggio faccia intendere altro. Il bulgaro si impone su un indomito Nicolas Jarry per 6-3 6-4. Il match si apre con uno scambio di break in apertura che non accontenta nessuno. I game si susseguono in modo regolare fino al sesto, quando Dimitrov trova il break dopo un paio di errori di troppo di Jarry. Entrambi i giocatori commettono errori evitabili, molti dei quali non forzati, ma alla fine Dimitrov sbaglia meno del cileno, e incassa il primo set per 6-3 in 41′.
La ripresa si apre con il break del bulgaro in apertura con Jarry che fatica a gestire le traiettoria tagliate di Dimitrov. La quindicesima testa di serie replica nel terzo game con una grande turno in risposta, trovando il break che lo manda sul 3-0. Nel momento peggiore però il cileno approfitta di un brutto game al servizio di Dimitrov per recuperare uno dei due break (3-1). Jarry riacquista fiducia e torna a spingere, ma non riesce a sfruttare a dovere un momento delicato di Dimitrov. Il bulgaro, nonostante un calo sul finale (tre palle break annullate), riesce a chiudere un match che poteva complicarsi, al settimo match point. La partita termina 6-3 6-4 in 1 ora e 45′, al prossimo turno per il bulgaro ci sarà il tennista di casa Valentin Vacherot.
A. Popyrin b. U. Humbert 3-6 7-6(2) 6-4
Alexei Popyrin vuole ripartire. Dopo sette sconfitte stagionali su nove partite disputate, l’australiano sta cercando di riassestarsi e il successo all’esordio contro il beniamino di casa Ugo Humbert, numero 20 al mondo e quartofinalista uscente sfidato 2 volte in carriera (1-1), è sicuramente un bel segnale. Il 26enne francese si è arreso dopo quasi tre ore di tennis con lo score di 3-6 7-6(2) 6-4. La battuta è stata l’arma chiave per tutto il corso dell’incontro. Entrambi hanno subito un solo break e nei rispettivi turni al servizio hanno cercato di prendere in mano il più presto possibile le redini degli scambi. Nonostante il differenziale tra vincenti ed errori premi Humbert a fine partita con un -12 (il numero 27 al mondo -26), Popyrin – che nel 2024 aveva sconfitto in questo torneo il campione uscente Andrey Rublev – ha sfruttato una preziosissima palla break nel parziale decisivo e si è guadagnato così il secondo turno dove sfiderà Frances Tiafoe o Miomir Kecmanovic.
IL MATCH – Il primo set di Humbert è molto solido al servizio. Se ne accorge ben presto Popyrin, che fatica a rispondere alla prima palla robusta del francese. Il break arriva per Humbert nel quarto game, con un grande turno in risposta, e tanto basta per archiviare il primo set 6-3. Nella ripresa tocca all’australiano fare voce grossa al servizio. Adesso anche lui è molto centrato nei turni in battuta, così come lo stesso Humbert. Ci sono comunque diverse palle break nel set, ben nove, ma nessuna va a buon fine.
Si va dunque al tie-break, dove Popyrin gioca meglio dal primo all’ultimo punto. Humbert perde subito due mini break e scivola sotto 5-0. All’australiano non resta che incassare il tie-break per 7-2.
Il terzo set si apre sulla falsariga di quello precedente, con entrambi i tennisti aggrappati al colpo di inizio gioco. Il transalpino deve però subito fronteggiare una palla break nel game inaugurale, ma si salva e parte così subito in testa nel punteggio. Sia lui che l’avversario si districano con fatica dai primi due turni di battuta del set. Ma, sul 2-2, ecco che il servizio torna a fare ancora più male e i due tennisti procedono quindi con facilità. Sino a che, nel nono gioco, Popyrin si procura la seconda chance di break del parziale. Questa volta non se la fa sfuggire, la concretizza, e nel turno successivo in battuta chiude ai vantaggi, al terzo set point, con lo score di 3-6 7-6(2) 6-4 dopo quasi tre ore di tennis.
N. Borges b. [10] H. Rune 6-2 3-0 rit.
Non una bella giornata per Holger Rune. Il 21enne di Gentofte si è dovuto ritirare sullo svantaggio di 6-2 3-0 per Nuno Borges, suo avversario, a causa di un malessere che lo ha accompagnato da inizio incontro. Sembrava un avvio di match piuttosto regolare, con entrambi i giocatori capaci di tenere i rispettivi primi due turni di battuta senza offrire palle break. Da lì, il crollo della decima forza del seeding, che ha perso sette game consecutivi prima di alzare bandiera bianca. Non un buon inizio di stagione sul rosso, quindi, per il finalista di Indian Wells, che da inizio 2023 aveva perso solo 2 match su terra battuta (su 22 giocati) contro avversari fuori dalla top 30.
Per Borges invece si tratta della vittoria più importante della carriera. Oltre ad aver superato per la prima volta il danese, vincitore dei due passati testa a testa su cemento, il numero 43 ATP ha ottenuto la quinta vittoria contro un top 20 (su 21 scontri totali). Questa è però l’affermazione contro l’avversario di più alta classifica e tale successo lo porta a diventare il primo portoghese a intascarsi un match in questo torneo da Joao Sousa nel 2017. Al secondo turno se la vedrà con lo spagnolo Pedro Martinez, giustiziere del nostro Lorenzo Sonego.
R. Bautista Agut b. B. Nakashima 6-2 6-4
Con l’esperienza propria dei veterani. A pochi giorni dai 37 anni Roberto Bautista Agut continua a far vedere un gran tennis. La sua pregevole solidità gli ha permesso di superare un giovane di belle speranze quale Brandon Nakashima, numero 31 al mondo, con un netto 6-2 6-4 in meno di un’ora e mezzo di gioco. È vero, lo statunitense non ha nel manto rosso la sua miglior superficie. Ma grandi meriti vanno all’iberico, autore di una prestazione delle sue da fondocampo. Se da una parte l’americano non è riuscito a farsi valere nei suoi turni in battuta, dall’altra il numero 52 ATP ha organizzato sapientemente i suoi piazzamenti con il colpo di inizio gioco, facendosi strappare il servizio una sola volta contro le quattro dell’avversario. Quest’ultimo ha tentato la via dell’aggressività, ma si è smarrito tra i suoi errori, terminando con 34 di questi colpi segnati nel tabellino delle statistiche. Ora per Bautista la strada si fa ancora più in salita: Casper Ruud, finalista uscente, lo attende al varco.
Con la collaborazione di Matteo Beltrami