A.Fils b. F. Cobolli 6-2 6-4
Si ferma al secondo turno l’avventura monegasca di Flavio Cobolli, sconfitto in due set dal francese Arthur Fils, numero 15 del ranking e 12ª testa di serie del torneo. Un match mai davvero in bilico, con il transalpino bravo a prendere in mano le redini fin dalle prime battute, imponendo il proprio ritmo con colpi potenti e profondi, soprattutto sul lato del rovescio, bersaglio costante e ben studiato.
Cobolli ha provato a reagire nel secondo parziale, alzando l’intensità e cercando di restare agganciato al match. Sembrava poter girare l’inerzia, almeno per qualche game, ma sul 4-4 è arrivato il break decisivo, che ha chiuso ogni spiraglio di rimonta.
Resta qualche rimpianto per il romano, forse troppo lineare nel suo piano tattico. Una maggiore varietà – qualche smorzata in più, più discese a rete o tentativi di muovere Fils lateralmente – avrebbe potuto togliergli certezze e spezzarne il ritmo, sempre altissimo in entrambi i set.
Per Cobolli si trattava del debutto assoluto nel tabellone principale del Rolex Monte-Carlo Masters: torna a casa con una sconfitta, sì, ma anche con la consapevolezza di potersela giocare a questo livello. E, soprattutto, con la sensazione di essere sempre più vicino ai grandi.
Il ventiduenne italiano arrivava a questo appuntamento con il vento in poppa, reduce dalla conquista del suo primo titolo ATP a Bucarest, dove ha superato in finale la testa di serie numero uno, Sebastian Baez, con un convincente 6-4, 6-4. Un risultato che ha messo fine a un inizio di stagione difficile, caratterizzato da un bilancio di due vittorie e otto sconfitte. Nel turno precedente a Monte-Carlo, Cobolli ha proseguito sulla scia positiva, eliminando il qualificato Dusan Lajovic con un netto 6-4, 6-2.
Dall’altra parte della rete, Arthur Fils, numero 15 al mondo e numero 1 di Fracia, già detentore di due titoli ATP su terra battuta e tre in titole, torna in campo dopo una solida vittoria su Tallon Griekspoor, superato con il punteggio di 6-7, 6-4, 6-2. Fils ha dimostrato una notevole solidità al servizio, non concedendo break al suo avversario olandese.
Primo set: un Cobolli non al meglio soccombe
Si gioca in un clima piuttosto infuocato, non tanto per il clima sull’ EA de Massy, quanto per l’eccessiva prossimità con il campo dei Principi, quello nel quale Musetti sta giocando e vincendo il suo match con Lehecka. Il tifo e la prossimità di sicuro disturbano e non poco soprattutto quando la concentrazione richiesta è massima, come in battuta. Perde subito infatti il servizio Cobolli che ogni volta che si trova lo fa con urla in sottofondo, il che non aiuta. Così come non aiuta il fatto di dover giocare un punto e sentire i cori durante lo scambio. Non un bel campo; non vuole essere una scusa ma un dato di fatto. Fils soffre ma tiene il servizio, così come Cobolli nel secondo game di battuta; in sottofondo il discorso di Musetti: è 2-1 e servizio Fils che tiene piuttosto agevolmente. Il quinto game è quello che segna nuovamente il passo francese: nuovo break per il francese, più in palla di Cobolli, sia dal punto di vista dei colpi, tutti molto profondi, che anche fisicamente, arrivando sempre prima sulla palla. Difende nuovamente il servizio Fils, che allunga sul 5-1 senza essere particolarmente impensierito da Cobolli che comunque è bravo ad annullare due set point, portando a 2 il numero dei game in cascina. Resta la statistica, ma non cambia nulla nel match: Fils continua a spingere e conquista il set 6-2 in 28 minuti di supremazia transalpina.
Secondo set: Fils spezza l’equilibrio e vince
Nel secondo set si intravedono i primi segnali di ripresa per Cobolli, che tiene con autorità il primo turno di battuta. In risposta però non riesce a scalfire un Fils solido, spinto da un’ottima percentuale di prime – vicina al 75% – e soprattutto da una palla carica, profonda, difficile da gestire.
Si procede senza scossoni nei game successivi, con entrambi i giocatori che tengono il servizio e il punteggio che scivola via sul 2-2. Tifo decisamente più caldo per il francese, mentre il pubblico italiano resta piuttosto tiepido: un po’ di sostegno in più non guasterebbe.
L’occasione per cambiare volto al set arriva nel sesto game, quando Cobolli – salito di livello – si procura due preziose palle break. L’azzurro ci crede, spinge, ma non basta: Fils si salva con coraggio e lucidità. Si resta on serve, 3-3.
Il match, a questo punto, vive un equilibrio reale, non solo nel punteggio ma anche nella qualità del gioco. Ma come spesso accade, basta un attimo per far pendere l’ago della bilancia. E quell’attimo arriva nel nono gioco. Il francese si costruisce due chance di break: la prima viene cancellata da un buon colpo di Cobolli, ma sulla seconda Fils insiste con intelligenza sul rovescio dell’azzurro, che finisce per affossare in corridoio.
È la svolta. Il break decisivo. Fils non trema e chiude agevolmente il game successivo, sigillando l’incontro dopo 1 ora e 10 minuti. Una prestazione solida, concreta, da giocatore ormai maturo. Cobolli, invece, lascia il campo con la sensazione di averci provato, ma mai fino in fondo.
Nel prossimo turno il francese affronterà il vincente tra Monfils e Rublev.