[15] G. Dimitrov b. [WC] V. Vacherot 4-6 6-3 6-1
L’avventura a Monte Carlo di Valentin Vacherot è terminata a un passo dalla sua esaltazione personale. Sale 3-2 a favore di break e, a quel punto, subisce ben 7 giochi consecutivi che lo mettono spalle al muro. Il tennis è davvero lo sport figlio del diavolo: certe volte comincia la sofferenza a un passo della gloria, poco da fare. Finisce 4-6 6-3 6-1.
Della favola finita male del n. 255 è bene parlarne perché il giocatore monegasco regala scampi di buon tennis, ma dietro la lavagna ci finisce Grigor Dimitrov, certamente non a suo agio sulla terra battuta, ma di sicuro lontano dalla sua forma migliore. Salta un fosso pericoloso, ma il suo Rolex Monte-Carlo Masters rischia di essere complicato.
Nonostante le 238 posizioni di differenza nel ranking, l’inizio match riserva qualche sorpresa a Grigor Dimitrov opposto a Valentin Vacherot. La wild card monegasca è pimpante e sembra stare molto bene fisicamente, non si può dire lo stesso del più blasonato rivale che parte con un po’ di ruggine sulle spalle. Nel terzo gioco il bulgaro va a correnti alternate, dopo la deliziosa smorzata di rovescio che sigla il 30-30, si macchia di un brutto doppio fallo che regala la prima palla break. La coraggiosa uscita di rovescio del giocatore di casa non viene premiata, poco male perchè il beniamino del pubblico non demorde e obbliga il back dell’avversario a spegnersi in rete: arriva il break. Il numero 18 al mondo alza di una tacca il livello del suo gioco, e tanto basta per ritornare in partita nel sesto gioco.
Dopo due palle break non sfruttate, maldestro rovescio bimane di fortuna sul 30-40, si riappropria del servizio fissando il 3-3. Si rimane on serve, fin quando turno di battuta del classe 19991 torna a tremare nel nono game. Dimitrov continua a gigioneggiare, non trovando né potenza né profondità nei suoi colpi, il numero 255 del ranking non si fa pregare e passa di nuovo grazie a un rovinoso tentativo di smorzata del balcanico. Vacherot non trema nel momento clou e con un preciso servizio a uscire chiude 6-4, mettendo il punto esclamativo a un sorprendente primo set che riesce a far suo anche grazie ai 23 errori non forzati di Dimitrov. (Manuel Ventriglia)
Nel secondo set il monologo inizialmente non cambia con il bulgaro falloso. L’emozione tradisce Vacherot quando va a servire sul 3-2. Lì si pianta emotivamente e i suoi colpi non sono più infallibili, tanto da rimettere in carreggiata il suo avversario. Dimitrov ringrazia, chiude il secondo set 6-3 e volta 3-0 nel secondo con due break favorevoli. Tutto si racchiude negli undici errori gratuiti del monegasco e 3 soli vincenti, mentre il n. 18 del mondo riequilibra il computo con 13 colpi a vincenti e 14 gratuiti. Il bulgaro si distrae un attimo e il pubblico rifiata quando Valentin recupera uno dei due break. Ma è un passaggio a vuoto che non trova seguito. Finisce 6-1 con gli applausi che vanno comunque al n. 255 del mondo.
[9] D. Medvedev b. A. Muller 7-6(6) 5-7 6-2
Non un livello altissimo di tennis, ma è quanto basta per avanzare in tabellone e sfidare Alex de Minaur agli ottavi di finale. Il russo batte un ottimo Alexandre Muller 7-6(6) 5-7 6-2 in due ore e 50’.
Sottotono il n. 9 del mondo che ha una grande reazione nel terzo set, dopo aver perso in malo modo il secondo set. Commette 47 errori non forzati, 28 i vincenti messi a segno, sulla falsariga del suo avversario n. 39 del mondo, 47 gratuiti e 30 vincenti.
Molto falloso al servizio Medvedev che commette 8 doppi falli, due dei quali nel tie-break del primo set. Andamento folle nella prima frazione dove Muller approfitta subito delle distrazioni del suo avversario e parte avanti di un break.
C’è la reazione di Medvedev che strappa il servizio al suo avversario nel corso del settimo gioco. Poi è un continuo salire e scendere di livello, con il pubblico che non gradisce molto le disattenzioni commesse dal russo. Il tifo è ovviamente per il francese, un po’ per la partita, un po’ per l’attenzione a chi è meno favorito sulla carta.
Muller torna subito avanti di un break, ma subisce il controbreak nell’ottavo gioco. Si resta in equilibrio sino al tie-break dove il russo è capace di salire 5-2 con due minibreak a favore: spreca il primo con un errore di dritto, spreca il secondo con un doppio fallo. Anche sul set-point ha la felice idea di rischiare la seconda e di autoannullarselo. Poi chiude 8-6 e tira un sospiro di sollievo.
Il livello di tennis rimane non elevato anche nel secondo set, dove Muller riesce a gestire molto bene gli scambi da fondo con il russo molto frettoloso e falloso.
Riesce a sfruttare l’unica chance di break del secondo set per andare a servire per il match sul 5-4: a quel punto va in corto circuito e subisce un parziale di 3-0 che lo condanna al terzo set.
A quel punto il russo sale di livello e Muller ne risente a livello fisico della battaglia. Per Medvedev è il momento di accelerare e di strappare due volte la battuta al suo avversario e chiudere 6-2. Tira un sospiro di sollievo, ma dovrà crescere molto se vorrà far strada in questo torneo, pur non essendo la terra battuta la sua superficie migliore.