Giornata di ottavi di finale al Rolex Monte-Carlo Masters con match che, oltre a racchiudere tanti ed importanti significati tennistici, portano con se alcune curiosità e numeri che, come sempre, aiutano a dare la misura di ciò che potrà essere. Vediamo insieme i più interessanti:
Tsitsipas e il richiamo della storia
Stefanos Tsitsipas ha un rapporto speciale con la terra del Principato. Tre titoli in bacheca (2021, 2022, 2024), un tennis che qui sembra risuonare meglio che altrove, e ora l’obiettivo di entrare in un club riservatissimo: vincere quattro volte a Monte Carlo nell’era Open. Traguardo mai raggiunto da nessuno a parte Rafael Nadal, che qui ha letteralmente dominato con 11 titoli e 16 quarti di finale consecutivi (record ancora più impressionante se si considera che l’edizione 2020 non si è disputata).
Contro il portoghese Nuno Borges, Stefanos gioca anche per un altro traguardo: diventare il sesto uomo a centrare almeno cinque quarti consecutivi nel Principato. Un’eventualità che lo porterebbe al fianco di leggende come Nastase, Vilas, Wilander, Muster e, ancora una volta, Nadal.
Per Borges si tratta invece della sfida della carriera. Dopo il ritiro di Rune nel primo turno, affronta oggi la possibilità di diventare il secondo portoghese a firmare due vittorie contro Top 20 nello stesso torneo, come fece João Sousa agli US Open 2018. Un traguardo che sarebbe già di per sé storico.
Alcaraz: il Masters 1000 monegasco come ultimo tassello
Carlos Alcaraz ha già raccolto molto nel suo giovane percorso, ma a Monte-Carlo non ha mai superato il secondo turno. Dopo il successo in rimonta su Cerundolo – ottava vittoria in carriera dopo aver perso il primo set – ha celebrato anche un traguardo statistico importante: 82 successi nelle sue prime 100 partite sul rosso. Solo Nadal, in tempi recenti, aveva viaggiato a ritmi simili.
Ora, contro Daniel Altmaier, Carlos punta al primo quarto di finale nel Principato, l’ottavo in un Masters 1000 su nove disputati (gli manca solo Roma). In caso di successo, raggiungerebbe Tommy Robredo al quinto posto tra gli spagnoli con più quarti nei 1000, a quota 16.
Attenzione però al tedesco, già capace di spingersi nei quarti a Madrid nel 2023: con una vittoria, firmerebbe il primo successo di un giocatore della sua nazione contro un Top 3 sulla terra dal successo di Zverev su Nadal a Madrid 2021. Un’impresa che richiede coraggio e convinzione, ma che Altmaier ha dimostrato di poter sognare.
Berrettini-Musetti, l’Italia in campo col passato e il futuro
Sfida tutta azzurra, e dal sapore denso di prospettive, tra Lorenzo Musetti e Matteo Berrettini. Il carrarino qui nel 2023 firmò uno dei successi più importante della carriera, eliminando Novak Djokovic. Il romano invece ha appena fatto saltare il banco, battendo la top seed Alexander Zverev al secondo turno, segnale chiaro del ritorno del suo tennis verticale e aggressivo.
Per Matteo, il traguardo è doppio: raggiungere il quinto quarto di finale in carriera in un Masters 1000 (sarebbe il terzo sul rosso, dopo Roma 2020 e Madrid 2021) e, soprattutto, centrare la vittoria numero 200 a livello ATP. Un traguardo che lo renderebbe l’ottavo italiano nell’Era Open a riuscirci, accanto a nomi come Fognini, Panatta, Barazzutti, Sinner.
Musetti, invece, cerca conferme e continuità: battere Berrettini vorrebbe dire replicare l’exploit del 2023, ma con la consapevolezza di chi ora sa cosa serve per restare ad alti livelli. Il talento non basta, serve costanza: quella che, nei grandi tornei, Lorenzo sta iniziando a costruire.
Draper-Davidovich, scontro di stili (e di stati di forma)
La giornata si apre con il match tra Jack Draper e Alejandro Davidovich Fokina, due interpreti diversissimi ma entrambi in cerca di stabilità. Il britannico, numero 6 del mondo, è alla caccia del suo primo quarto su terra in carriera: ha già raggiunto i quarti in tre Masters 1000 (Montreal 2022, Cincinnati 2024, Indian Wells 2025).
Per lo spagnolo, semifinalista a Toronto nel 2023, si tratta di ritrovare le certezze del 2022, quando proprio a Monte Carlo raggiunse la finale. Dopo un 2024 difficilissimo contro i Top 50 (3-16), quest’anno il bilancio è decisamente più positivo (10-5), e oggi cerca anche la seconda vittoria stagionale contro un Top 10.