Carlos Alcaraz, grazie alla vittoria ottenuta ai danni del qualificato tedesco Daniel Altmaier, si è qualificato per la prima volta in carriera ai quarti di finale del Rolex Monte-Carlo Masters. Il campione spagnolo, nel corso della conferenza stampa post-partita, ha raccontato la sua versione del match, concentrandosi anche sul prossimo avversario (Arthur Fils) e sui cambiamenti che sta cercando di apportare al movimento del proprio servizio.
Domanda: “Qual è la tua opinione su questa partita? Il punteggio forse non racconta quanto è stato combattuto il match, sei d’accordo?”
Alcaraz: “Sì, sono d’accordo. È stata dura, perché ho dovuto rimanere concentrato per tutta la durata del match. Soprattutto nel primo set è stata una vera battaglia.
All’inizio abbiamo giocato scambi molto lunghi e intensi, sono stati dei game molto tirati e penso che entrambi abbiamo giocato un grande tennis. Alla fine del primo parziale credo di aver alzato il livello, giocando in modo aggressivo e colpendo bene la palla. Mi sono tranquillizzato e sono riuscito ad affrontare il secondo set con meno tensione, più rilassato, prendendo ritmo e continuando a colpire bene e ad essere aggressivo con le smorzate e cercando sempre di colpire con il dritto anomalo.
In generale è stato un match duro, perché Daniel sta giocando davvero un ottimo tennis”
D: Parliamo un po’ dei miglioramenti che hai fatto tra il primo match contro Francisco e quello di oggi contro Daniel. Pensi di essere cresciuto? C’è ancora da migliorare?
Alcaraz: “Sì, mi sono sentito sempre più a mio agio. Penso che quando si passa a una nuova superficie bisogna giocare un po’ di più per migliorare, per sentirsi a proprio agio, per trovare il ritmo migliore.
Dopo il primo match ho capito come devo giocare qui sulla terra: devo essere sempre me stesso. È questo il modo in cui mi diverto giocando a tennis. Devo cercare di gestire i momenti, non posso solamente attaccare ad occhi chiusi, devo capire i momenti della partita e gestire la mia aggressività: la pazienza su questa superficie diventa fondamentale, l’ho capito dopo il primo set con Cerundolo
Da quel momento in poi penso di essermi sentito sempre meglio. Più tempo passo in campo, meglio mi sento. Speriamo che nei quarti vada ancora meglio, vediamo come sarà, ma immagino che mi sentirò ancora più a mio agio nei movimenti e nel gioco, quindi penso che alzerò ulteriormente il mio livello“
D: Ci sono stati dei punti incredibili, e hai già detto che Daniel ha giocato bene. Due anni fa lui ha battuto addirittura Sinner al Roland Garros. Secondo te, in questa forma, dove può arrivare?
Alcaraz: “Beh, non lo so. Arriva in buoni turni nei grandi tornei, sì, ha già dimostrato di poter battere i migliori. Ha battuto anche Felix al primo turno qui, quindi quello dimostra qual è il suo livello.
Non so, penso che possa vincere un torneo ATP. Può mettere in difficoltà tanti giocatori. Il suo gioco si adatta molto bene alla terra battuta, quindi penso che possa fare grandi cose o anche vincere un titolo ATP. Perché no?”
D: Nel prossimo turno giocherai contro Arthur Fils, che oggi è stato impressionante contro Rublev. Cosa ti aspetti da questo match? E che differenza fa affrontare un giocatore per la prima volta?
Alcaraz: “Beh, sarà una novità per entrambi, immagino. Sta giocando molto bene. Credo sia l’unico ad aver raggiunto almeno i quarti in ogni Masters 1000. Il suo livello è davvero alto in questo momento. Ho visto un po’ della sua partita oggi e ha oggettivamente giocato alla grande. Non avrò paura, questo è certo. Cercherò solo di giocare il mio tennis, di mostrare un buon livello, di mettere pressione su di lui. Vediamo come andrà, ma sono entusiasta di affrontarlo per la prima volta. Sarà una battaglia dura, ma allo stesso tempo sarà bello giocarla e, immagino, anche bello da vedere”
D: Carlos, hai cambiato qualcosa nel tuo servizio all’inizio di questa stagione. Come sta andando?
Alcaraz: “Sto migliorando, credo. Qui sulla terra il servizio non è così importante come sulle altre superfici, perchè devi capire ogni volta di cosa hai bisogno: se ti serve di più la percentuale o la potenza.
Sto cercando di capire che cosa sia più utile in questo momento. Sulla terra è sinceramente difficile dire se sto migliorando o no, perché, come ho detto, sul rosso praticamente tutti riescono a rispondere e a iniziare lo scambio. Puoi anche giocare un gran servizio, ma la risposta torna sempre indietro. Posso dire che mi sento meglio, mi sento bene con il servizio, e spero di continuare a migliorare”