Alex de Minaur non fa sconti e in due set archivia la pratica Daniil Medvedev: è la terza vittoria consecutiva dell’australiano nei confronti del russo in un torneo del Masters 1000 dopo Parigi e Toronto. Stavolta è al Rolex Monte-Carlo Masters che il numero 10 al mondo fa voce grossa e accede ai quarti di finale. Qui troverà Grigor Dimitrov, uscito vincitore al terzo set nell’incontro con Alejandro Tabilo, giustiziere di Novak Djokovic. Avanti in carrozza anche il campione in carica Stefanos Tsitsipas, che regola Nuno Borges con un doppio 6-1. Vediamo come sono andati i match.
[8] A. De Minaur b. [9] D. Medvedev 6-2 6-2
1° set: Medvedev assente, De Minaur ringrazia
Un inizio a dir poco rocambolesco con quattro break nei primi cinque giochi, a partire dal primo che arriva dopo 5 minuti di partita in favore di De Minaur. Medvedev comunque non si disunisce ed è bravo a contro-breakkare, nel tentativo di rimettersi subito in carreggiata. Tutto ciò però si rivelerà inutile poiché l’australiano, valutato giustamente favorito prima dell’inizio della partita, sembra averne nettamente di più e infila quelli che sono due break consecutivi che pesano com un macigno. A questo punto Medvedev alza bandiera bianca, come dimostrano i soli due punti messi a referto in risposta. Un Medvedev che deve assolutamente invertire la rotta perché al netto dei meriti di De Minaur, la sua prestazione è ben lontana da ciò che può (e deve) fare in tornei di questo livello.
2° set: stesso inizio, stessa fine
Nuovo set, stesso canovaccio: anche in questa seconda frazione Medvedev non appare al meglio, complice anche il problema che si porta dietro da Miami più le fatiche dei giorni scorsi contro Karen Khachanov e Alexandre Muller, anche se siamo davanti davvero ad una delle peggiori performance in carriera del russo. Sebbene De Minaur conceda qualcosa, anche qui ci riferiamo al controbreak di Medvedev dopo il break iniziale, Daniil non fa in tempo ad illudersi di poter tornare in partita che di punto in bianco spegne la luce. De Minaur come detto ne approfitta e non potrebbe fare altrimenti, riuscendo addirittura a chiudere in un’ora e tredici minuti. Le statistiche raccontano meglio di ogni tipo di discorso la prestazione di Medvedev: su 8 turni di battuta, il russo ne ha persi sette con una percentuale di punti vinti con la seconda di servizio di appena il 26%, solamente due su undici nel secondo set. Insomma, il doppio 6-2 rappresenta l’incontro con lo scarto maggiore tra i due, addirittura maggiore di quello del 2018 quando a Winston-Salem Medvedev vinse 6-3 6-3.
[15] G. Dimitrov b. A. Tabilo 6-3 3-6 6-2 (di Danilo Gori)
Grigor Dimitrov subisce il dritto di Alejandro Tabilo nel secondo parziale ma negli altri due la qualità dei suoi colpi sorprende impreparato il tennista cileno, che deve dar strada al favorito della vigilia. Quando ha potuto spingere in risposta, Grisha ha infatti progressivamente messo in imbarazzo l’atleta sudamericano, che ha sofferto la maggiore completezza e incisività del rivale. Dimitrov fa il suo ingresso per la ventiduesima volta in un quarto di finale di un torneo Masters 1000, la quinta nel Principato, dove vanta un record di 2-2: dopo Nadal e Monfils (due sconfitte nel 2013 e nel 2015) e Goffin e Hurkacz (vittorie nel 2018 e nel 2022) venerdì sarà la volta di Alex De Minaur.
Dimitrov stecca malamente un dritto da fondocampo in uscita dal servizio e rende nel quinto game il break appena conquistato; entrambi i contendenti sin lì stanno sbagliando un po’ troppo e l’equilibrio assoluto a quota tre che Tabilo raggiunge con una palla corta di rovescio dalle misure sartoriali è la situazione più giusta per quanto visto. Il numero 15 del seeding accende però il match nell’ottavo gioco, quando, approfittando della poca continuità di rendimento della prima palla del rivale, inizia a essere maggiormente insidioso con la risposta. Grigor passa di dritto per lo 0-30 e, una volta raggiunto dal contendente, guadagna una palla-break con un doppio errore dell’atleta sudamericano e la trasforma con uno spettacolare passante incrociato di dritto.
Il 6-3 per lui arriva presto: per lui un dritto altalenante, 7 colpi vincenti e nove errori non forzati, per Tabilo ben otto rovesci gettati al vento, frutto comunque della pressione del dritto incrociato del rivale. Alejandro fatica anche in apertura di secondo parziale; tiene il servizio ma ci sono una palla-break e il quarto doppio errore per lui. La battuta non migliora ma quella di Dimitrov accusa un improvviso calo e il cileno nato a Toronto sfodera il meglio del suo tremendo dritto e tiene il rivale sotto scacco, pescando il break del 2-0.
Non si può nemmeno dire che Dimitrov giochi male; l’estroso tennista bulgaro si fa in quattro per recuperare gli spunti dell’avversario, ma quest’ultimo, libero dalla pressione subita nella prima frazione, prende il sopravvento nel palleggio e si porta addirittura sul 5-0, che diventa 6-3 dopo una mini-rimonta del favorito della vigilia: scendono le cifre alla battuta di Grigor, tradito per dieci volte dall’adorato backhand.
Terzo set: pronti, via e sette punti a zero per Dimitrov, che serve bene e tampona ancora meglio con il rovescio le iniziative dello sfidante. Per l’atleta europeo c’è il break alla terza opportunità e poco dopo il 3-0 che ne certifica il ritorno alla piena efficienza e sottolinea il calo di concentrazione del tennista cileno dopo lo sforzo profuso nella frazione precedente. Dimitrov sta mettendo ordine e rigore nel suo tennis, manca due palle per lo 0-4 ma nello scambio fa la voce grossa alternando direzione ed effetto dei colpi, soprattutto con lo slice di rovescio, e approda al 4-1 con chiara autorevolezza.
Tabilo fatica anche nel sesto game a farsi rispettare in battuta perché il servizio di riparazione è più asfittico di prima e finisce preda del fantasista di Haskovo, che si permette anche una palla corta con susseguente passante di rovescio al volo; con il tabellone che dice 5-2 Dimitrov sferra l’ultimo assalto e chiude al quinto matchpoint.
[6] S. Tsitsipas b. N. Borges 6-1 6-1 (di Andrea Binotto)
Una passeggiata lungomare. Stefanos Tsitsipas più o meno su questa linea d’onda nel match di ottavi contro Nuno Borges. Troppo forte il ventiseienne di Atene per il ventottenne di Maia, uscito sconfitto con un eloquente 6-1 6-1 dopo un’ora e sette minuti di gioco. Avanza così sul 2-0 nei testa a testa il greco, mentre per la tredicesima volta su altrettante partite disputate contro top 10, il campione in carica di Bastad si scioglie uscendo dal campo a bocca asciutta.
Il tre volte campione di questo evento accede quindi ai quarti di finale – i 25esimi a livello 1000, i 12esimi sul rosso – con una prestazione solida che lo ha visto surclassare lo sfidante in risposta (per Borges 18 punti vinti al servizio su 46 totali) e da fondocampo. I 21 vincenti contro i 3 del portoghese parlano da soli. Per Tsitsipas si tratta della quinta volta consecutiva in cui raggiunge il turno dei migliori otto nel torneo, diventando così solamente il sesto tennista nell’Era Open a riuscire nell’impresa. La cinquantesima affermazione in un 1000 su mattone tritato lo catapulta senza fatica al match contro Lorenzo Musetti ai quarti di finale: una sfida da non perdere tra rovesci monomani (5-0 i precedenti in favore del greco). Appuntamento a venerdì 11 aprile nell’ultimo incontro in programma sul campo centrale.
IL MATCH – Nonostante un avvio complicato, con tanto di tre palle break da fronteggiare, Tsitsipas parte avanti nello score aggrappandosi al colpo di inizio gioco. La sua palla viaggia carica e atterra spesso nei pressi della linea di fondocampo. Borges tenta di uscire da questo pattern, ma senza successo. Commette qualche errore e il numero 6 del seeding gli strappa così subito la battuta. Vuole farsi sentire il portoghese. Mettendo i piedi dentro al campo si procura altre due palle break. Ancora una volta, però, il greco gliele cancella con freddezza e ai vantaggi conquista il 3-0. Le scorie della maratona vinta contro Martinez si fanno sentire tra le fila del lusitano, troppo fermo sulle gambe per provare a mettere in difficoltà uno Tsitsipas così centrato con i colpi a rimbalzo, specialmente dal lato del dritto. Altro break e il 6-1 è cosa facile per il campione di Dubai, avanti di un parziale dopo circa una mezz’ora di tennis.
La musica non cambia a inizio seconda frazione. Il quarantatreesimo giocatore al mondo prova a tenere il ritmo dell’avversario, ma gli errori fioccano uno dopo l’altro. Break immediato per il numero 8 ATP, che però subito dopo si distrae e lo restituisce a 30. Ricompostosi, Tsitsipas torna a incidere in risposta, dove anche nella fase di difesa ottiene parecchi dividenti. Altra chance, altro break e Borges lancia la racchetta furiosamente. Il pilota automatico oramai è settato in direzione quarti di finale per l’ellenico. Dominando a tutto campo, l’obiettivo è presto raggiunto con un doppio 6-1 dopo poco più di un’ora di gioco.