Nel secondo incontro di giornata al Country Club di Montecarlo, il venerdì dedicato alla disputa di tutti i quarti di finali del torneo, Carlos Alcaraz ha piegato la resistenza di Arthur Fils al termine di 2h26‘ di grande intensità e ardore agonistico prendendosi la prima semifinale nel Principato. Lo spagnolo si è imposto in rimonta per 4-6 7-5 6-3. Il tennista francese è andato vicinissimo a fare lo scherzetto al n°3 ATP, dato che nel solo secondo set ha avuto a disposizione 7 palle break. Ma se nel computo degli altri due parziali della contesa, il bilancio transalpino è stato estremamente positivo con il classe 2004 che ne ha convertite quattro su quattro di chances (3 nel primo e una nel terzo parziale poi perso) non si può dire lo stesso rispetto alla seconda frazione: dove ha chiuso con un inequivocabile 0 su 7. In particolare, a gridare vendetta è stato lo 0-40 sprecato sul punteggio di 5-5, un eventuale break lo avrebbe mandato a servire per il match ma così stato con Carlos in grado di vincere quattro punti consecutivi e poi trascinare il match al terzo breakkando nel successivo game. E se ciò non bastasse, Arthur ha anche sprecato il vantaggio di un break (3-1) nella frazione decisiva.
Sfugge ancora, dunque, la prima semi in un grande appuntamento del circuito per Fils: è il terzo quarto di finale consecutivo nei Masters 1000 dopo quelli ottenuti nel Sunshine Double. Nella conferenza stampa post match, il n. 15 ATP si è proprio soffermato su quanto faccia male questa sconfitta per le modalità con cui si è materializzata e su cosa gli manchi per compiere l’ultimo passo anche negli ultimi atti dei tornei più prestigiosi contro i migliori del Pianeta.
D. Mentre lasciavi il campo, subito dopo la fine del match, era evidente la delusione che emergeva dal tuo sguardo, come è ovvio che sia considerando l’andamento e l’esito finale della partita. Puoi parlarci dell’incontro e del modo in cui dal campo hai vissuto lo sviluppo delle varie fasi?
Arthur Fils: “Ho avuto diverse opportunità e non le ho convertite. Di conseguenza, il match ha rapidamente cambiato volto alla fine del secondo set. Tra il 5-5 e il 7-5, sono trascorsi pochi minuti e il set si è deciso in una manciata di punti dove io non ho gestito bene la situazione. Al contrario Carlos, da grande campione qual è, ha invece gestito perfettamente quel frangente indirizzando la sfida dalla sua parte. Ho bisogno di imparare da questi momenti, affinché quando mi capiterà nuovamente di riviverli li saprò affrontare diversamente“.
D. Possiamo confrontare questa sconfitta con la vittoria sue Zverev a Indian Wells, considerato l’andamento simile dei due match o ritieni si tratti di partita sviluppatesi in maniera completamente differente?
Arthur Fils: “No, credo si tratti di partite totalmente diverse, direi quasi opposte per sviluppo. In prima battuta si potrebbe credere che siano state simili, ma non è affatto così. Quello che certamente posso dirvi, ora a caldo, è che una sconfitta che fa veramente male“.
D. Dici che fa male, ma allo stesso tempo si può definire come una prestazione rassicurante in vista del prosieguo della stagione, perché sei comunque riuscito a fare partita pari e per poco non la vincevi contro il campione in carica del Roland Garros?
Arthur Fils: “Sì è verissimo quello che dici ma la frustrazione rimane molta perché ho avuto tante opportunità per prendermi un vantaggio decisivo nel punteggio anche nel secondo set. Se fossi andato avanti in quel momento della partita, l’avrei certamente portata a casa ma non ce l’ho fatta. Perciò, se da un lato è indubbio che da questo match possa trarre tanti spunti positive è altresì inconfutabile che la mia performance sia stata caratterizzata anche da diversi aspetti negativi. Adesso ho bisogno di parlare con il mio team, di analizzare assieme a loro il match a mente lucida, quando le tossine dell’incontro saranno andate via, e vedere su quali punti devo maggiormente lavorare per migliorare“.
D. Come hai appena sottolineato, quando sono passati pochi minuti dalla conclusione della partita, è difficile analizzare cosa sia realmente successo in campo nello specifico ma puoi dirci quali pensi siano stati i momenti cruciali della sfida? Cosa non hai avuto per riuscire a vincere la partita e qualificarti in semifinale?
Arthur Fils: “Non sono stato abbastanza aggressivo sul 5-5, o quantomeno non quanto avrei dovuto. Avrei potuto sicuramente fare meglio in quella circostanza anche se Carlos sia sul 15-40 sia 30-40 ha giocato due buoni colpi. Ma se ho l’ambizione e la volontà di vincere determinate partite contro questo tipo di avversari, non devo aspettarmi che siano loro a concedermi regali quando è il momento di chiudere una partita. Non posso pensare che siano loro a consegnarmi la vittoria, non posso illudermi che in quei momenti sbaglieranno perché non sbagliano. Tuttavia, pur avendo perso il secondo in quel modo e con quelle chances, ho iniziato bene il terzo set ma poi d’un tratto ho perso la necessaria concentrazione nei mei turni di servizio, e questo mi è costato il game sul 3-2 e il break subito sul 4-3, ossia i due game che hanno fatto la differenza decidendo la partita“.
D. Dalla tribuna, si vedeva chiaramente come in quei frangenti dove eri palesemente in difficoltà al servizio, la tua squadra continuava a infonderti fiducia dicendoti di continuare a esprimere il tennis con la medesima tattica adottata fin lì. C’era un limite, oltre al quale eri consapevoli che oggi non avresti potuto superare?
Arthur Fils: “E’ una partita di tennis. Ci sono alti e bassi, è fisiologico che sia così durante un incontro. Ho cominciato mettendogli tanta pressione, per sottrargli tempo di azione. Successivamente però è stato lui a mettere pressione su di me. E’ il tennis di quest’epoca, dove nella sfida odierna è stato Carlos ad avere la meglio. Lui è un grande campione. La maggior parte di queste partite terminano sempre a suo favore, ed è proprio in partite come queste in cui si vede il miglior giocatore“.
D. Tre palle break hai avuto nel primo set e le hai convertite tutte, mentre nel secondo non ne hai sfruttata nemmeno una. Come mai secondo te?
Arthur Fils: “Le ho contate tutte, nel secondo set ne ho avute sette e non ho trasformata nemmeno una“.
D. È stata questa una delle ragioni che ha causato la sconfitta, oltre che indirizzato psicologicamente il terzo set?
Arthur Fils: “Le prime quattro del secondo sicuramente me le sono giocate male (nel primo set 3 palle break, tutte e tre convertite, ndr), però le ultime tre è stato lui abile ad annullarle. Per quanto riguarda quello che è successo dal 5-5 in poi, non ho molto altro da aggiungere“.
D. Vediamo che sei molto arrabbiato per la sconfitta. Tale rabbia dopo aver perso un match importante, pensi che sia la vera qualità di un campione?
Arthur Fils: “Sono super arrabbiato in questo momento. È così difficile perdere queste partite, digerire questo tipo di sconfitte giunte in questo modo è difficilissimo. Molto più difficile, di quando devi voltare pagina e ricominciare dopo una sconfitta. Soprattutto perché le sconfitte fanno ancora più male e generano ancora più rabbia, quando ti costruisci le opportunità per vincere ma non riesci a sfruttarle. Ecco, in questi casi la rabbia che monta è ancora superiore. Se perdi 6-2 6-2 è sì fastidioso, ma sai che hai perso perché non hai espresso un buon livello di tennis. Quindi, quando ritorni in campo sai che devi lavorare ancora più duramente perché il campo ha dimostrato che la tua prestazione non è stata all’altezza. Ma in questa partita ho giocato bene, a tratti anche molto bene ma il tutto si è disciolto nel momento in cui ho smarrito la giusta attenzione e la corretta concentrazione in alcuni momenti chiave dove non avrei dovuto perderle e questo mi è costato la partita“.
Stampa Internazionale
D. Partita molto dura. Ho avuto la sensazione, durante il match, che tu l’abbia costretto Alcaraz a dover necessariamente alzare il livello ed esprimersi al suo massimo. Anche perché come hai dichiarato anche prima, la partita l’hai persa in una manciata di minuti?
Arthur Fils: “Sì, è stato così. L’ho persa dal 5-5 al 7-5 del secondo set, ci sono voluti probabilmente tre minuti per giocare due game. Tutto troppo troppo veloce“.
D. Potrebbe essere difficile rispondere a questa domanda in questo momento, ma non hai la sensazione di essere arrivati già ai piani altissimi del circuito, al di là della classifica parlo proprio di livello che esprimi. Pensi di essere pronto per competere per un grande titolo nelle prossime settimane?
Arthur Fils: “Non lo so, sai. Ci sono così tante variabili. Nell’ultimo periodo sto sicuramente lavorando molto, facendo un duro lavoro su tutti gli aspetti del tennis: parte atletica, mentale, tattica, tecnica. Ultimamente ho disputato grandi partite contro grandissimi avversari, alcuni dei migliori tennisti del mondo come Daniil, Sascha e ora contro Carlos. Ma sì, proverò per una una volta a vedere se riuscirò ad andare oltre i quarti di finale“.