Musetti, derby dominato (Antonio Sepe, Corriere dello Sport)
I quarti di finale nel Masters 1000 di Montecarlo si confermano un habitué per il tennis italiano, che per il sesto anno consecutivo porta almeno un giocatore tra i migliori 8. A riuscirci in questa 118^ edizione è stato Lorenzo Musetti, capace di conquistare il derby con Matteo Berrettini con il punteggio di 6-3 6-3 in un`ora e mezza di gioco. Si prospettava una sfida equilibrata ma in realtà non lo è stata minimamente: un buon Musetti è stato infatti in controllo delle operazioni dall`inizio alla fine e non ha corso rischi. A mezzo servizio invece Berrettini, apparso affaticato e piuttosto in difficoltà. Matteo ha anche chiesto un medicai time out nel secondo set a causa di un problema al piede destro a testimonianza di una condizione fisica non ottimale. Impeccabile e priva di sbavature, di contro, la prestazione di Musetti, che nel Principato si è regalato la decima vittoria stagionale. C`è da dire che in più occasioni gli è bastato attendere l`errore di Berrettini – ne ha commessi ben 45 – ma il carrarino è stato comunque bravo a restare sul pezzo e a fare il suo, specialmente dopo due successi sofferti nei turni precedenti. Lorenzo ha raggiunto così i quarti in un Masters 1000 per la terza volta in carriera, la seconda a Montecarlo dopo il 2023. «È la vittoria più importante della mia stagione, anche perché c`erano tante difficoltà, tra cui quella di affrontare un amico e un compagno di squadra» […] «Abbiamo giocato su un campo speciale per noi perché entrambi viviamo qui e il pubblico era 50 e 50. È stata una delle sfide più dure della stagione, sono felice di averla vinta». Berrettini invece non ha cercato alibi, ammettendo come alla base della sconfitta non ci fossero i suoi acciacchi: «Non do la colpa al piede. Ero lento di testa e poco acceso. Non sono entrato in campo come al solito e mi sono ritrovato un po` bloccato. Si vede che non ho preparato bene la partita di testa e non mi è salita la giusta adrenalina». Ovviamente dispiaciuto per il ko, Matteo ha comunque provato a guardare il lato positivo: «La stagione su terra è appena iniziata e la cosa importante è che io non mi sia fatto male». Grazie al successo ai danni del connazionale, Musetti sale virtualmente al numero 14 della classifica, ritoccando momentaneamente il proprio best ranking. […] A prescindere da come finirà il torneo, è un dato di fatto che nei prossimi mesi Lorenzo possa seriamente ambire a guadagnare
posizioni e magari avvicinare la top 10. Fino al Roland Garros ha infatti appena 290 punti da difendere. Il prossimo avversario di Musetti, colui che gli contenderà un posto in semifinale, sarà il greco Stefanos Tsitsipas. Sottovalutarlo sarebbe una follia dato che vanta 3 titoli negli ultimi 4 anni a Montecarlo. […]
Un Musetti al bacio nel derby dimezzato (Daniele Azzolini, Tuttosport)
Il miglior Musetti della stagione, e il peggior Berrettini. Mezzo derby è come un bicchiere pieno a metà, e stavolta è Matteo a dover trarre le considerazioni su quel che resta. Una vittoria su Zverev, che pesa moltissimo, il numero 32 nella classifica che verrà, che conta un po` di meno, e una fasciatura al piede destro che vale un`afflizione in più tra le tante accumulate in carriera, perché gli fa vedere le stelle, gli toglie quell`aire che lo aveva spinto di slancio a disinnescare il tedesco, e lo fa somigliare all`orso del luna park, che smania per i colpi ricevuti. I derby sono partite a sé, chi non l`ha detto nel mondo del calcio? Ma nel tennis sono più modi di dire, anche se qualcosa alla fine cambia sempre nel modo con cui si scende in campo. C`è l`amicizia, e se non è proprio amicizia, chiamatela conoscenza reciproca. C`è la militanza comune in maglia azzurra, dove è meglio se il gruppo c`è (ed è il caso della Davis azzurra di oggi), ma si vince anche quando non c`è. E più ancora c`è il fastidio di sentirsi battuto da un amico avversario, perché da qualche parte, nella testa, una classifica personale ha avuto modo di prendere forma, girando per il circuito, e quando il risultato si scontra con la realtà di una sconfitta, allora le scatole girano più del solito. Musetti ne sorte lindo e felice, con un bel regalo da scartare assieme alla moglie Veronica che gli lancia baci dalla tribuna. È il nuovo best ranking, oggi quattordicesimo, ma con la possibilità di migliorarlo ancora già in questo torneo che lo vede per la seconda volta ai quarti di finale, come nel 2023, quando sbatté su Sinner. Stavolta avrà Tsitsipas, faccia da nostromo, che nei tornei sul mare si sente a casa propria e a Montecarlo ha già vinto tre volte (2021, 22 e 24). «Peso sia stata la mia migliore prestazione del 2025. Vittorie così fanno bene, questa la metto in prima fila. Non è mai facile contro un amico e su un campo che conosciamo bene e che per noi è importante, perché viviamo qui, a un passo. E stata una sfida dura, alla fine uno vi giunge sempre avvertendo stimoli e tensioni amplificati. Ma è stato bello vincerla, davanti a un pubblico che ha equamente diviso gli applausi, e per me, davanti a tutta la mia famiglia». […] Musetti faceva bene a temere Berrettini, che nell`ultimo match fra i due gli aveva mollato un sei zero pesante come uno sganassone. Ma Berrettini non c`era. Stava a ciondoloni, ci provava ma senza crederci. I 44 errori gratuiti conteggiati dalle statistiche ufficiali (un po` troppi, forse), a fronte dei 18 vincenti, offrono un quadro sufficientemente negativo per illustrare i vani sforzi di Matteo, alla fine sotto di 16 punti nel totale. Lorenzo ha giocato semplice e con intelligenza, toccando di drop quand`era il caso e preoccupandosi di risolvere gli scambi con accorti pallettoni, molto ben arcuati, sul rovescio di Berrettini. Ma il più delle volte è stato Matteo ad affrettare i tempi e a combinare disastri con il dritto. E quando il colpo migliore si prende una vacanza, il seguito potete immaginarlo. […] Difficile capire… «Il piede non c`entra», dice Matteo, sgombrando il campo, «non sono riuscito a preparare bene la partita di testa. Mi sentivo come dentro a un blocco, incapace di cambiare gioco e senza mai avvertire uno spruzzo di adrenalina che venisse a scuotermi dentro. Non so il motivo, e non ricordo se mi sono mai trovato in situazioni del genere, lento di testa e mai del tutto acceso. Ho servito a 228 e sembrava che la mia palla viaggiasse piano. In più, Lorenzo è stato bravo a cogliere tutte le opportunità, ha fatto pochi errori, si è mostrato solidissimo. E alla fine, tutto questo si è combinato in una miscela letale». Musetti il break l`ha fatto subito. Nel secondo game del primo e nel primo del secondo. Ha giocato con accortezza, non ha offerto nemmeno una palla break a Berrettini, il quale, generoso, ne ha confezionate dieci per Musetti. La terza è stata quella che ha chiuso la disputa, con un nuovo break. «Non penso alla classifica, piuttosto alla prossima sfida. Col greco avrò bisogno ancora di solidità tattica. Ma questa vittoria dà fiducia anche per i quarti», ha chiosato Muse, su di giri. […]
Musetti è cresciuto. Ora ha tante armi per battere Tsitsipas (Paolo Bertolucci, La Gazzetta dello Sport)
Dopo i primi due turni in cui ha dovuto lottare per portare a casa la partita, Lorenzo Musetti ha superato con decisione il match contro un Matteo Berrettini ancora molto provato dalla sfida vinta contro Sascha Zverev. Peccato, perché sarebbe stato bello poter assistere a una battaglia di stili come quella tra il nostro bombardiere Matteo e Lorenzo, dotato di tocco e talento, capace di ricamare il campo. Quello che però mi è piaciuto del Musetti monegasco, fin dall`inizio del torneo, è stata la sua capacità di reagire alle avversità e alle difficoltà, come ha fatto sia col cinese Bu che contro il più solido ceco Lehecka. Il numero 2 azzurro, che raggiungendo i quarti di finale è già sicuro del best ranking di numero 14 al mondo, è riuscito finalmente a vincere le cosiddette “partite sporche”, ribellandosi con forza alla sconfitta. Una maturità che sta crescendo, insieme all`esperienza e che Lorenzo fa valere nei momenti più complicati, quando non serve solo il talento ma anche, e soprattutto, il carattere e la lucidità. Quando era ragazzo per vincere gli bastava far andare il braccio, pensando meno alla tattica, senza sporcarsi più di tanto le mani, ora non è più così. Ieri lui stesso ha parlato di strategia, sebbene contro un rivale affaticato. Questo Musetti sempre più consapevole mi dà fiducia per la sfida che lo attende oggi contro Stefanos Tsitsipas, con cui non ha mai vinto ma che non incrocia da due anni. Il greco a Montecarlo si trova bene, lo dimostrano i tre titoli conquistati al Country Club, ma lui e Lorenzo sono in momenti differenti della carriera. Negli ultimi due anni, infatti, l`allievo di Simone Tartarini ha fatto grandi progressi. È in crescita, e lo hanno dimostrato la medaglia di bronzo conquistata all`Olimpiade di Parigi e la semifinale di Wimbledon. Per il greco invece la situazione è differente. Lui, che è stato vicino a sedersi sul trono di numero 1 al mondo alla vigilia dello Us Open del 2022, ha rallentato vistosamente nelle ultime stagioni, uscendo addirittura dalla Top 10. Colpa di una confusione tecnica e personale che sembra ancora non completamente risolta. Sarà una partita da godere con la diagonale di rovescio favorevole a Musetti e quella di dritto in cui certamente il greco può far male. Due giocatori di rovescio a una mano dove l`azzurro è Giotto, mentre il greco, beh, ha ampi margini di miglioramento su questo colpo. Conterà molto la possibilità che il nostro numero due azzurro ha di variare il gioco: con le sue tante armi potrebbe causare problemi a Tsitsipas che nonostante la vittoria netta contro Borges agli ottavi, va avanti a strappi e tentoni, alternando alcuni momenti in cui sembra aver ritrovato una buona vena, ad altri in cui la smarrisce. […]
Berrettini stanco. il derby a Musetti (Vincenzo Martucci, Il Messaggero)
Succede spesso nello sport che le partite più attese evaporino già alla vigilia. Così è spesso nei derby del calcio, così è nel derby del tennis azzurro Musetti-Berrettini, principesco come premesse, nel terzo turno sul “parterre de roi” di Montecarlo, fra due belli di tennis e d`aspetto in lotta per i quartieri alti e per il posto d`onore nel fantasmagorico Rinascimento italiano e in Coppa Davis dietro il numero 1 del mondo, Jannik Sinner. […] Il derby, vinto 6-3 6-3 da Lorenzo “il Magnifico” Musetti che si qualifica oggi ai quarti contro il campione 2021, 2022 e 2024, Stefanos Tsitsipas, in pratica non c`è stato perché Matteo Berrettini non era il famoso “martello” che ha schiacciato Sascha Zverev, ed è affogato fra errori e frustrazione. Così siamo quasi felici che abbia spiegato il suo primo match sulla terra senza una palla break dopo 2,888 giorni (contro Fognini nel primo turno di Roma 2017): «Non ho preparato bene la partita, ero lento di testa, non mi è salita la giusta adrenalina. Non do la colpa al piede. Non sono riuscito a stare attaccato punto su punto, mi sono ritrovato bloccato e senza possibilità. Complimenti a Lorenzo: ha giocato una partita molto solida». Quelle gambe tragicamente molli mostrate da “Matte” sin dal gong, che stridevano con il Berrettini più in forma che mai di quest`anno, quei 45 errori (molti col famoso dritto), quelle smorfie e quel piede destro fasciato inutilmente e visionato dal fisioterapista, facevano fortemente temere anche il silenziosissimo pubblico in un nuovo infortunio dello sfortunato romano. Davanti a un nuovo stop tornano le perplessità sui tempi di recupero di un giocatore di quasi 2 metri e 95 chili che sta recuperando solo ora il ritmo delle grandi partite nei grandi tornei contro i grandi avversari, dopo essere rientrato tante volte ai box. Perplessità di fisico e anche di testa. Musetti partiva favorito per classifica (numero 16, da lunedì comunque record personale a 14, contro 34) e gioventù (22 anni contro 29, domani), ha giocato giusto, ma ha avuto vita facile sin dal break del 2-0 nel primo set e da quello d`acchito del secondo parziale. «Questa vittoria la metto in prima fila. Era difficile sfidare un amico e un compagno di squadra e questo è un campo caro sia a me che a lui, ci abbiamo condiviso bei momenti, vivendo tutti e due a Montecarlo. È stata la mia migliore prestazione stagionale». Contro Tsitsipas parte da 0-5 nei testa a testa e il greco, dal 2000, è il secondo ad arrivare ai quarti a Monaco per 5 anni di fila, dopo il mitico Nadal ma, dopo il 6-1 6-1 a Borges elogia l`azzurro: «Musetti è un grande giocatore e sulla terra ha molta esperienza, spero di giocare meglio». […]
Alcaraz a tutta (Federica Cocchi, La Gazzetta dello Sport)
Non scala nemmeno una marcia Carlos Alcaraz, che nella miglior versione degli ultimi mesi si libera facilmente di Daniel Altmaier e oggi va a caccia della semifinale contro Arthur Fils. Il francese ha battuto Cobolli al secondo turno e ieri ha superato anche Andrey Rublev, campione al Country nel 2023 e assistito da Marat Safin per la stagione sulla terra. La condizione di Carlos è in crescendo, dopo l`esordio in salita con il primo set ceduto all`argentino Cerundolo, poi superato con facilità: «Ho giocato meglio rispetto alla prima partita – conferma l`ex numero 1 al mondo – e senza dubbio in campo mi sono sentito più rilassato. Altmaier arrivava da un buon periodo e poteva crearmi qualche problema. Aver vinto in questo modo per me è stato importantissimo». Alcaraz parla di un punteggio bugiardo, forse per abbassare le aspettative, ma con Fils sarà un altro match: «Quest`anno sta trovando una continuità importante anche nei tornei di livello 1000 – ha commentato Carlos -. Sta dimostrando di essere in ottima condizione e sarà bello affrontarlo qui, su questo campo. Ci sarà tanta energia, spero sia anche una bella partita. Di sicuro non ho paura, malgrado abbia visto un po` del suo match contro Rublev e mi abbia impressionato». […]