Reduce dalla finale del Challenger di Napoli (dov’è stato sconfitto, in tre set, dal ceco Vit Kopriva) e dalla vittoria ottenuta in quel di Marrakech, Luciano Darderi – attuale numero 48 del mondo – ha rilasciato alcune interessanti dichiarazioni ai microfoni di SuperTennis. Elena Ramognino, infatti, lo ha incontrato a Fano, in occasione di un riconoscimento al merito sportivo ricevuto dall’italo-argentino e conferitogli (attraverso una speciale pergamena celebrativa) dall’amministrazione comunale della città marchigiana.
“Ho trascorso dei mesi difficili“, ha sottolineato il tennista azzurro, “ma a Napoli ho acquisito più fiducia. A Marrakech, poi, sono arrivato giocando un tennis di gran livello. Sono rimasto concentrato per tutta la settimana e penso di aver giocato il mio miglior tennis.“. Un’analisi a tutto tondo per il nativo di Villa Gesell, che non ha mai nascosto la propria passione per la terra battuta. Sua superficie preferita. “Mi piace giocare sulla terra battuta, è il mio punto di forza. Sono contento di aver vinto un torneo come quello di Marrakech, mi ha dato ancor più consapevolezza“.
Poi, l’attenzione di Darderi si è spostata sul premio ricevuto a Fano (città a lui molto cara): “E’ bellissimo ricevere questo premio. Qui ho tanti parenti, amici. Mio nonno era di Fano. Da bambino ho disputato tanti tornei qui al circolo. Per me è un premio veramente speciale. E sono grato per questa dimostrazione d’amore. Sì, dai, è molto bello essere di nuovo qua, con la mia gente.“. Per Luciano, nessun dubbio, infine, su quelli che sono i suoi obiettivi futuri. “La prossima tappa è Monaco di Baviera, poi Madrid e Roma, che è l’obiettivo più importante. Non vedo l’ora di giocare a Roma.“