[LL] A. Shevchenko b. F. Cobolli 6-7(2) 6-3 6-4

Dopo i guai fisici che ne hanno compromesso la preparazione nella off season con le prevedibili conseguenze sui risultati del primo trimestre dell’anno, Flavio Cobolli era tornato a farsi sentire a Bucarest dove ha alzato il trofeo. Dopo il secondo turno a Monte Carlo, sconfitto da un Fils in grande spolvero, Flavio esce inaspettatamente all’esordio nell’altra Monaco, in Baviera, al BMW Open by Bitpanda, sconfitto in rimonta dal lucky loser kazako Alexander Shevchenko in oltre due ore e mezzo per 6-7(2) 6-3 6-4.
Con il n. 61 ATP Darderi ultimo a entrare direttamente in tabellone, trovare al primo turno il numero 104 era un bel sorteggio, considerando anche che Shevchenko arrivava dalla sconfitta nelle qualificazioni. Dopo il best ranking al n. 45 di inizio 2024, il kazako nato a Rostov sul Don e cresciuto all’accademia di Günter Bresnik è precipitato in quello che pare un periodo di involuzione, con un dritto che ricorda il primo Thiem senza tuttavia avere un’efficacia anche solo paragonabile.
L’inizio del match del martedì bavarese prometteva di mantenere le promesse, così come, pur sfumato il vantaggio iniziale, la prima frazione vinta da Cobolli in un tie-break senza storia. È invece bastato un brutto game di servizio nel secondo parziale perché Shevchenko portasse la sfida alla partita finale, con la fiducia in grande crescita di fronte a un body language azzurro tutt’altro che rassicurante. La reazione d’orgoglio di Flavio sotto 0-4 nel terzo ha riaperto la sfida, ma non è stata sufficiente per completare il recupero.
Primo set – Un Cobolli ondivago si ritrova nel tie-break
Parte molto bene Flavio, un break e 3-0, il dritto fa male e spinge indietro l’avversario, che invece sbaglia parecchio dal lato destro. Shevchenko muove il punteggio, Cobolli sembra mantenere il controllo, ma l’assenza della prima di servizio, due errori in palleggio e una gran difesa kazaka rimettono in equilibrio il parziale. Lotta nell’ottavo game, spunta una chance per tornare avanti, ma Sasha mette un’ottima prima, 4 pari. Shevchenko si prende punti pesanti affidandosi al bimane lungolinea e può andare a servire per il set, ma – ora precipitoso, ora passivo – non trova il giusto equilibrio e cede con il doppio fallo.
Sfumata l’occasione, si ritrova a servire per raggiungere il tie-break e ci riesce dopo aver annullato tre set point (Flavio impreca e si becca il warning), conseguenza di rari punti persi sulla diagonale sinistra. Un paio di errori quando era sopra 3-0, ma per il resto Cobolli rimane solidissimo nel gioco decisivo e mette al sicuro il primo set nonostante il 36% di prime in campo – o forse grazie a quella percentuale, visto che con la seconda ottiene qualche punto in più.
Secondo set – Azzurro fuori centro, Sheva ne approfitta
Punteggio che segue i servizi per cinque giochi, poi un errore e una scelta sbagliata per Flavio, una rispostona e Alexander scappa 4-2. Il nostro è infastidito prima da un insetto molesto e poi da quello che secondo lui è un errore del sistema di chiamate elettronico sul servizio avversario, intanto Sasha sale 5-2. L’importante è tenere la battuta, tanto ci penserà Shevchenko a regalare quando servirà per il set. Così è, infatti, 15-40, però Cobolli spara fuori due risposta di dritto (quella da sinistra sulla seconda davvero incomprensibile) e si va al terzo.
Terzo set – Flavio sparisce dal campo per quattro giochi, poi torna, fa paura, ma non basta
Ripartenza svogliata del classe 2002 romano, prova soluzioni estemporanee e perdenti con il drop shot, i colpi escono spesso scarichi, invece Shevchenko ha preso grande fiducia e vola 4-0. Il quinto game va in lotta, Flavio salva tre palle break da sinistra, mentre Sasha si prende un warning per violazione di tempo stabilendo forse un record: nove secondi dopo aver sbagliato un colpo (è anche vero che il ribattitore deve adeguarsi al ritmo del battitore, però ritmo “ragionevole”).
La sconfitta si avvicina e a Cobolli questa cosa non va più tanto bene, tira fuori quello che ha mettendo a segno tre game di fila. Il n. 104 del ranking torna al servizio molto meno sicuro di fronte a un avversario che ora non regala più, 4 pari. Sull’orlo del dramma, Alexander si affida al rovescio lungolinea, ma a fare davvero la differenza è il ritorno dell’imprecisione azzurra: 5-4 e servizio Kazakistan.
Un turno che non può andare liscio: 15-40 con tanto di doppio fallo, recupera, match point ma Flavio gli prende il campo, vantaggi eterni ed interni se ne vanno, ma al quarto match point la palla di servizio non torna indietro e Shevchenko può gioire. Al prossimo turno troverà il quinto del seeding Francisco Cerundolo che ha passeggiato su uno Struff ormai in disarmo – 6-0 6-2 al devastante campione del 2024.