Jannik il fantasma di Montecarlo (Gaia Piccardi, Corriere della Sera)
È inutile cercarlo da Cova, giù al mare. «Non lo vediamo da mesi». Jannik Sinner non abita più qui: da tempo ha traslocato in un’altra zona di Montecarlo, più lontana dal Country Club. Prima era in affitto, ora abita in un appartamento di proprietà: il cambiamento fa parte del pacchetto di investimenti immobiliari consigliati al numero uno. A Montecarlo non si parla che del fantasma Sinner. Dov’è? Con chi palleggia? E’ uno sponsor ad essergli corso in aiuto: in una villa privata in direzione Cap d’Ail si sono svolti gli allenamenti fin qui. Il giorno dopo la finale del Master 1000 sbranato da Alcaraz su Musetti, al Country Club sono tornati in campo i soci e i ragazzini della scuola: dopo una cena a Palazzo, ospite del principe Alberto, lo spagnolo è ripartito per Barcellona, i professionisti sono quasi tutti in giro per tornei. Nel Principato ingrigito dal maltempo rimane Jannik, che da domenica è autorizzato dall’accordo firmato con la Wada a tornare ad allenarsi ufficialmente: in tennis club affiliati alle Federazioni […], cioè, e con colleghi e tesserati. L’attesa per Sinner è febbrile: durante il match tra Musetti e Tsitsipas, all’improvviso si è sparsa la voce che sul centrale fosse comparso Jannik in incognito. Ipotesi dell’irrealtà perché il giocatore aveva ancora il divieto d’ingresso. Tant’è: tutti a cercarlo, movimenti sugli spalti, frenesia incontenibile. Fake news. Ma rende bene l’idea del clima. Il team Sinner torna a riunirsi stamane dopo il weekend: Jannik ha guidato fino a Merano, dove ha ricevuto un premio, coach Cahill ha giocato a golf a Cannes, gli altri liberi tutti. Lo aspettano al Country Club, finalmente aperto al lavoro del leader, superato da Alcaraz nella Race ma saldamente in testa nella classifica Atp nonostante Carlito si sia rifatto sotto. C’è da ultimare la preparazione per il ritorno a Roma. Appuntamento da oggi in Avenue Princesse Grace 155 a Roque brune, meteo permettendo. Sarebbe un delitto che la pioggia posticipasse ancora l’avvento del migliore.
Sinner, il campo può attendere. Il meteo lo spinge in palestra (Stefano Semeraro, La Stampa)
Dopo i mesi trascorsi a salutare muto e beffardo dai selfie altrui, e l’intervista televisiva in cui ha esposto tutte le sue fragilità post-sospensione, da ieri Jannik Sinner avrebbe potuto ricominciare ad allenarsi nel suo mondo: campi ufficiali, sparring professionisti. Non più insomma nella serra amica in cui ha passato molto tempo in queste ultime settimane, occultato da gli alberi di una villa privata a Cap d’Ail. Ma al Monte-Carlo Country Club, dove, sotto un cielo grigio e gonfio erano all’opera le squadre incaricate di smontare ponteggi e strutture del torneo, non si è visto. «No, non ha prenotato nessun campo», spiegava cordiale come sempre David Massey, direttore del Masters 1000 più chic e accogliente del circuito. Al suo posto, soci giovani e meno giovani del circolo che finalmente hanno potuto riappropriarsi dei campi. Jannik è rientrato domenica sera in macchina da Merano dove ha ritirato un premio. Il suo consigliere Darren Cahill si è goduto nel frattempo il green di Cannes, lasciando la racchetta per i bastoni, mentre il preparatore Marco Panichi, coach Vagnozzi e il compagno di allenamenti dell’ultimo periodo, l’ex pro Roberto Marcora, qualche giorno fa si erano imbattuti casualmente in Roger Federer, nel Principato per impegni con gli sponsor e per godersi un po’ di iodio. «Ma no, Roger non ha incontrato Sinner», sorride Ivan Ljubicic, che accompagnava il genio. Peccato, solo l’idea dà i brividi. Da Cova, il ristorante sul Boulevard d’Italia dove ha una delle sue tane, non si è visto, e nessuno è riuscito a paparazzarlo nemmeno nella sua nuova residenza monegasca, più appartata e ampia rispetto al vecchio quartierino nei pressi del Country Club. Oggi è in programma la reunion del team, che peraltro potrebbe prevedere un primo allenamento non in campo. Per due motivi: a 20 giorni dallo scadere definitivo della sanzione concordata con la Wada, e qualcuno in più dal suo probabile rientro in gara […], la priorità resta ripristinare il tono muscolare e in generale la condizione fisica. Per ritrovare ritmo, in fondo, c’è tempo. La seconda è che fino a giovedì a Monte-Carlo le previsioni meteo sono inclementi e quindi la palestra […], è più consigliata. Al mare le condizioni però possono cambiare da un momento all’altro, quindi non si può escludere un’epifania della Volpe, che sicuramente trascorrerà qui il tempo che lo separa dal debutto agli Internazionali. Nei giorni scorsi si era fantasticato di suoi allenamenti con Sonego e Djokovic, ora che il divieto a palleggiare con atleti tesserati è caduto, di certo a Monte Carlo non gli mancheranno i partner di qualità. Ma il vero Jannik Day è fissato al Foro Italico.
Il ritorno di Sinner. Da oggi il n. 1 può di nuovo allenarsi (Vincenzo Martucci, Il Messaggero)
Oggi sui campi terrazzati del Country Club di Montecarlo, il fantasma del tennis si materializzerà come nella pubblicità dell’attesissimo quarto del doppio che arriva all’ultimo momento per salvare il povero bimbo dalle fauci delle due agguerrite femminucce. Di rientro dallo Sporthilfe Gala di Merano dove la sua gente l’ha acclamato Atleta dell’Anno, Jannik Sinner si ripresenta ufficialmente su un campo d’allenamento di un circolo affiliato in attesa di riaffacciarsi in torneo dal 5 maggio a Roma dopo i 3 mesi di sospensione concordati con la Wada per responsabilità oggettiva per doping. Entrerà dalla porta di servizio perché il Centrale del Masters 1000 bonsai dell’Atp è in smobilitazione ma farà più chiasso della finale di domenica nel Principato. […] Jannik solleverà più domande che mai. Davvero il re della classifica da 45 settimane […] palleggerà con Novak Djokovic, uno degli appena 4 che, con Federer, Hewitt e Nadal sono stati sul trono di più? Come starà di muscoli e di tennis? Sorriderà, sarà teso, chiederà di tener lontani i curiosi? I social impazzeranno moltiplicando gli esperti dell’ultima ora, ma anche i colleghi saranno curiosissimi. Eccetto chi lo conosce da sempre, come Massimo Sartori e Ivan Ljubicic […] che scommettono sul nuovo boom dell’altoatesino di nervi e motivazione d’acciaio. […] Il dottor Freud si sbellicherebbe dalle risate mentre i suoi allievi – oggi mental coach – passano ore a tranquillizzare i rivali dell’azzurro: da Zverev a Medvedev, a Tsitsipas ad Alcaraz. Sì, anche Carlitos, il più giovane numero 1 di sempre, già campione di 4 Slam, che grazie al primo urrà a Montecarlo, sesto 1000, di domenica […], risale al numero 2 della classifica generale e all’1 della Race stagionale, segna il nuovo record di incassi con 40 milioni di dollari di un tennista under 22 e si riscopre favorito sulla terra rossa sulla strada del Roland Garros. Eppure non rilancia la sfida a re Sinner. Anzi, frena: «Il ranking non mi interessa più di tanto, mi concentro sul gioco e su come posso godermi il percorso. So che la gente vorrebbe vedere una finale di Parigi fra me e Jannik… Vedremo. Ci si aspetta molto da me, ma ho imparato che devo pensare solo a me stesso. Quando Jannik si è fermato ho pensato troppo a lui e alle situazioni che si potevano creare senza di lui. Così a Montecarlo il mio coach (Samuel Lopez) ha continuato a ripetermi di rimanere positivo e forte. Solo così potevo ritrovare il tennis e la voglia di lottare. Non dovevo schivare le difficoltà bensì affrontarle, guardarle in faccia». […] Parla così chi è 10/11 nelle finali Slam e Masters 1000 e quando ha perso, a Cincinnati 2023 contro Djokovic, ha mancato un match point, e vanta la terza miglior percentuale era Open per tornei vinti su terra battuta, dietro a Nadal […] e Borg […]. Ha anche battuto l’azzurro negli ultimi tre scontri, l’anno scorso, eppure anche Alcaraz ha la sindrome-Sinner, l’unico legittimo erede dei super-continui Fab3, Federer, Nadal e Djokovic. Sa che la forza mentale di Jannik è unica, sa che l’allievo di Vagnozzi-Cahill tornerà più forte e motivato, ed alzerà ulteriormente l’asticella, sa che non gli concederà lapsus, sa che lo farà soffrire nel paragone indiretto, prima ancora che nella sfida uno contro uno. Dove invece può sempre spuntarla. Come domenica contro Musetti. Che lunedì entrerà nei top ten a meno che a Barcellona Rune non arrivi in finale e Fils o Ruud non vincano il titolo.
Musetti, elegante fumantino (Andrea Scanzi, Il Fatto Quotidiano)
Lorenzo Musetti è da domenica scorsa top ten in pectore, ed è l’ennesima grande notizia per il tennis maschile italiano. Il carrarino, classe […] 2002, ha raggiunto la finale a Montecarlo, dove ha perso in tre set con Carlos Alcaraz per via di un infortunio muscolare che lo ha colpito nel corso del secondo set, dopo avere tiranneggiato 6/3 nella prima frazione. Una sfortuna notevole e al tempo stesso uno strano contrappasso, perché nel corso del torneo Musetti aveva sempre vinto […] andando sotto di un set, e imponendosi poi in rimonta. Una strana “modalità diesel”, da combattente tignoso e pugnace: l’esatto opposto […] della sua indole, che è invece quella del bello e incostante, che spesso perde per mancanza di garra e non certo per lacune tecniche. Con Alcaraz, che gli era avanti 3-1 negli scontri diretti, ma che era anche stata la sua vittima sacrificale proprio nella finale del primo torneo vinto in carriera […], Musetti è partito per una volta straordinariamente. E il destino puntualmente sadico e ottuso, lo ha punito nella maniera più beffarda. Peccato. Musetti è ora 11 al mondo, suo best ranking, ma per molti versi è già top ten. Tra lui e il decimo […] ci sono appena 15 punti, tra lui e il nono […] neanche 100. L’approdo nei primi 10 è certo ed è solo questione di settimane. Si tratterà poi di essere bravi a restarci, e questo sarà molto più complicato, perché Lorenzo è ondivago assai e perché avrà pure […] i punti in scadenza della semifinale a Wimbledon. Da sempre Musetti vive la condanna imbecille del paragone con Sinner. Un accostamento abbastanza ebete, sia perché il metro di paragone non può essere per forza un connazionale nato per dominare e non sbagliare mai […], sia perché Musetti è un giocatore diversissimo. Più giovane di un anno, Lorenzo è l’emblema del tennista ideale per gli esteti. Rovescio a una mano, talento a quintali, colpi impensabili, sensibilità a tratti inaudita. Genio e sregolatezza. Musetti è uno dei pochi tennisti splendidamente anacronistici di questa contemporaneità, nel senso che il suo gioco sarebbe stato perfetto ai tempi di McEnroe o Edberg. Nel tennis muscolare di oggi, invece, il suo scintillio estetico si rivela sovente una zavorra agonistica, perché oggi vengono premiati più i bruti degli esteti. I limiti di Musetti sono di vario tipo. Fisici, nel senso che gli infortuni non sono infrequenti […]. Il servizio, soprattutto la seconda, che non fa male quanto dovrebbe. E poi caratteriali, perché il ragazzo in campo è umbratile e fumantino. La sua umoralità – che esplode e deflagra in Davis, dove la tensione proprio lo inchioda – non verrà mai debellata appieno, ma è se non altro in via di miglioramento: lo ha dimostrato a Montecarlo, come pure un anno fa quando ha vinto il bronzo alle Olimpiadi. Molti rinfacciano a Musetti anche un’altra colpa, quella di tirare in campo dei bestemmioni che spettinerebbero financo un cervo muschiato dell’Asia, ma chi scrive è toscano e sa bene che questa tara è tanto genetica […] quanto innocua […]. Invece di inventare dualismi stolti tra questo e quello, l’appassionato nostrano dovrebbe gioire del fatto che, oltre a Sinner […], ci sono altri tennisti straordinari. Su tutti Musetti […] e Berrettini […]. L’Italia ha dieci top cento, e tra questi ce ne sono tre che valgono la top ten. Pazzesco…
Sinner torna in campo. E chi lo aspetta? Berrettini… (Federica Cocchi, La Gazzetta dello Sport)
Ci vorrebbe un amico, Venditti ha proprio ragione. E sarà d’accordo magari anche Jannik Sinner, che questa settimana riprende a pieno ritmo gli allenamenti al Country Club di Montecarlo. I divieti relativi alla squalifica sono caduti per quanto concerne gli allenamenti nei circoli affiliati e la possibilità di scambiare colpi con qualche collega. E così per Sinner, che fino a ieri era ancora lontano dalla sua città d’adozione, inizia il rush finale: dopo aver condotto una prima parte di preparazione molto specifica sul fisico, adesso è il momento di riprendere la racchetta con sempre maggiore intensità, tattica, tecnica, per ritrovare ritmo. In giornata Sinner si ritroverà con il gruppo, che ha avuto il weekend libero. Vagnozzi è rientrato a casa, Cahill è rimasto in Costa Azzurra dedicandosi al golf in uno dei campi vicino a Cannes, ma ora è tempo di ricompattarsi. A vegliare su Jannik, oltra alla coppia di coach, ci saranno anche il preparatore atletico Panichi e il fisioterapista Ulises Badio oltre ad Alex Meliss, il social media manager che racconta per immagini ogni mossa del numero 1 al mondo. Il ritorno sui campi del Country sarebbe previsto per domani e giovedì, con una serie di impegni con uno dei suoi sponsor e un po’ di lavoro sul campo. Sempre che il tempo regga, visto che da oggi a giovedì il meteo prevede pioggia. […] Per ripartire a tutta servirebbe anche qualche sparring di livello, qualcuno con cui Jannik possa riassaggiare il ritmo e la potenza dei colpi, per arrivare verso Roma sempre più preparato. E a questo punto, perché non condividere qualche sessione con Matteo Berrettini? I due sono amici, si stimano e lo stesso Berrettini, quando la settimana scorsa ha battuto Zverev a Montecarlo facendo automaticamente un favore a Sinner, che così tornerà al Foro da numero 1 al mondo, aveva detto: «Sono contento di avere in qualche modo dato un aiuto a Jannik. Ci siamo sentiti qualche settimana fa, e lui sa che quando avrà bisogno di una mano sarò felice di dargliela». […] Mai momento sembrerebbe più propizio. La congiunzione astrale vuole che Matteo, dopo le fatiche monegasche, eliminazione con Musetti al terzo turno dopo il match contro Zverev, abbia rinunciato al torneo di Monaco di Baviera che si disputa questa settimana. Il Country sarà semideserto a causa dei due Atp 500 che si giocano in contemporanea a Barcellona e in Germania, e le possibilità di avere dei top player nei dintorni del club monegasco saranno minime. Dunque, perché non approfittare dell’occasione? Buona nel caso anche per il romano, che ha già fatto vedere di poter fare molto bene sulla terra rossa e vuole presentarsi al Masters 1000 di Madrid che lo vide finalista nel 2021, al massimo della forma. Sempre a Montecarlo rimarrà Lorenzo Musetti, ma il carrarino deve riposare qualche giorno. Il problema al retto femorale destro impone di stare fermo per non rischiare di peggiorare la situazione. Matteo e Jannik sono la coppia più amata del tennis azzurro, a Malaga hanno trascinato l’Italia alla vittoria e tra loro c’è grande affinità, pur restando sempre avversari. Anzi, sempre più rivali considerata la rinascita del Martello. Fresco di 29° compleanno, l’ex allievo di Vincenzo Santopadre, ora allenato da Alessandro Bega, coltiva ambizioni importanti di classifica e potrebbe essere un rivale tosto per il numero 1 al mondo. Era giusto lo scorso anno quando, prima della campagna sul cemento americano, i due si incrociarono sui campi del Country per una seduta di allenamento poi documentata su Instagram. All’epoca Matteo ripartiva con il Challenger di Phoenix, usando il ranking protetto di numero 74 al mondo e Jannik aveva da poco conquistato il primo Slam. Berretto aveva parlato di Sinner come di «una molla per fare di tutto a tornare in alto», e l’altoatesino aveva avuto parole molto affettuose per lui al ritorno da Melbourne 2024: «Matteo mi ha sempre aiutato e gliene sono grato, per questo sarò pronto a dargli una mano». Fratellanza tennistica per diventare sempre più grandi.
I venti giorni di Sinner per far impazzire Roma (Giovanni Pelazzo, Tuttosport)
Venti giorni. Questo è il tempo che separa Jannik Sinner dal ritorno alla sua normalità, quella di un ragazzo di 23 anni che nel silenzio che da sempre lo contraddistingue sta finendo di scontare un’assurda sospensione. Un silenzio che nel corso di questi mesi lo ha sempre portato ad astenersi dall’alimentare futili polemiche e che, come nel caso più recente, una volta di più ne certifica la maturità fuori dal comune. Dopo i diversi colleghi […], l’ultima figura importante a sollevare dubbi sul trattamento del n. 1 del mondo […] è stata Federica Pellegrini […]. In una sorta di botta e risposta con se stessa, dopo le prime dichiarazioni discutibili l’ex campionessa olimpica ha ribadito la sua posizione con un post su X: «Rimango della mia pacata opinione, nonostante il vostro modo di porvi nei miei confronti continui ad essere aggressivo/ repressivo […]. Non ho altro da aggiungere». Le conseguenze però erano inevitabili e l’hanno portata a scontrarsi con i numerosi leoni da tastiera, la cui capacità di mettere insieme un discorso senza insulti è purtroppo sempre più ridotta all’osso. E così, sotto il suo ultimo post su Instagram, Pellegrini è stata inondata di commenti “pro-Sinner”, senza lesinare risposte […] e arrivando persino ad “augurarsi” che Jannik “non la calcoli manco di striscio”, come le aveva scritto un utente. Insomma, un bel tacer non fu mai scritto. Ed è proprio tra il silenzio generale che oggi l’altoatesino rimetterà finalmente piede al Monte-Carlo Country Club per ripartire con gli allenamenti “normali”, senza più limitazioni in quanto a circoli e sparring partners. Nonostante i suoi tifosi attendano impazientemente un video, uno scatto, un frame che certifichi il ritorno alla rinnovata quotidianità di Sinner […], il n. 1 cercherà di non dare troppo nell’occhio. Come anticipato da Sky Sport, infatti, Jannik si allenerà in uno dei campi periferici del MCCC, per continuare a mettere benzina nelle gambe in vista dell’esordio agli Internazionali d’Italia […]. A dire il vero, come recitava il comunicato WADA dello scorso 15 febbraio, tutti i vincoli sugli allenamenti sono decaduti domenica 13 aprile. Sinner che avrebbe potuto allenarsi ovunque […] tranne che al Monte-Carlo Country Club, poiché quel giorno era ancora in corso il torneo monegasco […]. Il n. 1 si è però preso un paio di giorni di pausa per fare ritorno alla sua terra, dove ha ricevuto il premio di “Sportivo dell’Alto Adige dell’anno” e ha staccato momentaneamente la spina dagli allenamenti in palestra con Marco Panichi, che hanno scandito il ritmo di queste settimane. Nei venti giorni che lo separano dal primo bagno di folla romano […], Sinner lavorerà sodo per limare gli ultimi dettagli e presentarsi al 100% a un appuntamento dove, per un motivo o per l’altro, non ha mai brillato. Il miglior risultato di Jannik a Roma è un quarto di finale nel 2022, quando si arrese 7-6 6-2 a Stefanos Tsitsipas, all’epoca più completo e pronto fisicamente. Nel giro di tre anni, nel silenzio che contraddistingue i grandi campioni, Sinner ha ribaltato tutto. E a Roma raccoglierà i frutti del duro lavoro.
Riecco Sinner. Musetti, top 10 che si avvicina (Ronald Giammò, Corriere dello Sport)
Con i suoi inseguitori fermi al palo, e il solo Carlos Alcaraz a rilanciare da Montecarlo un assalto alla vetta del ranking per lui ancora preclusa fino almeno alla fine degli Internazionali d’Italia, Jannik Sinner ieri è potuto tornare ad allenarsi in circoli affiliati alle federazioni internazionali con sparring professionisti con cui ritrovare quelle sensazioni e quel ritmo che la sospensione di tre mesi, conseguenza dell’accordo con la Wada per il caso Clostebol, era andata raffreddando. […] La top10 che l’altoatesino ieri è andato scorrendo offre lui indizi che inducono all’ottimismo cui si aggiunge ora la conferma di un movimento italiano che invece è riuscito ad approfittare dell’incertezza che alberga ai piani alti della classifica. Il merito è di Lorenzo Musetti, nuovo n.11 del mondo, suo miglior ranking in carriera, e sfortunato finalista nel Principato che dopo il forfait di Barcellona proverà ora tra Madrid e Roma a conquistare quei punti che ancora gli mancano per tagliare l’ambito traguardo. La terra battuta per il carrarino continua a presentarsi come la tela ideale per disegnare le sue geometrie. Sostenute ormai da diversi mesi da una nuova consapevolezza e una nuova maturità grazie alle quali è riuscito a reagire alle difficoltà incontrate la scorsa settimana archiviando […] definitivamente quei giudizi tanto concordi sulla caratura del suo talento quanto sull’incostanza delle sue prestazioni. Musetti in primavera avrà ben poco da difendere: l’occasione giusta per andare a caccia di piazzamenti importanti e punti pesanti con cui corazzarsi in caso di passi falsi a Londra, dove dovrà confermare la finale del Queen’s e la semifinale di Wimbledon. […] Prosegue intanto lo swing sul rosso, e in attesa di rivedere in azione Matteo Berrettini, anch’esso confermatosi in ripresa nel Principato, ieri due italiani sono usciti di scena anzitempo. A Barcellona Matteo Arnaldi è stato battuto al primo turno dallo statunitense Korda in tre set […], mentre a Rouen Lucia Bronzetti ha ceduto in due set alla sorprendente qualificata francese Rakotomanga Rajaonah […]. Oggi sarà la volta di altri due azzurri. A Monaco esordiranno infatti Luciano Darderi e Flavio Cobolli, entrambi reduci dai titoli vinti una settimana fa a Marrakech e Bucarest. Lehecka e Shevchenko, i loro rivali, non sono giocatori digiuni di questa superficie. L’occasione giusta quindi per consolidare quanto appena conquistato e rilanciare le rispettive ambizioni.
Arnaldi non riesce a vedere rosso (Gianluca Strocchi, Tuttosport)
Deve rimandare l’appuntamento con la prima gioia sulla terra battuta Matteo Arnaldi. Dopo l’eliminazione all’esordio di Monte-Carlo, il 24enne di Sanremo è uscito di scena al primo turno anche nell’Atp 500 di Barcellona, dove dodici mesi fa aveva raggiunto i quarti, stoppato da Casper Ruud. L’azzurro, questa settimana n.42 del ranking, ha ceduto in tre set […] allo statunitense Sebastian Korda in poco meno di due ore. In un testa a testa fra due giocatori che non hanno il rosso come superficie preferita, il ligure è uscito benissimo dai blocchi, strappando subito il servizio all’avversario, e poi concedendo le briciole nei propri turni di battuta […], così da incamerare la frazione. Un break anche in avvio di secondo set sembrava spingere Arnaldi, che però incappava nel primo passaggio a vuoto nel gioco seguente. E se Korda cambiava marcia, soprattutto alla battuta, dove le sue percentuali sono salite notevolmente se non quasi raddoppiate nei punti costruiti sulla prima […] e di conseguenza anche nel numero dei vincenti […], notevole è stato il calo di rendimento dell’italiano, che ha fatto sempre più fatica nel contenere accelerazioni del figlio d’arte, n.24 Atp. Che prima ha pareggiato i conti e sullo slancio è andato avanti di un break pure nel terzo set […], ripetendosi nel 7° game […], per poi chiudere senza paura. Korda attende uno tra Tsitsipas e Opelka, mentre Arnaldi […] cercherà il rilancio nei tornei che precedono Internazionali d’Italia e Roland Garros. Debuttano oggi i due giocatori italiani in gara nell’altro 500 in programma, a Monaco di Baviera, dove è cominciato senza difficoltà il cammino di Sascha Zverev, primo favorito del tabellone […], ora atteso dal derby con il connazionale Daniel Altmaier, mentre Ben Shelton, seconda testa di serie, ha dovuto annullare 3 match point prima di imporsi 4-6 7-6 7-6 sul croato Borna Gojo. Luciano Darderi sfida il ceco Jiri Lehecka, settima testa di serie, mentre Flavio Cobolli deve vedersela con il kazako Alexander Shevchenko, ripescato come lucky loser. In serata esordio anche per Jasmine Paolini nel Wta 500 di Stoccarda, sulla terra rossa indoor della “Porsche Arena”: la 29enne di Bagni di Lucca, n.6 del ranking, affronta la tedesca Eva Lys, n.68 Wta, con cui ha vinto l’unico precedente a febbraio sul cemento di Dubai. Subito eliminata Lucia Bronzetti nel 250 di Rouen, sconfitta 6-2 6-3 dalla 19enne francese Tiantsoa Rakotomanga Rajaonah (n.291), promossa dalle qualificazioni.