È tempo di tornare al lavoro. Dopo una fase di preparazione atletica lontana dal campo, Jannik Sinner si riaffaccia sui campi in terra battuta del Monte-Carlo Country Club, il luogo di riferimento, quello che è casa, quello dove si è appena disputato il primo 1000 della stagione su terra e il ricordo di ciò che è stato è ancora molto fresco. Il numero 1 del mondo è atteso in queste ore nel Principato, dopo un breve passaggio tra le sue montagne, pronto a riprendere in mano la racchetta con crescente intensità in vista del grande ritorno di Roma per poi arrivare dritti e tutti d’un fiato al Roland Garros. L’obiettivo è chiaro: ritrovare sensazioni, ritmo e automatismi. E per farlo, il contesto monegasco è l’ideale. Il team si ricompatta: Vagnozzi rientra dopo un paio di giorni di pausa, Cahill ha fatto base in Costa Azzurra, tra un green e l’altro, come testimoniato da alcune storie su Instagram, impegnato com’era sui campi da golf di Cannes. Accanto a Jannik anche i fedelissimi Panichi e Badio, oltre ad Alex Meliss, social media manager, fondamentale in questo momento, per ricominciare a raccontare una storia.
Come riportato da Federica Cocchi e Riccardo Crivelli su Gazzetta, la notizia, quella vera, è che nei dintorni c’è anche Matteo Berrettini. Sì, proprio lui. Reduce da una buona campagna monegasca, in cui ha battuto Alexander Zverev e dato segni convincenti di risalita, il romano ha scelto di prendersi qualche giorno di pausa e ha rinunciato al torneo di Monaco di Baviera per allenarsi negli stessi campi dove fino a qualche giorno prima ha giocato.
Il caso, per chi ci crede, vuole che entrambi si ritrovino nello stesso posto, allo stesso momento. E allora l’ipotesi di una sessione d’allenamento insieme diventa qualcosa più di una suggestione: come ha dichiarato il romano in conferenza stampa ai giornalisti presenti dopo la vittoria su Zverev: “Con Jannik ci siamo sentiti qualche settimana fa, lui sa che se ha bisogno di me, io ci sono”.
Il rapporto tra i due è noto: rispetto reciproco, un’amicizia sincera costruita negli anni, e una visione comune su come si sta in campo e fuori. Quando Berrettini ha parlato di Sinner come “una molla” che lo spinge a dare di più, non era solo una dichiarazione di stima: era la fotografia di un legame che va oltre la classifica e i risultati.
E ora i tempi sembrano maturi per ritrovarsi anche sul campo. Con il Country semivuoto vista la contemporaneità dei tornei di Barcellona e Monaco le occasioni per allenarsi con giocatori di alto livello non sono molte. Per entrambi, un confronto tra amici può diventare un ottimo test tecnico e mentale.
Berrettini, fresco di 29 anni, festeggiati qualche giorno fa ha mostrato segnali incoraggianti sulla terra. Sinner, da parte sua, ha ancora margini per crescere sulla superficie più lenta. Il confronto, anche solo in allenamento, può portare benefici a entrambi. A completare il quadro azzurro, anche Lorenzo Musetti è rimasto a Monte Carlo, seppur fermo per quel problema al quadricipite della gamba destro che lo ha condizione in maniera decisiva nella finale con Alcaraz di qualche giorno fa. E’ sempre a Monte Carlo anche Novak Djokovic, anche lui non parteciperà ad alcun torneo in questa settimana per preparare al meglio quello che lui ha dichiarato essere (in maniera semi seria) il suo obiettivo sulla terra rossa: il Roland Garros. Quest’ultima sembra una strada più difficile da percorrere ma, vuoi il rapporto tra i team, vuoi anche l’oggettivo interesse di entrambi nell’avere sparring di altissimo livello, questa strada potrebbe rappresentare un’opportunità. Why not?