[5] J. Paolini b. [WC] E. Lys 6-2 6-1
Jasmine Paolini aggiorna al Porsche Tennis Grand Prix di Stoccarda il 6-2 7-5 con cui aveva superato Eva Lys a Dubai lo scorso febbraio e concede alla giocatrice teutonica di origine ucraina solamente tre game; la padrona di casa si agita per scombinare i piani della favorita numero cinque della manifestazione ma non è sorretta dal suo colpo di inizio gioco e le sue conclusioni di dritto, pur apprezzabili in alcuni casi, non mettono soverchie angosce a Jasmine, sicura di sé nonostante anche per lei la battuta non sia fonte di gioie.
Paolini si procura in entrambi i set un vantaggio importante e fatalmente concede qualche spazio alla rivale, che a tratti si lascia apprezzare, ma nel complesso per tentare di rimanere nella partita si produce in errori a bizzeffe, che hanno molta parte nel fissare il severo risultato finale. Esordio positivo quindi per Marc Lopez nell’angolo della nostra numero uno, che negli ottavi di finale sfiderà un’altra tedesca, Jule Niemeier, atleta di tutt’altra consistenza fisica rispetto a Lys, molto potente ma sicuramente meno mobile. La possibilità di onorare i quarti di finale come nella scorsa edizione è tutt’altro che una chimera.
Il match
Lys si arrabatta con il servizio principale che fa i capricci ma Paolini non parte in quarta, né mette a fuoco la profondità più efficace dei propri colpi e lascia così spazio a un paio di conclusioni di buon artigianato con il dritto dell’atleta tedesca. Già nel secondo game in risposta però Jasmine comincia a suonare la grancassa in opposizione alla seconda deboluccia della rivale, mettendo la stessa in imbarazzo, soprattutto quando le viene richiesto di spingere con il rovescio.
La numero cinque del seeding opera così il break al termine del quarto game, ma il risultato, lungi dall’intristirne l’umore, stimola la vivacità dell’atleta di casa, che si appoggia bene in risposta e sorprende con entrambi i colpi di rimbalzo una Paolini vagamente sonnecchiante. L’azzurra vive nella prima parte della frazione perlopiù di improvvise accelerazioni, con le quali tiene a bada il brio della contendente. Nel sesto game l’azzurra si procura due palle per togliere di nuovo il servizio a Lys e sulla seconda un suo dritto a uncino casca sulla riga interna del corridoio, determinando il 4-2 per Jas.
Eva è esuberante ma invero leggerina per sostenere il peso del palleggio della tennista toscana; Paolini si accontenta di un’attività pulsante, discontinua ed efficace solo a tratti, per determinare i destini del parziale. Sul 5-2 per la nostra portacolori c’è un nuovo break e il set si chiude sul 6-2: ben quindici errori non forzati per la tedesca in una frazione dove non è stata dominata ma dove nemmeno per un istante abbiamo pensato che il finale potesse essere troppo diverso da così.
Come spesso si verifica in questi casi, il successo parziale della giocatrice più forte toglie qualcosa nello slancio iniziale di quella meno dotata, che inizia a prefigurarsi il finale che un po’ tutti si aspettano, mentre la rivale cresce in sicurezza. Paolini in realtà seguita a spingere a salti, ma Lys se possibile incrementa il numero degli errori nel tentativo di tagliare fuori l’azzurra dallo scambio e dopo soli dodici minuti per Jas il punteggio è 3-0. Nel resto dell’incontro si segnala solamente un break a favore di Eva, che termina la fatica avendo difeso solo una volta in sette occasioni la propria battuta.
[WC] J. Niemeier b. [WC] L. Siegemund 4-6 6-3 6-4
Sembrava avercela fatta Laura Siegemund, qui finalista nel 2016 contro Kerber e vincitrice un anno dopo ai danni di Kristina Mladenovic: 4-1 nel set decisivo nel match di primo turno con la connazionale Jule Niemeier, tra l’altro in apparenza un tantino trafelata. Chi viceversa risente dello sforzo è la trentasettenne nata proprio da queste parti, a Filderstadt; la sua avversaria si giova del calo atletico di Laura e può smettere di rincorrere la pallina, attività complicata per una tennista piuttosto robusta come lei, ritrovando così gli appoggi stabili che le servono per spingere al massimo.
Niemeier si prende così il 4-2 e ingaggia una lotta molto tesa nei game successivi, che la vede però sempre vincitrice; nel decimo game Jule serve per il match, deve fronteggiare una palla per il contro-break e lo fa con profitto. Per lei ci sono ben tre matchpoint e l’ultimo è quello della vittoria, che ha sempre qualcosa di speciale quando arriva in un derby di fronte al pubblico amico: e ora la sfida con Paolini.