A. Fils b. P. Martinez 6-3 6-2


In una parola, impressionante. Fils non ha lasciato scampo al suo avversario. Nei due precedenti ATP, il bilancio è di 1-1, con FIls che aveva perso al terzo set l’unico confronto su terra battuta di inzio 2024. Ma per un giocatore come Fils un anno può essere un’eternità tennisticamente parlando; Arthur sta evolvendo a passi da gigante. Il francese l’anno scorso qua è stato incartato e spedito a casa da uno specialista come Lajovic, proprio perchè in quell’occasione è stato tatticamente acerbo e troppo debole nei recuperi di rovescio. Ma il Fils che stiamo vedendo questi giorni è di un’altra pasta e ha tutte le carte in regola per stupire.
Primo set – Fils comanda
Nonostante le previsioni meteo plumbee, il primo match sul campo centrale intitolato a Rafa Nadal si apre con un timido sole e una leggera brezza molto fresca, condizioni tutto sommato buone per giocare a tennis. Prima fase del match di studio nella quale emerge comunque la solita maggiore attittudine all’attacco di Fils, come dimostrato anche dalle statistiche di ATP delle ultime 52 settimane, riferite ai parametri di punti giocati in attacco (in attack) e percentuale di conversione delle situazioni di vantaggio (conversion score)

Per avere qualche emozione bisogna attendere il sesto game con FIls che si guadagna due palle break, ben rintuzzate però da Martinez. Lo spagnolo però si disunisce e con un paio di errori consegna il break al suo avversario. BREAK FILS. FIL 4-2 MAR.
Per il francese si tratta solo di mantenere il ritmo e di non andare fuori giri, esagerando con gli errori. Nel game successivo Arthur commette un paio di leggerezze e apre la porta al controbreak del suo avversario, ma è solo un attimo. Prima un vincente di rovescio e poi le solite legnate di dritto sfondano la resistenza dello spagnolo. FIL 5-2 MAR.
Dopo 35 minuti di gioco allora si arriva al momento cruciale, con Fils che va a servire per il set. Il francese serve bene nel game ma Martinez riesce a rimanere aggrappato fino al 30-30. Un segnale di come oggi Fils sia centrato anche tatticamente è dato da come gestisca anche gli scambi in manovra: sul 15-30 punto delicato che gioca senza strafare martellando sulla diagonale di dritto, conscio della superiorità su quelle direttrice. Fils insomma chiude in bellezza con un ace sulla T. SET FILS. FIL 6-3 MAR
Primo set di sostanza per il francese che non consente al suo avversario di trovare la chiave per inserirsi nel suo gioco, Arthur invece tiene in mano le redini del gioco, mantenendo un rapporto fra vincenti ed errori non forzati positivo.

Ulteriore aspetto tattico che abbiamo notato e che trova conferma dalle statistiche avanzate ATP è il differente rendimento sul dritto, 8,6 contro 6,6 di punteggio sintetico. Per Martinez l’unica possibilità sarebbe quella di impostare il match con una ragnatela sulla diagonale di rovescio, ma il francese glielo sta impedendo

Secondo set – Senza storia
Brutta botta per Martinez, che infatti accusa il colpo. In avvio di secondo set è lo spagnolo a cominciare al servizio, ma nonostante 5 prime palle su 6 nel game di apertura si trova costretto a cedere nuovamente il servizio: sulla palla break è il rovescio a tradirlo, proprio il suo colpo migliore, davvero un brutto segnale per lo spagnolo. BREAK FILS. FIL 1-0 MAR.
Il momento è decisamente complicato per Martinez, che anche nei primi 4 game del secondo set non riesce a trovare contromisure, l’inerzia è decisamente a favore del francese, come mostrano anche le statistiche.

Non sembrano esserci le premesse per una remuntada, anzi. Fils oggi è più centrato che mai e approfitta del momento poco felice dello spagnolo. Si arriva al quinto gioco in cui Martinez va di nuovo con la testa sotto e non potendo reggere negli scambi si affida alla palla corta, colpo che aveva discretamente funzionato. Tuttavia in questo caso la smorzata di rovescio si affloscia mestamente a mezza rete, regalando strada libera al francese. BREAK FILS. FIL 4-1 MAR.
Praticamente la partita finisce qua, per la gioia del solito gruppo di giovani sostenitori francesi. Si tratta di ragazzi del vicino liceo francese (il Real club de tenis Barcelona si trova nella zona nord ovest di Barcellona, e il liceo è giusto nella via di fronte). Si prospetta un quarto di finale molto interessante con Tsitsipas, se il greco vincerà oggi con Korda.
Al termine del match Fils ha risposto alle domande dei giornalisti presenti, che riportiamo.
D: Congratulazioni Arthur, oggi come ti sei sentito in campo? Cosa ha funzionato?
ARTHUR FILS: “Penso il mio Dritto. il mio gioco è andato abbastanza bene oggi. È stata una partita dura. Le condizioni erano difficili, faceva molto freddo in campo. Ma… sì, sono contento di aver vinto e ora mi concentro sui quarti.“
D: Qual è il tuo obiettivo principale in questa stagione sulla terra? Il Roland Garros?
ARTHUR FILS: “Il mio obiettivo non è solo il Roland Garros. Voglio giocare bene ovunque, non solo a Parigi. Vediamo se riesco a fare bene a Madrid, se riesco a fare bene a Roma, se riesco a giocare bene ovunque. Se riesco a giocare bene, va bene. Se riesco a giocare bene in Francia, è ancora meglio. Sto solo cercando di lavorare molto duramente in campo e poi dare il meglio durante le partite.“
DOMANDA UBITENNIS: Arthur,Congratulazioni. Ti ho visto anche l’anno scorso qui a Barcellona e nell’ultima partita avevi affrontato Lajovic. Rispetto a quella partita, oggi, ma anche nelle ultime settimane, sembri un giocatore completamente diverso, anche dal punto di vista mentale e tattico. Forse qualcosa è cambiato, anche per il cambio di allenatore?
ARTHUR FILS: “Sì, anche per via dell’esperienza, sai? Ora gioco molte più partite ogni settimana, quindi so come gestire più situazioni rispetto all’anno scorso, sicuramente. L’anno scorso giocavo bene, ma avevo qualche difficoltà con la mentalità, con l’atteggiamento, con il comportamento in campo. Ora va molto meglio. Quindi sì, penso che sia cambiato tanto rispetto all’anno scorso, sicuramente.“
D: Preferisci giocare sul campo centrale o sul campo secondario?
ARTHUR FILS: “Preferisco i campi più piccoli, ma solo per via del pubblico. Il pubblico è molto vicino e si crea una bella atmosfera (ricordiamo lo scorso anno la corrida contro De Minaur, ndr). Sul Centrale invece è molto grande, e questo cambia un po’ la percezione e l’atmosfera. Ma… alla fine, la finale non si gioca mai sul campo 1, si gioca sempre sul Centrale, quindi bisogna farci i conti.“
D: Ti senti più a tuo agio sulla terra di Monte Carlo o su quella di Barcellona?
ARTHUR FILS: “Eh… bella domanda. Non lo so. Monte Carlo era molto scivolosa, difficile muoversi. Qui è un po’ diverso, c’è molta più terra sul campo, quindi ci sono rimbalzi strani. Però penso di muovermi un po’ meglio qui. Ma la mia palla non va veloce come a Monte Carlo. Quindi… diciamo 50 e 50.“
D: La Francia è un Paese con tanti giocatori nella top 100, nella top 200 e anche nella top 300, ma nessuno nella top 10. Come mai secondo te è così difficile produrre un “supergiocatore”?
ARTHUR FILS: Sai, la top 10 è molto… molto dura, molto esigente. Penso che Humbert ci sia andato vicino. Abbiamo avuto tanti grandi giocatori in passato, tanti sono stati nella top 10 e hanno lottato per i titoli più importanti. Negli ultimi due o tre anni è stato un po’ più difficile. Ma penso che ci stiamo tornando. C’è Hugo (HUmbert) che sta giocando in modo incredibile — ok, ora è sceso un po’ in classifica, ma è comunque un giocatore fantastico. C’è Giovanni (Perricard), è molto giovane, come me, e gioca alla grande. Quindi i ragazzi francesi diventeranno molto forti, sicuramente. E io sto cercando il modo di scalare la classifica, e penso che stia andando bene. Ma sai, ho ancora dieci anni davanti a me, quindi non ho fretta. È tutto tranquillo.
D: hai qualche preferenza sul tuo prossimo avversario, fra Korda e Tsitsipas?
ARTHUR FILS: “non proprio. Ho giocato due volte contro Tsitsipas, ma era indoor, quindi completamente diverso. Con Korda non ho mai giocato. Entrambi sono grandi campioni, giocano in modo incredibile, quindi non sarà una partita facile, questo è certo. Ma… giocare contro Tsitsipas è fantastico, e anche contro Korda sarebbe bello.“
D: Ora che sei il numero uno di Francia, senti più pressione o più orgoglio?
ARTHUR FILS: “Eh… no, né più pressione né più gioia. Non lo so. In Francia mi chiedono spesso di essere il numero uno francese. Ma io dico sempre — anche quando ero numero due — che non è il mio obiettivo essere il numero uno francese. Se sono numero due in Francia ma top 10 nel mondo, va benissimo, non mi interessa. Il mio obiettivo è solo salire sempre più in classifica. Essere numero uno francese e numero dieci nel mondo non fa molta differenza per me.“
H. Rune b. S. Baez 4-6 6-1 6-2


Rune vince ma non convince, la sintesi della partita.
Match sulla carta molto stuzzicante che ha però un po’ tradito le attese. Baez si presentava ai nastri di partenza avendo vinto gli ultimi due incontri su terra battuta. L’argentino arriva come uno dei giocatori più rodati su terra battuta, avendo vinto ben 13 partite a livello ATP (più 3 a livello challenger). Dall’altra parte Rune arriva dal ritiro a Montecarlo, anche se sembra aver recuperato fisicamente
Si parte con Rune al servizio e si ha subito un assaggio di quello che potrebbe essere il match. Scambi prolungati con Baez propositivo e bravo a prendere l’iniziativa. L’argentino si guadagna subito palla break dopo uno scambio passato a comandare. Rune è bravissimo in difesa e tiene anche due smash di Baez, ma alla fine nulla può sulla palla corta. Per Rune sarà un bel test, soprattutto per vedere se riuscirà a non appoggiarsi solo sulle sue ottime doti difensive. Il danese oggi dovrà anche essere propositivo per avere la meglio su un avversario solido come Baez. BREAK BAEZ. RUN 0-1 BAE.
Anche Rune è consapevole di questo copione tattico però e comincia subito a giocare più aggressivo. Nel successivo game di Baez al servizio il danese aumenta la pressione ma gli errori però sono superiori ai vincenti e l’argentino continua a condurre e anzi Rune si mette nei guai anche sul proprio servizio. Altre 3 palle break per Baez nel quinto game, ma stavolta l’aggressione controllata di Holger dà i suoi frutti. Rune salva il game ed evita un doppio break che poteva già mandare in archivio il primo set. RUN 2-3 BAE.
Il set però a questo punto non offre ulteriori scossoni ed è Baez a portarlo a casa. SET BAEZ. RUN 4-6 BAE



Una delle chiavi di questo primo set è stata la poca incisività sulla prima di servizio. Le situazioni di vantaggio non sono state adeguatamente convertite dal giocatore danese, mentre Baez è stato chirurgico nel convertire positivamente sulle proprie situazioni di vantaggio. Rune si è attestato sul 54%, Baez è arrivato ad un irreale 93%, mentre la media ATP delle ultime 52 settimane è del 69%.
Secondo e terzo set – Disfatta Baez
Che Holger debba fare decisamente meglio di quanto mostrato nel primo parziale è chiaro tutti, per primo al giocatore danese.
Sul primo game di servizio di Baez quindi Holger riesce a mettere insieme alcune giocate aggressive che stavolta vanno a segno e si guadagna due break point, i primi del match, dopo una coraggiosa discesa a rete. Le occasioni però sfumano banalmente, con due errori di rovescio di Rune. Per fortuna del danese, però anche l’argentino è in vena di regali, e al quarto tentativo lascia strada libera al suo avversario. BREAK RUNE. RUN 2-0 BAE
Momento chiave del math perchè a partire da questo momento Baez prova a replicare ed effettivamente rientra in partita con un immediato controbreak, ma è decisamente un fuoco di paglia. Abbiamo veramente difficoltà a dare una spiegazione a quanto accaduto. Dal 2-1 Rune del secondo set il danese pur giocando meglio, una partita più ordinanta e con maggiore qualità, non ha fatto vedere dei Federer moments: è Baez che si è sciolto come neve al sole: dal 2-1 Rune, sono 8 i game consecutivi vinti dal danese. Il secondo set si chiude con un rotondo 6-1 Rune, nel quale la pioggia di errori non forzati di Baez è indecente.

Questo blackout si prolunga anche nel terzo set, con Rune che vola avanti sul 3-0 e doppio break Rune. Visto che l’argentino non sembra volerne sapere di risvegliarsi dal torpore, ci pensa allora Rune a dargli una bella mano nel quarto game del terzo set, regalandogli a zero il servizio. BREAK BAEZ. RUN 3-1 BAE.
Riprendiamo insomma la cronaca da questo punto, visto che non si era vista l’ombra di una partita per una buona mezz’ora. Adesso finalmente entrambi riprendono a giocare contemporaneamente e nel sesto game Rune torna a respirare, grazie a due errori non forzati dell’argentino che gli consegnano il game. RUN 4-2 BAE.
Game che si rivela uno snodo fondamentale, in quanto nel game successivo il danese torna a farsi minaccioso e dopo una scambio prolungato da oltre 20 colpi ottiene nuovamente il doppio break di vantaggio, grazie all’ennesimo errore di Baez. BREAK RUNE. RUN 5-2 BAE.
Match che praticamente finisce qua, con Rune che al terzo match point chiude la pratica. MATCH RUNE. RUN 6-2 BAE.
Match dai mille volti e alquanto indecifrabile. Per un set Baez ha messo in mostra tutti i limiti del Rune attuale, salvo poi scansarsi in maniera inopinata. Per Rune tuttavia per andare avanti nel torneo serviranno prestazioni di altro tenore. Nei quarti si prospetta un probabile derby scandinavo con Ruud che gioca stasera.