M.Uchijima b. N.Brancaccio 3-6 6-2 6-1
Nuria Brancaccio parte forte e vince il primo set contro Moyuka Uchijima, da lucky loser e con l’incoscienza di chi non ha nulla da perdere. Poi però la giapponese prende le misure, alza il ritmo e domina i successivi due set con autorità. Finisce 3-6 6-2 6-1 per la n.60 del mondo, che ora se la vedrà con la beniamina di casa, Boisson.
Un primo set da copertina per Nuria Brancaccio, capace di sorprendere Uchijima – sulla carta e nei fatti favorita – con una partenza a razzo. L’azzurra, entrata in tabellone come lucky loser dopo aver perso il derby di qualificazione contro Camilla Rosatello, gioca un tennis propositivo e concreto, lasciando pochi spiragli alla giapponese. È Uchijima a rompere per prima l’equilibrio, trovando il break nel terzo game, grazie a una migliore attitudine iniziale alla superficie e all’esperienza maturata nel circuito. Ma Brancaccio non si scompone: da 1-2 sotto, infila una striscia di quattro giochi consecutivi, approfittando anche di qualche imprecisione della nipponica, e vola 5-2. La numero 60 del mondo prova a rientrare annullando quattro set point sul proprio servizio, ma al game successivo Nuria chiude i conti alla quinta occasione utile: 6-3 in 41 minuti.
Nel secondo set cambia tutto. Uchijima rientra in campo con ben altra determinazione e piazza subito il break nel secondo gioco, volando in un attimo sul 3-0. Il suo tennis si fa più solido, pulito, chirurgico. Brancaccio ha il merito di non disunirsi: tiene la battuta e, nel game successivo, strappa il servizio alla giapponese tornando in scia. Ma è solo un fuoco di paglia. Sul 3-2 e servizio, l’azzurra ha un passaggio a vuoto: annulla due palle break, ma sulla terza deve inchinarsi a una volée perfetta di Uchijima. È il punto di rottura del parziale: la giapponese prende il largo e chiude 6-2, facendo valere il suo superiore ritmo da fondo e una maggiore tenuta mentale.
Il terzo set è quasi un monologo. Uchijima non lascia più nulla al caso e prende in mano le redini dell’incontro con piglio autoritario. Brancaccio non trova più le energie, né fisiche né mentali, per contrastarla. Il parziale si chiude 6-1 in appena mezz’ora, con un unico sussulto italiano nel sesto game, quando Nuria annulla un match point e riesce a evitare il bagel. Troppo poco, però, per invertire un’inerzia ormai segnata.
Per Uchijima si tratta della prima vittoria stagionale sulla terra battuta. Brancaccio, invece, rimanda ancora l’appuntamento con il successo nel circuito maggiore, dove non vince un match dal luglio 2023 a Palermo, battendo in due set la francese Tessah. Al secondo turno la giapponese affronterà Boisson, padrona di casa.
E. Ruse b. C. Rosatello 6-0 6-4
Non basta il cuore a Camilla Rosatello: dopo la bella vittoria all’esordio contro l’americana Parks, l’azzurra si arrende in due set alla maggiore solidità di Elena-Gabriela Ruse. La rumena domina un primo parziale senza storia e resiste al tentativo di rimonta nel secondo, chiudendo 6-0 6-4 in un’ora e venti.
La partenza è di quelle che fanno male. Ruse entra in campo determinata a imporre sin da subito il proprio tennis aggressivo e riesce nell’intento. La rumena prende in mano gli scambi con autorità e intensità, senza lasciare respiro alla Rosatello, che fatica a trovare ritmo e profondità. Il primo set è un monologo: sei giochi a zero, con Camilla che cerca di tenere il passo di una giocatrice che però fa un altro sport. Troppo il divario per poter impensierire un’avversaria che ha già dimostrato in passato di sapersi esaltare sul rosso.
Nel secondo set, però, l’azzurra si scrolla di dosso la tensione e prova a rientrare in partita. Tiene finalmente un turno di servizio e riesce anche a trovare maggiore continuità da fondo, allungando gli scambi e costringendo la rumena a giocare qualche colpo in più. Si vedono segnali azzurri in lontananza, segnali di risveglio azzurro. Parte subito benissimo Ruse conquistando il break iniziale, sembrerebbe il preludio ad un’altra imbarcata invece Rosatello è brava a rialzare la testa e a conquistare prima il controbreak del pareggio e poi tenendo il servizio, il 2-1: per la prima volta l’italiana è avanti nel punteggio. Si resta on serve fino al 3 pari, poi l’equilibrio è rotto da un game quasi perfetto in risposta da parte di Elena Ruse, che ottiene quel vantaggio decisivo poi ai fini del match. Rosatello resta comunque in scia, lottando su ogni punto, ma non riesce mai a mettere in discussione la solidità della rumena nei momenti chiave. Sul 4-3, è proprio Ruse a spingere con decisione e a strappare il servizio che le vale il match. Finisce 6-0 6-4, un risultato che racconta di una partita a due volti: il primo a senso unico, il secondo più equilibrato ma con la rumena sempre saldamente al comando.
Per Camilla Rosatello resta comunque la soddisfazione di aver vinto un match nel main draw di un WTA 250 e aver dimostrato di poter stare in campo contro avversarie di buon livello. Elena-Gabriela Ruse, invece, vola ai quarti dove se la vedrà con la vincente del match tra Ferro e Ponchet.
Negli altri due match disputati questo pomeriggio nella capitale della Normandia, Linda Noskova ha superato Bernarda Pera in rimonta con il punteggio di 4-6, 7-6(5), 6-4. Dopo aver perso il primo set, la giovane ceca ha mostrato grande determinazione, vincendo il secondo set al tie-break e chiudendo il match nel terzo set.
Nell’altro match pomeridiano Suzan Lamens ha battuto la wild card del rtorneo Bianca Andreescu in un match combattuto, terminato 6-1, 4-6, 7-6. Dopo un primo set dominato dall’olandese, la canadese ha reagito nel secondo set. Nel terzo set, Lamens ha avuto la meglio al tie-break, dimostrando grande tenacia. Per l’ex campionessa degli US Open si trattava dell’esordio stagionale, al rientro dopo una serie di infortuni che l’hanno tenuta lontana dai campi da gioco per circa sei mesi.