Dopo una lunga preparazione, è il momento di scendere in campo. L’ultimo match giocato da Naomi Osaka risale al 26 marzo: sconfitta agli ottavi di finale del 1000 di Miami, contro Jasmine Paolini, in tre set. Già in quell’occasione l’ex numero 1 al mondo, ora 55 nel ranking, si era detta soddisfatta della sua condizione fisica. A un mese circa da quell’incontro, ecco il ritorno in campo. Sul rosso, in Europa, pronta a infiammare gli stadi. Con un sogno nel cassetto: vincere al Roland Garros e a Wimbledon per completare il Career Grand Slam.
Prima del Major parigino, però, alcune tappe scandiscono abitualmente il tour mondiale. A breve sarà il turno del Mutua Madrid Open, quinto WTA 1000 stagionale dove la 27enne nipponica sarà ai nastri di partenza per la settima volta (miglior risultato: quarti di finale nel 2019). “Con Patrick (Mouratoglou, suo coach, ndr) avevamo programmato di iniziare a Madrid”, ha fatto sapere la quattro volte campionessa Slam in un’intervista concessa a Tennis Majors. “Credo sia la prima volta che mi sono allenata così a lungo sulla terra battuta, ma è stato bello. Fisicamente va tutto bene e sono davvero entusiasta, perché mi percepisco più forte e sento di poter giocare partite molto lunghe”.
Il rapporto di Osaka con la superficie rossa non è mai stato eccellente nel corso della sua carriera. Nonostante ciò, la voglia di migliorare in questo senso è ben radicata nella mente di Naomi, che già nel 2024 aveva fatto vedere un tennis stellare sul mattone tritato in occasione del match (poi perso per un soffio con tanto di match point sciupato) contro Iga Swiatek allo Slam parigino. “Penso di star giocando bene sulla terra battuta e ovviamente ho un ottimo ricordo del Roland Garros dell’anno scorso, quindi spero di continuare così. Non voglio mettermi troppa pressione, ma penso di essere in forma ora. Spero di dare il massimo se necessario. Credo che mi sarà utile affrontare questa stagione sulla terra battuta sapendo di poter giocare così”.
Una preparazione, quella di Osaka, avvenuta in gran parte alla ‘Mouratoglou Tennis Academy’, sotto la supervisione del coach Patrick, con cui collabora ormai da svariati mesi. “Penso che lui mi dia molta fiducia. Sono una persona che può essere molto timida e insicura, anche se questa è una parola difficile da usare. È solo che a volte mi sottovaluto molto. È una persona che mi rafforza e mi fa sentire molto sicura con quello che mi dice. Penso che per me una figura come lui sia molto necessaria”.
L’esordio a Madrid la vedrà scontrarsi faccia a faccia proprio con l’ultima avversaria sconfitta su questa superficie: Lucia Bronzetti, superata in tre parziali all’esordio in quel del Roland Garros. Appuntamento a martedì 22 aprile attorno alle ore 12:30. Il Manolo Santana Stadium è pronto a infuocarsi di tennis. E Osaka vorrà essere una delle prime fiamme a scaldare l’atmosfera.