L. Bronzetti b. N. Osaka 6-4 2-6 6-4
Dopo le due sconfitte del 2024, 7-5 al terzo al Roland Garros e più netta a Pechino, Lucia Bronzetti ribalta il pronostico e batte Naomi Osaka 6-4 2-6 6-4 in due ore e venti minuti. Gran prova di carattere dell’azzurra che torna a vincere un match WTA al terzo set dopo sette sconfitte tra Palermo del luglio scorso e Charleston. Perso il secondo set con un punteggio che nasconde la lotta anche in quel parziale e fattasi recuperare sul 3 pari dopo aver avuto la palla del 4-1 pesante del terzo, Lucia non si è per nulla fatta prendere dallo sconforto o dalle recriminazioni, anzi, ne è uscita benissimo ed è andata a chiudere il match con quattro vincenti.
Osaka ha i colpi della pluricampionessa Slam, ma la terra battuta non è mai stata la sua superficie, dove in carriera ha il 55% di vittorie (zero titoli) contro il 67% sul duro (7 trofei). Molto fallosa soprattutto con il rovescio (45 errori complessivi non compensati dai 39 vincenti) e incerta nel lancio di palla, Osaka – mai a suo agio con i piedi sulla polvere rossa – ha concesso quanto basta; il resto è merito di Bronzetti. Tante le sue smorzate, quasi tutte di rovescio, non perfette in assoluto e d’altronde non devono esserlo quando l’avversaria non ama le corse in avanti e soprattutto non possiede la mano per gestire il colpo sotto la rete; certo, qualcuna le è rimasta un po’ alta e in quei casi l’unica incertezza dell’avversaria era se spaccarla con il dritto o lo smash (un’iperbole, lo ammettiamo), ma gli scambi così vinti sono stati davvero parecchi e determinanti in un duello tanto tirato finito con 99 punti a testa.
Primo set: Bronzetti stimola l’errore di Osaka, la nipponica ci casca
(di Andrea Binotto)
Osaka vince il sorteggio e decide di partire al servizio nel terzo scontro diretto con Bronzetti, fino ad ora sempre sconfitta nei due precedenti (Roland Garros e Pechino 2024). Scelta che premia la nipponica, subito aggressiva al servizio e intenzionata a spingere sul rovescio avversario non appena lo scambio parte. Nel Manolo Santana Stadium Lucia replica con un buon primo turno in battuta, nel quale la quattro volte campionessa Slam commette qualche errore in più del dovuto. Gratuiti che è poi anche l’italiana a regalare nel quarto game. Osaka si procura due palle break, ma Bronzetti sistema tutto con il servizio e rimane in scia.
Vincenti ed errori senza sosta, in alternanza e con continuità. La 27enne giapponese, però, nel settimo game risulta eccessivamente fallosa contro una Bronzetti che tende sì a spingere, ma preferibilmente verso il centro, non aprendo più di tanto gli angoli. Osaka finisce fuori giri e subisce quindi il break. Non riesce poi a trovare le contromisure in risposta e si trova così sotto 5-3. Ancora una volta i regali nipponici sono troppi nel decimo gioco. Lucia alza le traiettorie e Naomi non controlla, lasciando così andare il primo set per 6-4 dopo quarantatré minuti.
Secondo set – Un’Osaka ancora imperfetta vince i punti pesanti
Bronzetti non riesce a chiudere il secondo game, nonostante il 40-0 e due scambi in cui comandava, si rirpende subito il break e di nuovo cede la battuta. Al settimo game si crea le occasioni per un altro rientro, ma Osaka va sempre a prendersi il punto, anche con un ace di seconda, mentre l’unica su palleggio neutro viene vanificata da una smorzata che è un mezzo pallonetto – ci sta sbagliarne una ogni tanto. Il rovescio giapponese è una miniera di errori, Bronzetti non ne approfitta, Naomi si ricompone e vola a prendersi la frazione.
Terzo set – Lucia tenta la grande fuga, viene ripresa ma torna avanti e chiude
Ancora errori lato Giappone e Bronzetti parte avanti, confermando con autorità il vantaggio, 2-0. Naomi resta in scia pronta a sfruttare qualche sporadico errore azzurro per rientrare, ma in quarto game che si è riapre Lucia si affida al servizio al drop shot. La quattro volte campionessa Slam non trova la prima, sbaglia e arriva la palla del 4-1 pesante, ma la smorzata di dritto è un colpo da tamburello che diventa un assist. Doppio fallo ad aprire ad aprire il sesto gioco, Naomi ne approfitta e riprende l’avversaria sul 3 pari, anche se solo alla quinta chance, con gli errori che la fanno da padrone. Oltre alla prima (50% in campo nel parziale), Naomi si perde anche la seconda, la nostra comanda sventagliando il drittone e torna avanti con l’inside-in.
Si lotta punto su punto, con la tensione le smorzate diventano complicate, ma da fondo la classe 1998 di Villa Verucchio in provincia di Rimini spinge senza paura, ottiene qualcosa dalla prima e dopo una gioco da 14 punti si assicura la possibilità di servire per il secondo turno. Eccola allora in battuta, Lucia, che non pensa proprio a fare da spettatrice, dal suo dritto escono quattro vincenti che le fanno guadagnare la sfida contro Madison Keys. Anche con la statunitense campionessa a Melbourne Bronzetti parte da uno storico di 0-2.