D. Dzumhur b. M. Bellucci 4-6 6-4 6-2
Finisce al primo turno l’avventura al Mutua Madrid Open di Mattia Bellucci. Il ventitreenne tennista italiano, numero 66 ATP, si arrende dopo due ore e trentatré minuti al bosniaco Damir Dzumhur, 32 anni, numero 63 ATP, con il punteggio di 4-6 6-4 6-2.
Per il tennista italiano si chiude in maniera negativa la sua prima partecipazione al Masters 1000 madrileno a causa di una prestazione in calando e ai tanti, troppi errori commessi nel corso del match. La partita ha vissuto diversi momenti di tensione, con polemiche tra i due giocatori e soprattutto tra Dzumhur e il Chair Umpire, con il bosniaco impegnato in una lotta personale contro la tecnologia. Bellucci si era dimostrato molto più propositivo nel primo parziale con una buona resa dalla parte del dritto, nonostante gli errori. Col passare dei giochi, Bellucci ha continuato a essere falloso, ma la sua resa offensiva è calata, spianando la strada alla rimonta di Dzumhur. Bellucci chiude il match con 32 vincenti e 61 errori non forzati, 40 dei quali di dritto. A confermare lo scarso spettacolo anche i 29 gratuiti di Dzumhur con soli 19 vincenti.
Il bosniaco ritornava a giocare un match nel main draw del Masters 1000 spagnolo a 7 anni di distanza dall’ultima volta. Nel 2018 vinse il match con Benneteau per poi fermarsi dinanzi a Del Potro. Anche quest’anno la sorte gli regala un argentino come secondo avversario. Al secondo turno, infatti, affronterà la testa di serie numero 32 Sebastian Baez.
Primo set: un break nelle fasi iniziali spiana la strada a Bellucci
Inizio complicato per Bellucci. Il tennista italiano pressa l’avversario, portandolo a giocare lontano dalla linea di fondo, ma con tre errori gratuiti nel corso del secondo game, concede subito due palle break al bosniaco. La prima viene annullata da Bellucci con un pregevole dropshot, la seconda con un attacco in avanzamento concluso da un preciso dritto vincente.
Superato il momento di difficoltà, Bellucci riesce a mettere in seria difficoltà Dzumhur in fase di risposta. Ne scaturisce un game (il terzo) combattuto punto a punto. Alla quarta opportunità, Bellucci strappa il servizio all’avversario grazie a uno slice di dritto del bosniaco che termia fuori. Un game che lascia strascichi evidenti nell’animo di Dzumhur, a causa di una chiamata elettronica contestata con veemenza, tanto da apostrofare l’arbitro di sedia come un semplice “segnapunti” durante il cambio campo successivo. La frustrazione del numero 63 ATP si manifesta ulteriormente nel game seguente, quando, scivolato malamente, distrugge ripetutamente la racchetta.
Nonostante le continue recriminazioni di Dzumhur sulle chiamate elettroniche a suo dire errate, Bellucci mantiene la concentrazione e gestisce con autorevolezza i propri turni di battuta, variando il gioco con intelligenza per destabilizzare l’avversario. Quando il controllo del match sembra saldamente nelle mani di Bellucci, qualche imprecisione dell’azzurro e un improvviso guizzo propositivo di Dzumhur portano il bosniaco a procurarsi una palla break. Un servizio insidioso ad uscire e una successiva risposta imprecisa di Dzumhur permettono a Bellucci di sventare la minaccia. Il dritto mancino si rivela un’arma determinante per Bellucci, con l’azzurro che si conferma il giocatore più propositivo in campo, desideroso di condurre gli scambi, pur correndo qualche rischio. Chiamato a servire per il set, Bellucci incappa in qualche errore di troppo e concede un’altra palla break. La sua tenacia, però, ha la meglio: al termine di uno scambio estenuante di oltre venti colpi, l’azzurro si salva ancora. Annullata la palla break, Bellucci alza nuovamente il livello del proprio gioco e sigilla il set con un ace. L’italiano chiude il set con 16 vincenti, 13 dei quali di dritto, a fronte di 23 gratuiti. Chiude in passivo anche Dzumhur con soli 5 vincenti e 13 errori non forzati.
Secondo set: Bellucci sbaglia troppo, Dzumhur ne approfitta
Rientrato dal toilet break, Bellucci ha una partenza fulminea e si procura immediatamente tre palle break consecutive. Vista la situazione di difficoltà, Dzumhur prova a sorprendere con un servizio da sotto, ma Bellucci dichiara di non essere pronto, scatenando l’ennesima animata discussione del bosniaco con il Chair Umpire Absolu.
Dzumhur perde la concentrazione nello scambio e, con un rovescio fuori misura, concede il break in apertura all’azzurro. All’inizio del secondo gioco, è Bellucci a tentare un servizio da sotto, provocando un’ulteriore reazione di Dzumhur, che si siede in panchina e richiede la video review, sostenendo che non stesse guardando l’avversario. La revisione video non gli dà ragione, e l’arbitro conferma la chiamata iniziale. I minuti scorrono e si assiste sempre meno a tennis giocato e sempre più allo show di Dzumhur, che viene sonoramente fischiato dal pubblico. Nella confusione generale, quasi a sorpresa, un buon game in risposta di Dzumhur gli permette di recuperare il break di svantaggio.
Immediatamente, Bellucci ha l’opportunità di effettuare il controbreak e riportarsi in vantaggio, ma Dzumhur annulla l’occasione con astuzia. Da quel momento, il match segue l’andamento dei servizi, con nessuno dei due giocatori che riesce a impensierire l’altro in risposta, se non con giocate isolate. Crescono gli errori complessivamente con Bellucci che nel cercare di essere propositivo è colui che sbaglia maggiormente. Nel momento cruciale sul 5-4 per Dzumhur, Bellucci va in difficoltà al servizio, commettendo errori che gli costano cari. Alla terza palla set, il bosniaco approfitta dell’errore a rete di Bellucci e riporta il match in parità. Troppi errori per Bellucci, ben 22 neanche lontanamente compensati dagli 8 vincenti. Meno grave il passivo di Dzumhur (6 vincenti, 9 non forzati), che però conferma lo scarso spettacolo offerto dai due tennisti.
Terzo set: Dzumhur scappa via e Bellucci si spenge alla distanza
L’inerzia sembra favorire il bosniaco che, in apertura di set, si porta subito avanti di un break, complici alcuni errori di Bellucci, tra cui uno smash impreciso che si tramuta in palla break. L’azzurro, tuttavia, non ha intenzione di arrendersi e gioca finalmente un game di risposta all’altezza delle sue capacità, aggredendo l’avversario e costringendolo a cedere alla pressione. Nonostante tre occasioni consecutive, però, non riesce a piazzare il controbreak, con Dzumhur che alza il livello del proprio gioco nei momenti cruciali.
Con il passare dei game, il bosniaco incrementa l’efficacia del servizio, soprattutto della seconda palla, costringendo Bellucci a difendersi sempre più lontano dalla linea di fondo. L’azzurro vive ancora qualche momento di tensione, dovendo annullare una palla break sul 5-1 per Dzumhur, ma riesce a superare indenne la difficoltà. L’ennesima svolta del match potrebbe arrivare nel settimo gioco: Dzumhur si innervosisce nuovamente per una chiamata arbitrale e, nel punto successivo, Bellucci conquista un break importante. Ancora una volta, però, Dzumhur si salva, stavolta con una chiusura a rete, e poi accelera per portarsi sul 5-2. Il bosniaco è rapido nei recuperi a rete e tenace in difesa, creando incrinature nelle certezze di Bellucci. Un rovescio affossato a rete dall’azzurro concede a Dzumhur tre match point consecutivi, e il bosniaco chiude l’incontro con un rovescio spedito in corridoio dall’italiano. Nel finale, da segnalare che tra i due giocatori non c’è stata la stretta di mano.
A fake-out handshake 😳
— Tennis TV (@TennisTV) April 24, 2025
No love lost between Dzumhur & Bellucci 😬#MMOpen pic.twitter.com/cInM5p8ojv