La notizia era già nell’aria da un paio di giorni e adesso c’è anche l’ufficialità. Come confermato, dopo varie indiscrezioni sui notiziari spagnoli, dal sito Punto de Break, Carlos Alcaraz non prenderà parte al 1000 di Madrid per infortunio. Il problema muscolare che ne aveva influenzato il rendimento nella finale di Barcellona, persa contro Holger Rune, non è del tutto rientrato e Carlos, insieme al suo team, ha deciso di non rischiare di aggravare la situazione. Troppa la posta in palio nei prossimi mesi per il numero tre del mondo, che ha vinto questo torneo nel 2022 e nel 2023. Alcaraz sarà infatti chiamato a difendere i 2000 punti delle vittorie back to back di Roland Garros e Wimbledon e gli sarà possibile provare a farlo solo se sarà a posto con il suo corpo.
Già la scorsa stagione, nel medesimo periodo, il murciano si era dovuto fermare per un dolore al braccio destro che non gli consentì di giocare a Montecarlo e Barcellona. In quel caso aveva forzato il rientro per il 1000 di casa, rimediando un nuovo stop per gli Internazionali d’Italia per il riacutizzarsi dell’infortunio. Quest’anno la scelta appare più ponderata e, nonostante il dispiacere di non poter giocare dinnanzi al pubblico di casa, Alcaraz ha dato priorità agli appuntamenti con gli Slam, che hanno salvato il suo 2024, fatto di lunghi periodi di appannamento.
Gli organizzatori erano già stati preallertati dallo stesso giocatore, che, presente nella capitale spagnola per alcuni impegni promozionali legati soprattutto al documentario per Netflix, non aveva ancora messo piede alla Caja Magica per allenarsi. “Fisicamente ho qualche problemino. Analizzeremo insieme al mio team i risultati dei test e poi decideremo”. Erano queste le parole, ripetute come un ritornello a ogni intervista, che avevano paventato una defezione dell’ultimo minuto, nonostante i tentativi di minimizzare l’entità dell’infortunio nell’immediato post finale di Barcellona.
Il Mutua Madrid Open perde così uno dei suoi protagonisti e, soprattutto, lo spagnolo più accreditato. Un problema non da poco per il torneo, che è alla sua prima edizione senza Rafael Nadal. Può invece sorridere Jannik Sinner: il n.1 al mondo ha ora la certezza, comunque vadano Internazionali e Roland Garros, di rimanere in testa al ranking fino alla fine dello Slam rosso (Zverev era già fuori corsa, Alcaraz avrebbe dovuto vincere sia a Madrid che a Roma). Per 52 settimane. Un altro piccolo, grande pezzo di storia.
Beatrice Becattini