Da Madrid, il nostro inviato
J. Salisbury/N. Skupski b. [4] S. Bolelli/A. Vavassori 6-2 4-6 [10-8]
Prosegue il momento non felicissimo della nostra coppia di punta, composta da Simone Bolelli e Andrea Vavassori. Gli azzurri, sostenuti sugli spalti anche da Flavio Cobolli, escono infatti all’esordio dal Mutua Madrid Open, dove lo scorso anno si erano spinti fino ai quarti. Ben diversa la sorte nella sconfitta in tre set patita contro Joe Salisbury e Neal Skupski. Un match disputatosi al primo turno solo perché i due britannici giocano insieme da poco, e non rientravano dunque tra le teste di serie. Un sorteggio sfortunato senza dubbio per i nostri, che devono salutare all’esordio la capitale spagnola.
Un peccato perché, dopo un primo set in cui hanno sofferto molto in risposta, Simone e Andrea hanno rimesso in piedi la partita trovando fiducia nei propri schemi nel secondo parziale, approfittando anche di un leggero calo da parte degli avversari. La perfezione del primo parziale era però solo finita un attimo in ombra, non evaporata. Nel super tie-break del terzo, in cui le tds n.4 sono state anche avanti 7-5, il finale è stato a tinta britannica. Skupski sotto rete, e un gran Salisbury da fondo, hanno vinto 5 degli ultimi 6 punti, trovando una vittoria che li proietta al 13esimo posto della Race, e ad una vittoria (in ottavi avranno Harrison e King) dalla top 10.
Una sconfitta accettabile, contro due ex n.1 di specialità, ma che lascia qualche rimpianto. Per un primo set scivolato via troppo facilmente, e per una partita in generale non perfetta, che simboleggia la terza sconfitta al primo turno negli ultimi quattro tornei (tutti 1000). E, con i punti della semifinale di Roma e soprattutto della finale al Roland Garros da difendere, urge una scossa. Gli almeno dieci giorni che intercorreranno fra oggi e l’esordio agli Internazionali d’Italia saranno fondamentali per Bolelli e Vavassori. Per oliare gli ingranaggi e ritrovare quel tennis che si è infranto per tre volte a pochi centimetri da un trofeo Slam.