[2] I. Swiatek b. [13] D. Shnaider 6-0 6-7(3) 6-4
Iga Swiatek approda al Mutua Madrid Open andando oltre i dubbi che spesso la affliggono, anche nelle partite che paiono mettersi subito bene, ed esce vincitrice da una appassionante sfida con Diana Shnaider, tennista potente che sa dimostrare anche maturità tattica e coraggio. La russa ha reagito con orgoglio al 6-0 iniziale e soprattutto non si è intimorita quando la campionessa dall’altra parte del net ha cambiato marcia per tentare di chiudere in due set.
Diana ha vinto il tie-break e la piccola differenza che le ha negato i quarti di finale è racchiusa nell’unico break del set decisivo, quando ha dovuto piegarsi alla classe della pluridecorata-Slam. Ottimi segnali dunque per Swiatek, che entra nelle ultime otto del torneo e lo fa vestendosi di un’autorità che non troppe volte ha sfoggiato in questo 2025; il dritto funziona bene e le gambe meglio, forse solo il servizio necessita di manutenzione, ma nel complesso Vekic o Keys, le papabili del prossimo incontro, sono avvisate.
Primo set: Swiatek domina e vince in sei giochi
Piuttosto impacciata nei movimenti, Diana Shnaider viene sollecitata sul settore difensivo destro e argina la vivacità di Swiatek con fatica ed errori che aiutano la polacca, alle prese dal canto suo con iniziali incertezze alla battuta. La campionessa di Varsavia smista i colpi con sicurezza e non indietreggia mai; il break al secondo game arriva rapidamente e Iga consolida il vantaggio andandosi a sedere per la prima volta sul punteggio di 3-0.
La giovane russa ha bisogno di migliorare per prima cosa la reattività e i primi segnali positivi in questo senso si hanno nel quinto game; Diana spinge con maggiore convinzione e costringe la numero due del seeding ad arretrare e a perdere aderenza sul terreno da lei gradito. Shnaider sale 0-30 ma non riesce a mettere Iga nell’angolo e ne subisce la rimonta con cui Swiatek perfeziona un imprevedibile 5-0 in soli venti minuti. Poco dopo arriva il 6-0 che suggella una superiorità impressionante: solo sette punti per la numero 13 della classifica, sovrastata in ogni aspetto del gioco.
Secondo set: il match sale di qualità, Shnaider si prende il tie-break
Solo sottorete il confronto non è ancora iniziato, d’altronde Iga non ha nessun bisogno di colpire al volo nei pressi del net dal momento che gli errori di Diana rendono inutile accostarsi alla metà campo. Nel primo game del secondo set lo fa invece Shnaider, che sferza le difese dell’avversaria con fendenti angolati e con un colpo di volo assai profondo la sospinge oltre la linea di fondo. Iga recupera colpendo un dritto mentre corre verso i teloni ma la russa fa buona guardia.
Swiatek mette in rete la volée per due volte: nel primo caso sorride, nel secondo assume un’espressione più pensosa perché ha appena subito il break in apertura di parziale. Shnaider riesce a consolidare il vantaggio appena ottenuto perché i suoi colpi sono più prossimi alla linea di fondo e Swiatek regala qualcosa, forse per eccesso di fretta: la campionessa uscente deve annullare due palle-break per rintuzzare le ambizioni della tennista russa e rifugiarsi nell’1-2 con sempre il break da recuperare.
La bravura di Iga si sostanzia nella sua azione in risposta, con cui nel quarto gioco pressa la rivale e recupera il ritardo in pochi minuti. Iga sta nel complesso giocando meglio ma pare sul punto di ricadere in una di quelle temporanee e ricorrenti amnesie durante le quali si fa condizionare dalla fretta: sbaglia un dritto mandandolo sul net e successivamente cerca la riga di fondo troppo presto, non accorgendosi che la sua avversaria, incapace di darsi continuità, non aspetta altro che qualche errore da parte sua per rimanere nella partita. Swiatek rischia sul 30-0 ed è nuovamente brava nel piazzare il poker che la manda sulla sedia in vantaggio per 3-2.
La partita è comunque cambiata anche dal momento che i numeri della prima battuta in campo della testa di serie numero 13 sono passati dal 57% del primo set all’88% dei primi 3 game del secondo, ma il quadro psicologico è complesso: Iga sbaglia molto e ritrova lucidità solo sulle palle-break mentre Diana alterna buonissime sortite agli errori tipici della prima frazione. Nel settimo gioco Swiatek sullo 0-40 fa per cambiare campo, convinta di avere ceduto la battuta; torna sui suoi passi, sale splendidamente fino alla parità ma subisce le randellate della rivale che si prende il break del 4-3 al quarto tentativo.
La nuova situazione critica porta benzina ai motori di Swiatek, che si rimette in caccia dell’equilibrio nel punteggio: Shnaider accetta la sfida come nel game precedente e le duellanti si affrontano a campo aperto. È il momento più bello del match, quando chi prende per prima il comando dello scambio quasi sempre conquista il punto; Iga fa splendere il proprio dritto incrociato che obbliga la rivale a perdere la posizione preferita e a regalare metri.
Nel nono gioco Swiatek parte per la terza volta consecutiva con lo 0-30, concede due palle-break consecutive ma sa ritornare, implacabile e fredda, mentre Shnaider dà consistenti segni di nervosismo di fronte alla contabilità delle palle-break da lei conquistate nel set: solo 2 su 11 sono state convertite. La qualità del gioco si mantiene su buoni livelli e il tie-break è la soluzione più equa; anche nel tredicesimo gioco Swiatek parte male, ma in questa occasione non sa rimettere insieme i suoi colpi migliori perché il rovescio la tradisce in tre occasioni e la seconda di servizio è troppo esile per il desiderio di Shnaider di allungare il match. Il terzo set è dunque servito.
Terzo set: un solo break, vince una splendida Swiatek
Shnaider continua a servire benissimo ma Swiatek non sfigura; la giovane russa tiene una cadenza altissima e con il dritto lungolinea obbliga la polacca a riparare con sofferenza sulla destra. La qualità tocca il suo apice nel quinto game, con Iga che esce vincitrice da uno scambio mozzafiato con un rovescio incrociato e sale sul 15-40 e con Diana che risponde ancora con il dritto per acciuffare la parità. È un braccio di ferro entusiasmante, con palline che toccano la riga e recuperi in extremis: Swiatek fa ripartire lo scambio come solo lei sa fare e spinge la rivale indietro con il lob. Per la quattro volte campionessa di Parigi ci sono altre due palle-break e la seconda è quella giusta, quella della risposta dirompente di rovescio.
Mezz’ora di bellissimo tennis e 3-2 con break per Swiatek, che sale 30-0 nel sesto gioco. Shnaider è in difficoltà e Iga prima la rianima con un rovescio slice in mezzo al campo che chiede solo di essere aggredito poi, sul 30-40 ritorna con un maestoso rovescio dal centro verso sinistra che appesantisce il già rovinoso dare-avere di Diana con le palle-break. Con coraggio Shnaider rimane agganciata sul 3-4 ma ora graffia di meno in risposta e si deve accontentare di portarsi sul 4-5, per prepararsi all’ultima sortita in risposta. Swiatek parte male con un doppio errore, si riprende cercando a oltranza il rovescio dell’avversaria per poi ribaltare il versante di gioco e trionfa con un dritto incrociato al termine di uno scambio in apnea. Splendida Iga, è stata grande anche Diana.